Un Dolore che sa d'Amore

Capitolo 17. Sistema Terra-Luna

Sono ancora qui a guardare il soffitto.
Un rumore strano.
La finestra è aperta, ho paura perché non è molto distante dal terreno ed è semplice salire, entrare ma in questa città ognuno sembra vivere la propria vita. Almeno credo.
Mi alzo di scatto.
Afferro immediatamente il trolley e alla rinfusa cerco di arrivare a prendere una matita appuntita per difendermi.
Che stupida una matita.
Non ho tempo di pensare, ho paura.
Il rumore aumenta, vola nella stanza quel venticello freddo che ti ghiaccia il cuore, i polmoni, qualsiasi parte del corpo dove scorre sangue.
Ho paura.
Se fosse un ladro?
Ma qui non ci sono ladri.
Mi pongo mille domande ma il rumore aumenta.
Le mani mi tremano, la matita trema.
Ho paura.

Non riesco a guardare, aspetterò il nemico.
Tutto è buio, il telefono è scarico,le luci sono spente, c'è solo la luna che mi fa compagnia, è bella, è bianca, è semplice, è lei, La Luna.
È sempre lì ad aspettare la terra, un pianeta e un satellite, un sistema biplanetario che funziona soltanto con la collaborazione di entrambi. In fondo è così anche l'amore, un sistema di collaborazione, dove non ci sei tu ci sono io, dove non arrivi tu arrivo io.
Forse dove non c'è Lola c'è Matteo?
Forse lui è la terra, sempre verde, dove non c'è il mare c'è il deserto, dove non c'è il deserto c'è il bosco e così via, è una catena complementare e poi ci sono io, La luna come la terra non brilla di luce propria ma ha bisogno di una stella, è un posto dove non c'è atmosfera, non c'è ossigeno, beh non potrei mai vivere lì, si viene costantemente sballotolati di qua e di là, un pó come la mia vita.
La guardo.
La fisso.

Ho paura comunque.
Faccio fatica a respirare. Un respiro e due no.

Ho paura.
Quando si è soli tutte è amplificato, la felicità, le lacrime, la paura perché c'è eco.

Ho paura sossuro.

H-o p-a-u-r. ..

Non riesco a completare la frase che .....