Day 29

15.3K 1.1K 63
                                    

Giorno 29; venerdì, 30 maggio, 2014.

Harry torna al suo lavoro.

È abbastanza taciturno e tutti l'hanno notato. Le ragazze gli lanciano sguardi preoccupati, Liam e Zayn sguardi confusi e Louis soltanto- Louis sguardi tristi e quella è la parte peggiore.

Fa schifo, in realtà. Harry è abituato a incontrare i sorrisi luminosi di Louis e le sue rughette agli angoli degli occhi. Non sopracciglia aggrottate e minuscoli cipigli.

Il Fato non è dalla sua parte perché Paul non può andare da lui per almeno un altro giorno e Harry continua a trovare le proprie mani a tremare da sole ed è obbligato a indossare occhiali da sole perché a un certo punto, ha visto i suoi occhi diventare dorati senza nemmeno usare la magia e adesso è paranoico.

Non vuole essere scoperto. Non vuole rovinare questo ma è leggermente spaventato di essere già andato avanti e averlo fatto senza nemmeno accorgersene.

Per la prima volta da quando è arrivato a Palazzo, Harry si emargina. Non parla a nessuno. Siede da solo nella sua stanza, cercano di rinfrescarsi perché tutto ciò che sente è questo furente bruciore sotto la sua pelle. Punge.

Louis passa per augurargli la buonanotte ma Harry è già per metà addormentato così non dice nulla in risposta. La porta si chiude delicatamente e Harry si domanda se quella sia per caso una metafora sulla sua vita.

Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora