Giorno 20; mercoledì, 21 maggio, 2014.
Harry sta insegnando a Felicite come trasformare una statua di pietra di una rana in una vera rana quando il suo cellulare squilla. Non si preoccupa di muoversi, fa solo segno a Felicite di continuare a provare e poi osserva il telefono da dove si trova con occhi dorati.
In una manciata di secondi, fluttua verso di lui e risponde senza guardare il nome sullo schermo. Felicite emette un gemito mentre sbaglia e Harry muove il dito in circolo, comunicandole di ripetere l'incantesimo.
"Pronto?" risponde Harry, sistemandoselo tra la spalla e l'orecchio mentre scuote la testa verso Felicite. Afferra il libro d'incantesimi sul tavolo di fianco a loro e indica di nuovo la formula.
Lei sospira ma annuisce e tenta di ripetere l'incantesimo nel momento in cui qualcuno sull'altra linea risponde con, "Harry! Finalmente hai risposto a una mia telefonata. Sono sicuro tu sia stato impegnato, quindi non t'incolpo. Come vanno le cose con le ragazze? E che mi dici di Louis?"
L'arco di tempo che serve a Harry per comprendere chi sia e per fargli accidentalmente mandare in frantumi la statua di fronte a loro è abbastanza ristretto.
Felicite si spaventa, gli occhi spalancati e Harry le mima delle scuse con le labbra mentre stende le braccia per riprendere il telefono. "Non voglio parlare con te, Simon. C'è una ragione per cui non ho risposto alle tue telefonate," borbotta, le labbra tirate in un cipiglio.
Simon ridacchia dall'altra parte come se pensasse che Harry stia scherzando. Non crede potrebbe essere più serio se ci provasse.
Si acciglia, sollevando una mano per stringersi la radice del naso come Simon dice, "Okay, okay. Mi stavo solo domandando se avessi già detto al Principe del potere delle ragazze. È il tuo lavoro, lo sai, vero? Beh parte di esso in ogni caso. Dovevi anche fare da insegnante alle ragazze, giusto?"
"Non penso siano affari tuoi," replica freddamente Harry, voltando le spalle a Felicite che adesso lo sta guardando con un sopracciglio inarcato. Ha già sistemato il casino di marmo e rimesso i pezzi insieme con un incantesimo che Harry le ha insegnato prima quello stesso giorno. È impressionato da quanto bene le ragazze lo capiscano. Doveva essere una pausa ma Felicite è rimasta indietro perché insisteva sul voler imparare come portare degli oggetti inanimati alla vita. Harry non è nulla se non una persona accomodante.
"Harry, non essere così rancoroso. Questo è ciò che il fato ha deciso ed è il motivo per cui le cose stanno andando in questo modo. È il tuo destino aiutare questa famiglia, aiutare le ragazze e aiutare Louis. Devi saperlo," insiste Simon sull'altro capo della linea e Harry mette su uno sguardo arrabbiato, anche se Simon non può vederlo.
"Non potrebbe importarmi di meno del destino e del fato. Sono qui per fare il mio lavoro. Che consiste nello scrivere un articolo riguardante se Louis Tomlinson sia o meno adatto alla corona. Nient'altro è il mio 'lavoro' come tu continui a insistere. Non pensare che non abbia fatto leggere a Niall tutti quei contratti perché l'ho fatto e non c'è scritto da nessuna parte io sia obbligato a fare qualunque altra cosa oltre al mio lavoro quindi smettila di chiedermi di fare cose che non sono obbligatorie," lo aggredisce al telefono, lasciando che la sua irritazione abbia il meglio su di lui.
È soltanto la prospettiva di dire a Louis che le sue sorelle gli hanno nascosto un segreto per tutta la loro vita da cui Harry si guarda, specialmente ora che lo conosce per davvero.
Conosce Louis e sa che se c'è qualcosa che Louis stima al di sopra di tutto, quella è l'onestà e Harry non sa nemmeno perché ci stia provando visto che è il più grande bugiardo nell'intero palazzo.
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Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian Translation
Fanfiction"Va bene, va bene. Non c'è bisogno di mordere," dice Harry, sollevando le mani sopra la testa in un comune gesto di resa. Louis inarca un sopracciglio e il suo piede colpisce quello di Harry mentre si muove per sedersi dritto. "Se pensi che quello f...