Day 12

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Giorno 12; martedì, 13 maggio, 2014.

Harry si sveglia a mezzogiorno e si domanda perché nessuno si sia preoccupato di chiamarlo. Rotola fuori dal letto e poi, ancora soltanto in mutande, esce dalla stanza.

Dovrebbe con ogni probabilità guardare dove sta andando perché si scontra con qualcuno nel secondo in cui esce, quasi cadendo, ma la persona gli afferra gli avambracci in tempo.

"Harry," lo saluta Louis e i suoi occhi blu sono focalizzati sul suo tatuaggio con le rondini.

"Vostra altezza," risponde impacciatamente, incrociando le braccia davanti al petto in un tentativo di coprirsi. Non si vergogna del suo corpo- in realtà preferisce andare in giro nudo più di ogni altra cosa, ma è anche davanti al Principe e sta indossando solo delle mutande. Pensa dovrebbe provare una certa vergogna.

"Tu- bei tatuaggi," gli dice Louis e quando Harry sente delle dita accarezzare dolcemente le rondini, rabbrividisce sorpreso.

Louis ritrae automaticamente la mano, abbassando confuso lo sguardo su essa. "Non intendevo-" inizia ma Harry lo interrompe, alzando una mano.

"Va bene," lo rassicura Harry, anche se sente le guance riscaldarsi. "Grazie, comunque."

Il principe annuisce prima d'indicare dietro di lui. "Hai mangiato qualcosa?"

Harry scuote la testa, arrossendo. "Mi sono appena svegliato, in realtà. Mi sono perso la colazione?" fa una pausa e arrossisce ulteriormente. "Ovviamente ho perso la colazione, è mezzogiorno. Che cosa sto dicendo? Io- ehm." Le sue spalle si sgonfiano e tenta uno sguardo al viso di Louis.

Louis sembra divertito, gli occhi luminosi mentre fissa Harry. "Sono sicuro che a Cher non darebbe fastidio prepararti qualcosa."

"No, no- va bene. Prenderò soltanto della frutta o qualcosa del genere. Va bene," risponde Harry e desidera immediatamente che un buco nero si apra sotto di lui e lo risucchi.

Louis gli lancia uno sguardo pensieroso prima di alzare le spalle. "Se ne sei sicuro," mormora e poi fa un passo di lato, scorrendosi una mano tra i capelli.

Il principe è tutto stropicciato dal sonno- i suoi capelli sono aggrovigliati e il suo viso è tenero pieno di stanchezza. Harry si domanda se anche Louis si sia appena svegliato. Si domanda se dovrebbe offrire a Louis di unirsi a lui.

"Puoi- potrei portarti qualcosa, se vuoi?" Offre e Louis gli sorride. È un bel sorriso- come il sole che sputa tra le nuvole e Harry è così incredibilmente cotto di quel sorriso che quasi perde i sensi.

"Sto bene cosi. Grazie comunque." Risponde, osservandolo dal basso attraverso le ciglia. Harry gli sorride, incapace di non farlo.

Louis possiede questa magnetica presenza e tutto ciò che Harry desidera è essergli più vicino e vicino e vicino. Vuole respirare Louis, vuole memorizzarlo e stamparsi la punta delle sue dita sulla pelle.

È possibile sia dovuto alla sua magia ma Harry sa non essere l'unica ragione. È irrimediabilmente infatuato di Louis- come un adolescente con una cotta ridicola. Gli è sempre successo ma non è mai stato un'attrazione così forte. Si sente come se ci fosse un filo che lo lega a Louis, una corda che tiene Harry ancorato a lui.

Ciò che aveva scritto nel suo articolo non era una bugia. Lui e Louis si completano come persone e Harry sa di sembrare stupido ma la sua credenza nel fato cresce di giorno in giorno. Dev'esserci una ragione per cui lui e Louis hanno assistito allo stesso concerto anni prima e una ragione per cui Harry, il giornalista con meno esperienza al mondo sia stato scelto per tutto questo.

Dev'esserci una ragione perché quando Harry aveva tredici anni e ha visto questo ragazzo con la pelle dorata e gli occhi cerulei sulla sua televisione, ha semplicemente saputo che c'era qualcosa in più in lui. Non possono esser spiegate come coincidenze perché tutto questo è troppo, troppo presto, troppo forte per non esser collegato.

Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora