Capitolo 52

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Skyler

Dopo che ebbe letto per l'ultima volta la lettera, Theresa l'arrotolò e la sigillò nella bottiglia. La rigirò un paio di volte, sapendo che il cerchio si era chiuso. Quando infine comprese di non poter indugiare oltre, la lanciò
più lontano che poté.
Fu allora che si alzò un forte vento e la nebbia incominciò a diradarsi. Theresa rimase in piedi in silenzio, a
guardare la bottiglia che si dirigeva verso il mare aperto. E pur
sapendo che era impossibile, immaginò che non sarebbe
più tornata a riva. Avrebbe continuato a navigare per il mondo, spingendosi in luoghi lontani che lei non avrebbe
mai visitato.
Qualche minuto più tardi, quando la bottiglia svanì dalla
vista, Theresa si diresse verso la macchina. Camminando
in silenzio sotto la pioggia, sorrise teneramente. Non sapeva se, o quando, o dove sarebbe ricomparsa la
lettera, ma non aveva importanza. Era sicura che Garrett avrebbe comunque ricevuto il suo messaggio.

"Siamo arrivati alla fine. Hai visto? Non ho neppure pianto...okay, mi sono commossa, però sono riuscita a trattenermi evitando un'inondazione.
Forse, ora che l'ho letto, sono riuscita a capire il vero senso di questo libro; cosa che ingenuamente non ero riuscita a percepire attraverso il film.  Riuscire ad innamorarsi, riuscire ad amare ancora, nonostante tutto il dolore che si ha dentro per la perdita di una parte troppo importante del nostro cuore, è possibile. Infondo basta solo volerlo e...sentirlo, davvero. Per troppo tempo mi sono chiusa in me stessa. Il mio rifugio, la mia tana, era la mia stanza. Chiudevo la porta a chiave, se era notte bastava solo spegnere la luce, altrimenti dovevo oscurare il tutto usando delle tende blu scuro che ricordo comprai appositamente. Me ne stavo ore distesa sul letto ad ascoltare sempre la stessa canzone. Brian aveva ragione, Fix You è la mia poesia, la melodia che porto sempre dentro di me. L' ho ascoltata così tante volte che un giorno il mio cellulare mi si rivoltò contro facendola scomparire dalla playlist. Pazzesco, ma vero.
Ho passato intere settimana a dare un senso a quelle parole e non avevo mai ben chiaro in mente il mio vero significato. Si perché ognuno di noi interpreta i testi delle canzoni a modo suo e sono convinta che nove persone su dieci riuscirebbe a ricavarne un senso diverso. Io ci avevo rinunciato, fino a ieri sera. Dopo quasi due anni, per la prima volta sono riuscita a riassaporare quelle note. Ne avevo bisogno, ne sentivo l'esigenza. E finalmente ce l'ho fatta, dando una logica ad ogni frase.
Quando ci provi con il massimo impegno, ma non hai successo.
Sapessi quante volte ho provato a cercare in me stessa la vera forza. La forza per poter ricominciare a vivere, a sognare, a gioire, ridere o pur semplicemente guardare. Perché è attraverso gli occhi che io ho imparato ad amare.
Quando ottieni quello che vuoi, ma non quello di cui hai bisogno.
Io non avevo chiesto nulla, eppure ho ottenuto la cosa più bella al mondo: un amico. Le sue parole, o i suoi piccoli gesti, specie quelli inaspettati, o i suoi abbracci, o le sue battute stupide, erano l'unione perfetta per renderlo perfetto. Eppure sentivo che mancava qualcosa, e quel qualcosa si chiama coraggio. Il coraggio di urlargli quanto in realtà lo amassi. Ecco di cosa avevo bisogno: di un pizzico di lealtà in più. E chissà, magari a quest'ora tutto sarebbe diverso.
Quando ti senti così stanco, ma non riesci a dormire. Bloccato nella retromarcia.
Ero stanca, eccome se lo ero. Dormire era diventato l'incubo dell'incubo. Se chiudevo gli occhi vedevo la morte. Se li riaprivo non trovavo lui e allora tanto valeva smettere di respirare. Volevo raggiungerlo, qualunque destinazione avesse scelto per me era indifferente. Poi qualcuno mi spiegò la differenza tra il bene e il male, tra il volersi bene e il volersi male. Ed è grazie a lui se sono diventata una...piccola grande donna. Lo soprannominato Supereroe, ma in realtà è molto di più.
Quando le lacrime si riversano sul tuo viso.
Ne ho versate talmente tante che ironicamente posso dirti di aver riempito una vasca. Non credevo si potesse piangere così tanto e non credevo nemmeno che piangere mi aiutasse a dimenticare anche solo per poco tempo il dolore. Soffrire fa parte della vita, ma io ho il terrore di non riuscire a smettere. Puoi aiutarmi tu?
Quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare.
Questa è stata la frase cruciale. La verità è che non sono stata in grado di dirti che continuerò ad amarlo fino alla morte, che mi manca terribilmente e che vorrei avere una sola misera possibilità di rivederlo.
Quando ami qualcuno ma finisce male. Potrebbe andar peggio?
Peggio di così? Impossibile.
Quando tu sei troppo innamorato per lasciar perdere
E se tu non provi non saprai mai     
Quanto vali         
Ci sto provando, Nick. Ci provo sin da quando ti ho visto per la prima volta. Credevo di essere in grado di amare ancora, forse lo sto facendo, ma non nel modo giusto. Non come meriteresti. Sono stata cattiva. Ti ho accusato di avermi tradita e umiliata quando la prima a farlo sono stata io.
Ti prometto che imparerai dai miei errori  
Le luci ti guideranno a casa
E accenderanno le tue ossa
Ed io proverò a renderti stabile
Da quali errori? Dagli errori di chi? Chi proverà a rendermi stabile?
Tu hai illuminato la mia vita, ma qualcun'altro mi ha aiutato a renderla...vera. Ho paura Nick. Perché riconosco quello che provo per te e ho ho il timore che possa sparire, svanire. Se amore è solo amore, svegliati, e aiutami ad amarti. A casa c'è qualcuno che ti aspetta, che vuole conoscerti.
Tu sei la mia certezza, lui la mia incognita. Non so cosa accadrà, so solo che ho un disperato bisogno di te. Ti amo Nick, ti prego, svegliati."

Chiudo il libro e lo ripongo dentro la borsa. Sento la necessità di bere un pò d'acqua. Ho la bocca secca, merito della mia parlantina.
Ma è proprio quando sto per alzarmi che lo sento pronunciare quella parola: inaspettata e follemente romantica.






"Idem."







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