Capitolo.72 L'Arte di Vivere

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Spesso mi chiedo come posso continuare a vivere dopo tutto quello che è successo, dopo che il mio cuore è stato frantumato in milioni di frammenti.
Quanto è difficile la vita da adolescenti, tutto sembra fatto o per farti felice o per farti cadere, sbucciare e rialzare. Non esiste una via di mezzo. Ma certo che no, la stabilità non è mai piaciuta a noi esseri umani, o il dolore o l'amore. Ecco perché è un'arte l'essere in grado di saper affrontare la vita con un determinato equilibrio che ti fa assaporare assolutamente tutto e tutti gli attimi che ne compone essa. Ecco perché si chiamano poeti coloro che riescono a distruggere la pellicola con cui è avvolto il mondo e vedere realmente ciò che esiste, ciò che nocivo e ciò che si chiama amore.
Ma io cosa posso fare? Non sono mica un poeta o un pittore che è in grado di scrutare il mondo con occhi diversi, io sono solamente me stesso!
Mi limito a comprendere il mondo attraverso un mio processo personale.
Quante cose, fatti, dolori ho dovuto carburare ma ne sono fiero, vuol dire che sono cresciuto, ho acquistato una conoscenza di me stesso e del mondo. Passo dopo passo ho imparato a scoprirmi per far conoscere chi sono davvero e a coprirmi da tutti quei dolori e nemici!
L'arte di saper vivere è acuta ma è particolare un pò come l'amore.
L'amore rappresenta l'irrazionalitá, amare senza nessun limite, pensieri, critiche nonostante tutto ma si ha la necessità del cervello per non far si che questo amore infinito non ricadi in un'implosione che possa "ucciderti" e colpirti.
Alcune volte l'essere egoisti non vuol dire non saper amare ma vuol dire proteggere se stessi dalla fauci della realtà.
Così sembra anche per la vita, di cui bisogna essere innamorati fino alla fine, in cui però con il tempo si impara a costruire un'armatura che non serve a nascondersi ma a non farsi colpire più del previsto.
Nessun vuole essere attaccato ma
è inevitabile, succede e basta, è importante però che non uccidono ciò che è più grande dell'uomo, la sua anima.
Anime che hanno paura, sono fragili, tanto fragili, che hanno timore di amare, di sognare, di urlare, dire la verità, di professare il proprio credo, di accettare la propria sessualità perché come potrebbe essere la risposta del mondo, dell'intera società?. Non comprendono che la società fa schifo e dobbiamo essere proprio noi stessi a cambiare per poi cambierà anch'essa successivamente. È una società chiusa. Un limite per l'essere umano.
Si ha costantemente paura e ansia, scorrono nelle vene queste maledette emozioni o forse non sono così male, ricordo ancora quella volta che provai a baciare Lola, ansia e paura ormai mi appartenevano, mille domande, mille pensieri, eh se non le piaccio, se non mi ricambia il bacio, se le faccio schifo, se incomincia a urlare?! Invece no. Tutto è andato diversamente, i se non esistevano più perché siamo noi che dobbiamo eliminarli completamente dalla nostra vita, partire in quarta per ogni cosa, per non sprecare tempo, per non dare a gli altri l'opportunità di gettarci per terra ma di essere in grado di saper rispondere, non attaccare bruscamente ma saper farsi valere per ciò che si è e saper vivere perché solamente così scopriremo cosa è l'arte di Vivere. L'arte che ancora molti essere umani devono imparare!

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