Capitolo. 28 Forse è la fine...

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Tutto sembra diverso, tutto è diverso.
Ora posso guardare il mondo con occhi diversi, occhi nascosti, occhi chiusi, occhi che sognano.

La sua mano è sempre con me, vicino a me, per me.
Solo quando si sta male si comprende chi si è realmente, chi si ama realmente e cosa è la tua vita realmente, forse perché sei sul punto di perdere tutto o forse perché non hai più tempo di pensare a stupidaggini e ti concentri su cosa è rilevante, come l'amore e la vita.
Mi chiedo spesso "siamo nati per uno scopo", nessuno viene al mondo così, il mio qual'è?
Tutti puzzle diversi, differenti tra loro, con diversi caratteri, pregi, difetti, bellezze, sorrisi e dolori, tutti differenti per completare puzzle originale ed unico.
Perché noi siamo unici.
Unica vita, unico amore, unico dolore.
Siamo unici.
Si posso amare tante persone ma solo una ti rimane dentro, beh quella è l'unica, quella persona è la risposta a tutte le tue domande. Peccato che le mie domande sono un pó più complicate ed un amore da diciassettenne spesso non risolve tutto.
Mi ricordo di un giorno molto importante, un giorno unico per noi,quando la mamma e il papà hanno compiuto 17 anni di matrimonio,
17 anni d'Amore,
17 anni di baci,
17 anni di notti a dormire abbracciati, tu fai parte di me ed io di te,
17 anni di ostacoli risolti soltanto grazia all'amore e alla fiducia in un "noi".
17 anni che soffrono per me,
17 anni che mi sorvegliano e proteggono.
17 che amano me è mio fratello.
17 sono tanti, beh si sono 17 anni di "noi".
17 anni di ore a crescermi.
Stringo la sua mano e tocco un oggetto, non riesco a capire cos'è; forse un bracciale o forse un orologio? Si, si è questo.
Lo tocco e definisco i contorni per poterlo immaginare.
Un orologio.
Perché abbiamo un orologio sul polso?
Per vedere quanti secondi, minuti, ore passato.
Per vedere se il tempo passa, se una vita passa, se il dolore passa.
Sempre a cronometrare la nostra vita.
Tutto è programmato, ogni singola azione, ogni singolo momento.
I momenti più belli sono quelli naturali, quelli dove non hai un continuo pensiero nel preoccuparti di cosa avverrà dopo.
Il dopo non c'è, c'è solo "ora".
Basta un tic e tutto cambia. La vita cambia, l'amore cambia, il sorriso cambia, il dolore cambia.
Basta un tic per vivere ed un tic per morire.
Ogni tic un secondo.
Ogni secondo un momento perso.
Non voglio più orologi in questa vita, non voglio più programmi.
Voglio alzarmi e vivere.
Voglio poter dire BASTA ad ogni appuntamento con il medico,basta alle medicine di ogni giorno, voglio poter vivere, amare qualcuno con tutto il cuore, amare lui, Matteo, passare con lui i miei momenti migliori, tutto al naturale senza programmi, senza il tempo che mi corre dietro, senza il tumore che mi tira ogni volta che cerco di vivere di più.
Vorrei poter viaggiare e scoprire ciò che non so, imparare il più possibile per traboccare di saggezza, di cultura. Vorrei poter incontrare così tanta gente da non ricordare nemmeno dove ero in quel momento.
Vorrei soltanto vivere.
Lui è qui vicino a me, forse tutto questo lo farò un giorno, forse sarà troppo tardi.
Una lacrima mi riga il viso.
Vorrei poter vincere per una volta e ricominciare.
Ricominciare.
Ricominciare.
Ricominci
Ricomi
Rico
Ric

Lo stringo per l'ultima volta forse, poi la mia forza svanisce.Tutta quella che ho è per lui, è per la mia vita ma alcune volte il mondo è più forte di te.

Forse ricominciare si può ma ora un tic è passato.

La forza esaurisce ma l'amore no.

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