Capitolo 73. Alba

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Siamo quasi alla vigilia, di questo grande, importante viaggio che intraprenderemo insieme, nonostante tutto e tutti, una nuova avventura che potrà letteralmente cambiarci la vita.
Caro Lele gli anni trascorrono e tu cresci ma non abbandonarmi proprio ora perché io non lo farò.
Ora comprendo letteralmente cosa farne della mia vita, c'era lei e ora ci sei tu e quest'alba dentro di me...
Questa voglia di risorgere, di crescere, di essere l'inizio di tutto e la fine di nulla, di appartenere al mio mondo che però sto ancora cercando, di essere fiero di me stesso, senza dovermi mascherare per essere felice, triste,pazzo,deluso.
Ho voglia di riassaporare ogni singola emozione, ogni singola parola, azione. Sono stanco di sedermi sul divanetto rosso e blu scolarito, un pó invecchiato e scomodo dell'ospedale, di sentirmi inutile, sono stanco di non addormentarmi con il sorriso la notte, sono stanco di nascondermi per paura che gli altri possano rovinare ciò che ho costruito con tanta fatica. Mattone per mattone,lacrima per lacrima. Sacrificio dopo insuccessi.
Ma ora, ho testato che la cosa più bella che ho è e che avrò nella mia vita si chiama SERVIZIO. Mettersi a disposizione degli altri, essere la mano che può asciugare milioni e milioni di lacrime, ago che può ricucire ferite aperte ormai da anni. Olio che può alleviare quelle cicatrici che ognuno di noi ha, fanno male, logorano ancora ma sono state utili per essere la persona che si è in questo momento.
L'unico nostro limite, l'unico mio limite, siamo noi stessi, è me stesso.
Vorrei urlare al mondo di quanto sia bella ed emozionante mettere anima e cuore nel volontariato. Dare o meglio donare una parte di te, ma ti vengono poi restituiti tutte quelle fragilità delle persone che cercano un pò di ristoro,niente è perduto.

Non si dovrebbe mai far spegnere, una volta trovata, l'Alba che è in noi.
È proprio questo il nostro nuovo viaggio, caro Lele, prepara la tua piccina valigia del tuo cuore e partiamo, non posso lasciarti tutta la vita attaccato ai tubi, hai bisogno di vivere, di vedere il sole, di sentire il suo calore sulla tua pelle, sulle tue ossa.
Sei piccolo ma sei tutto per me.
Sei il semino di una futura pianta.
Hai bisogno di vivere perché ne sono certo, Lola avrebbe voluto viaggiare il mondo con te, guardare i tuoi occhi osservare Londra, Parigi, Venezia, amare il mondo e assaporarne l'Alba, in differenti luoghi.
Guardo il tuo piccolo letto, tu dormi, senza nessuna paura, senza nessun timore. Mi guardo intorno, non c'è nessuno, vorrei rompere questo maledetto vetro che ora ci divide.
Vorrei averti tra le mie braccia,sentirti vicino, sentirti con me... ma non posso e questo mi strugge, distrugge.

I dottori corrono da un corridoio all'altro, urla, lacrime che rigano i volti di genitori ormai arresi alla malattia, parenti che non si arrendono anche se la verità è palese. Una parola Tramonto,la fine, o forse no?,essere umani stanchi di vivere ma che non vogliono e non possono abbandonare questo dono prezioso, sarebbe troppo troppo semplice. Essere umani che gridano, piangono, pregano, cercando aiuto nel loro credo.

Non avevo mai pensato che anche nell'ospedale c'è l'Alba. Ora l'ho trovata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11, 2017 ⏰

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