Giorno 18; lunedì, 19 maggio, 2014.
Harry è al telefono con Niall, sta camminando verso la sua stanza, quando vede la porta di Louis accostata leggermente in un modo che gli è fin troppo familiare.
"Oh," mormora tra sé per la sorpresa.
"Cosa?" chiede Niall sull'altra linea prima di continuare con un, "non sono nemmeno arrivato alla parte bella del mio appuntamento con Barbara. Perché stai dicendo 'oh'?"
"Um," dice Harry assente. "Posso richiamarti?"
C'è un silenzio dall'altra parte prima che Niall inizi a ridere fragorosamente nel telefono. "Certo, Haz. Lavati le mani prima di chiamarmi però."
Harry aggrotta le sopracciglia finché non comprende ciò che sta dicendo Niall. "Come hai fatto-" inizia ma poi sente il segnale di linea.
A volte Harry si domanda se anche Niall abbia dei poteri. Questa è una di quelle occasioni. Oppure è possibile che semplicemente conosca molto bene Harry.
Pensa dovrebbe con ogni probabilità vergognarsi di più delle sue azioni se persino il suo migliore amico possa dire attraverso il telefono cosa sta succedendo, ma questo non lo ferma dal camminare in punta di piedi fino alla porta di Louis.
Prende un respiro prima di lanciare un'occhiata e nel momento in cui lo fa, Louis è sul suo letto con una mano infilata nelle mutande.
Harry deglutisce con incertezza ma non si muove di un millimetro, tenendo lo sguardo sul Principe. Louis sta emettendo dei suoni troppo bassi perché Harry possa coglierli, ma può vederli fuggire dalle labbra schiuse di Louis e il modo in cui i suoi fianchi continuano a scattare verso l'alto.
Quando Louis si tira giù le mutande, Harry affonda i denti nel labbro inferiore, osservando il membro di Louis anche se non ne ha nessun diritto. Il fatto è che è un bel pene- ingiustamente bello, nell'onesta opinione di Harry.
Harry non è sicuro di cosa sia peggio- il fatto che sta ammirando il pene di Louis senza che il più grande lo sappia o il fatto che desideri si trovi nella sua gola e lo stia soffocando. È probabilmente un pareggio.
C'è qualcosa di diverso oggi però e Harry non è sicuro di cosa sia.
Louis lancia delle occhiate verso la porta, quasi come stesse controllando qualcosa e Harry si tira indietro, finché non torna a sbirciare qualche secondo dopo.
Il ragazzo più grande non sta più fissando la porta ma ha un sorrisetto soddisfatto e Harry non sa cosa lo possa aver causato quindi, invece, si focalizza sul modo in cui Louis sta giocando con i suoi capezzoli.
I jeans di Harry sembrano molto più stretti mentre si appoggia allo stipite della porta, gli occhi seguono il modo in cui la schiena di Louis s'inarca e si lamenta quando pizzica uno dei capezzoli. È tutto dorato, tutto il suo petto e le sue cosce. Harry prova spesso l'urgenza di mordere ogni centimetro di pelle, segnarla con un colore ancora più scuro, ma non è per quello che si trova qui.
Quando Louis grugnisce il nome di Harry, il riccio quasi inciampa e cade sui propri piedi per la sorpresa. Era ancora difficile per lui credere che l'ultima volta Louis avesse detto il suo nome quando si stava masturbando, ma adesso lo sta facendo di nuovo.
Il respiro di Louis è irregolare adesso mentre avvolge una mano attorno al suo membro e Harry giura di sentirlo mormorare, "Harry, oh cazzo," lentamente mentre trascina il pollice sulla punta ed espira in sussulti.
Mugola poi, tracciando una vena lungo il lato inferiore della sua erezione. "Harry, oh, oh, cazzo, Harry," ansima Louis, respirando a stento e Harry quasi si morde la lingua, le dita a scavare nel suo palmo.
Quando inizia finalmente a masturbarsi, Harry può quasi vedere i suoi occhi ribaltarsi e poi gli unici suoni che riempiono la stanza sono i respiri rigidi e il suono della pelle che scivola contro la pelle.
Harry lo osserva smettere di muovere la mano sulla sua erezione per afferrare il lubrificante dal comodino, dove ne versa una leggera quantità sul palmo prima di tornare a masturbarsi.
La vista fa mugolare piano Harry e vede la testa di Louis scattare in su. Per un secondo, è preoccupato ma poi Louis si rilassa di nuovo, mordendosi il labbro inferiore mentre scorre il pollice sulla punta del suo membro.
Sente Louis gemere a bassa voce, un rumore che suona vagamente come il suo nome e un secondo dopo, geme, "Mm, Harry, sì," confermandolo.
Sentire Louis dire il suo nome il quel modo rende Harry ancora più duro nei jeans e pensa di infilarsi una mano nelle mutande ma poi decide che forse non dovrebbe.
Nel momento in cui prende la sua decisione, Louis inizia a pizzicarsi il capezzolo tra le dita con la mano libera prima di scambiarla con l'altra. Emette suoni stupendi ogni volta che pizzica la sporgenza, inarcandosi leggermente da sopra il letto e i fianchi di Harry scattano disperatamente nell'aria vuota.
Louis sta ancora lavorando sulla sua erezione e Harry osserva mentre preme il pollice sulla fessura prima di usare il liquido pre seminale raccolto sulle dita per scivolare più facilmente sul suo membro.
Harry si sente come se non ci fosse abbastanza aria nei suoi polmoni mentre lo guarda far scattare verso l'alto i fianchi, spalancando le cosce e piagnucolando, "Cazzo, cazzo, sì," insieme a bassi biascichii del suo nome.
Quando Louis viene nel suo pugno, Harry pensa che forse debba non solo lavarsi le mani prima di chiamare Niall, ma anche i jeans.
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Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian Translation
Fanfiction"Va bene, va bene. Non c'è bisogno di mordere," dice Harry, sollevando le mani sopra la testa in un comune gesto di resa. Louis inarca un sopracciglio e il suo piede colpisce quello di Harry mentre si muove per sedersi dritto. "Se pensi che quello f...