Giorno 15; venerdì, 16 maggio, 2014.
Dopo una lunga riflessione, Harry invia finalmente la mail a Leigh.
È un po' guardingo questa volta perché nella settimana trascorsa dall'ultima email, si è in qualche modo persino più affezionato a Louis. Non è sicuro di come possa essere possibile, ma è così.
Nella bozza, si è brevemente ricordato di menzionare qualcosa simile a 'Louis è spontaneo, rumoroso, rumoroso e rumoroso' perché è un idiota ed anche tremendamente affascinato da Louis.
Prima, quel giorno, hanno partecipato al ricevimento del matrimonio di qualcuno e Harry pensa di non aver tolto gli occhi da Louis nemmeno per un secondo. Sembra non essere l'unico con un problema di sguardo fisso perché ha beccato Louis guardarlo molto più che spesso.
Harry non è sicuro di cosa stiano facendo ma gli piace abbastanza quindi non farà domande. Invece, chiamerà sua sorella su Skype e fingerà di essere totalmente indifferente a tutto questo.
Gemma risponde dopo il terzo squillo e i suoi capelli sono blu. Harry sgrana gli occhi sorpreso prima di inarcare un sopracciglio e domandare, "Ancora?"
In risposta, sua sorella alza le spalle, giocando imbarazzata con una ciocca. "Mi piacciono, levati dalle palle, H."
Harry alza le mani in segno di resa prima di sorridere. "Piacciono anche a me, nel caso te lo stessi domandando."
Gemma rotea gli occhi prima di sorridere a sua volta. "Ovviamente ti piacciono, moccioso."
Quello fa espandere il sorriso di Harry mentre alza le spalle. "Chiamami come vuoi, Gemma, ma tu non sei a Kensington Palace quindi non m'importa."
"Sì, va bene. Non autocompiacerti. Beh in realtà- voglio davvero sapere tutto, quindi vuota il sacco," domanda mentre i suoi occhi diventano dorati e una tazza di thé arriva al suo fianco fluttuando.
"Non ho molto da raccontare," risponde Harry, afferrando la propria tazza di thé con la mano. Prende un sorso e quasi si brucia la lingua quindi la riappoggia velocemente sul tavolo.
Vede Gemma tentar di nascondere un sorrisetto prima che lei inarchi un sopracciglio, abbassando la tazza sul suo grembo. "Allora cos'è Larry Stylinson?"
"Chi è?" domanda Harry, spingendo più lontano il portatile così da potersi stendere e appoggiare la testa sulle braccia. "Lo conosco?"
Ciò che ha detto fa sfuggire una risata a sua sorella e lei si porta il palmo alla fronte incredula. "Stai scherzando, H. Non sai cos'è? È il tuo nome unito a quello del Principe. Sai, come Brangelina? Apparentemente voi due avete una bromance; che cos'è?"
"Oh," Harry inspira sorpreso. "È davvero così?"
"Che razza di giornalista sei? Non dovresti essere informato su tutte le informazioni che circondano la famiglia reale? Datti un contegno," lo prende in giro Gemma, allontanandosi i capelli dalla faccia.
"Ascolta, sono impegnato e nessuno ha chiesto il tuo parere," grugnisce Harry sottovoce e Gemma ride in risposta.
Lei ha una risata cristallina e le sue guance hanno fossette più profonde delle sue. Harry sente molto la sua mancanza, adesso che ci pensa. Cerca di non rifletterci spesso- non solo qui, a palazzo, ma anche a casa. Visita raramente Holmes Chapel e da quando Gemma lavora da casa, a malapena vede lei o sua madre e Robin.
"Mi manchi," dice d'impulso e Gemma smette di ridere per regalargli un sorriso tenero.
"Anche tu mi manchi, Harry. Passa a trovarci presto, sì? Mamma sta attraversando la sindrome del nido vuoto ed io vivo ancora qui. Non sono sicura di come possa essere possibile."
Harry sente le labbra tirarsi agli angoli. "Sì, beh sai com'è fatta la mamma. Mandale il mio amore."
"Lo farò senz'altro," concorda Gemma prima di inarcare apertamente le sopracciglia. "Non manderai neanche un po' d'amore a me?"
Harry la deride scherzosamente, scuotendo la testa prima di trasformarlo lentamente in un annuire con un enorme sorriso. "Va bene, va bene. Ti amo, Gem."
Ovviamente, nel momento in cui Gemma sta rispondendo, "Anche io ti amo, H," la maniglia della porta si gira e Louis entra.
