capitolo 23. Fidarsi

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Dove andremo?
Dove mi porterà?
Dove mangeremo?
Dove ? Ma quei occhi verdi, contornati da un griggio chiaro mi rassicuravano e mi rassicurano ogni volta che ho incertezze, dubbi, paure.
Basta uno sguardo e tutto è offuscato perché c'è lui.
Non avrei mai pensato di essere il motivo per cui una persona sorride, sono stata sempre una cicatrice che non si è mai ricucita, sempre lacrime.
La macchina sfreccia e il vento ci accarezza il viso dolcemente.
Respiro, respiro tanto perché mi sembra che tutto questo non può essere vero, reale, ci deve essere qualcosa che va storno, altrimenti non sarebbe la mia vita.
Accende la radio e muove la monovella alla ricerca di qualche stazione, come se fosse alla ricerca del canale perfetto dove sintonizzarsi, ma noi siamo già ben sintonizzati sullo stesso canale. La mia canzone preferita comincia, il ritornello inizia e io mi accodo a esso.
Now, I'm here with you
Now, I'm here with you

《Now, I'm here with you....》
Mi guarda come se avessi fatto qualcosa di sbagliato, alza il sopracciglio.
Ho fraenteso tutto! Lui forse vuole solo che siamo amici ?
Oh mamma, dove sei quando servi, riportami al porto e metti l'àncora così non vado più via. Rimango.

La canzone prosegue

We are together...

Lui ride dicendo
《We are together Now!》

Mi afferra la mano e con l'altra continua a guidare.
Forse i film mentali stavano diventando realtà.
Sognare di vivere e di non morire poteva succedere.
Per una volta io vinco e il tumore perde.
Per una volta vivo e lui muore.
Per una volta.

Sorrido e gli stringo forte la mano come se non volessi più lasciarla.
Non riuscivo e non riesco ancora a capacitarmi di come mi sia fidata così velocemente di lui, spesso servono anni prima che io mi fida davvero, invece con lui è bastato così poco che mi fa paura.
"Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio" annuncia sempre mia madre ogni volta che fa nuove conoscenze, forse mi sto fidando troppo o forse ho solo paura di perderlo, perdere una persona che mi a compreso, che mi ama per quello che sono non per quello che dovrei essere. Sì ho un tumore ma lui adesso è con me.
È difficile fidarsi e quando si spezza il legame è quasi impossibile ricucirlo.
Il nostro è ben stretto.
Voglio urlare
Cantare
Danzare
Respirare
Amare per ore e fidarmi perché non l'ho mai fatto nella mia vita.
Forse è il momento di cominciare.
Quando hai un tumore non ti fidi più di nessuno.
Solo di te stessa e del tuo Dio perché manca poco alla fine.
Ma questo non deve essere la fine ma il mio nuovo inizio.
Mi fido ora. Dopo? Si vedrà!

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