Congela dove si trova, lo sguardo che si sposta tra il computer di Harry e Harry. il sorriso luminoso con cui è entrato si sta lentamente trasformando in un cipiglio e Harry desidera poterlo scacciare via dal suo viso per magia.
"Mi dispiace, ho interrotto qualcosa?" Chiede Louis e Harry scuote immediatamente la testa.
Apre la bocca per rispondere ma Gemma lo batte sul tempo. "Chi è? C'è qualcun altro nella stanza?"
Harry balbetta per qualche istante, insicuro di cosa dire. "È- ehm-" guarda Louis alla ricerca d'indicazioni su cosa dire ma lo sguardo del Principe si posa su tutto tranne che lui. "È il Principe Louis," ammette infine e le labbra di Gemma si schiudono dalla sorpresa.
"Il Principe? Il Principe è nella stanza mentre io sono su Skype con te?" Chiede Gemma, l'incredulità le tinge la voce e Harry annuisce umiliato.
"Sì," conferma, girando il computer così che sia rivolto verso Louis che gli lancia un'occhiataccia prima di fissarsi un sorriso sul volto e salutarla con un gesto della mano.
È un sorriso che Harry ha memorizzato. È il suo sorriso professionale e Harry lo odia.
"È davvero il Principe," mormora più che altro a se stessa prima di scuotere la testa bruscamente. "Piacere di conoscerla, vostra Altezza."
Louis annuisce una volta. "È un piacere anche per me," dice ma la sua voce è spenta paragonata alla sua solita vivacità. Harry si acciglia in direzione del più grande ma Louis lo ignora in favore di chiedere, "Allora tu sei la fidanzata di Harry?"
Sia Harry che Gemma lo fissano con esitazione prima che Gemma scoppi a ridere e Harry sente qualcosa rompersi dallo schermo.
"È mia sorella," mormora Harry imbarazzato, desiderando soffocarsi con un cuscino e Louis finalmente lo guarda, sgranando gli occhi sorpreso.
"Tua sorella," ripete lentamente Louis prima di tornare a guardare lo schermo dove Gemma sta ancora ridendo. "È tua sorella."
"Sì," Afferma Harry e il viso di Louis si riempie di mortificazione.
"Oh," mormora Louis e la sua voce è già molto più limpida di prima, anche mentre abbassa la testa. "In questo caso, è davvero bello conoscerti," dice rivolgendosi a Gemma.
"Ne sono certa," concorda Gemma. Sorridendo e Harry prega che non aggiunga nulla che faccia aumentare la sua crescente mortificazione.
"Giusto." Louis si dondola per un momento sui piedi prima di girarsi verso Harry. "Volevo chiederti se volevi unirti a me e Liam per l'apertura di una galleria d'arte ma se sei impegnato con tua sorella, fa lo stesso," offre timidamente, apparendo insicuro sulla porta di Harry e il riccio annuisce all'istante.
"Mi piacerebbe molto venire con voi. Gem, io-" inizia ma lei lo interrompe alzando gli occhi al cielo.
"Vai e basta. Divertiti e mandami delle foto," ordina prima che la schermata si tramuti improvvisamente nella pagina iniziale di Skype.
Harry s'imbroncia un po' allo schermo vuoto prima di girarsi verso Louis che si trova ancora lì, l'espressione tornata timida ora.
"Così. Galleria d'arte allora?" tenta Louis e Harry deve mordersi il labbro per trattenere il sorriso mentre rotea gli occhi e spegne il computer.
"Sì, allora galleria d'arte."
Specifico che so perfettamente che in italiano non rende la parte in cui Harry e Gemma si dicono 'ti amo' però non potevo cambiarlo in altro modo per far funzionare la scena, quindi va così. [perché in inglese 'ti amo' e 'ti voglio bene' sono uguali, ma credo che questo lo sappiate un po' tutti.]
Mi agito per poco lo so, ma questa storia mi manda a puttane il cervello quindi ho reazioni esagerate anche se si guardano per sbaglio. Vi sono capitata io come traduttrice quindi suppongo dovrete tenermi così, difettosa.
Amour, amour, amour à tout le monde xxxx
-A (nneh)
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Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian Translation
Fanfiction"Va bene, va bene. Non c'è bisogno di mordere," dice Harry, sollevando le mani sopra la testa in un comune gesto di resa. Louis inarca un sopracciglio e il suo piede colpisce quello di Harry mentre si muove per sedersi dritto. "Se pensi che quello f...