Day 21

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Giorno 21; giovedì, 22 maggio, 2014.

Harry si sveglia con la sensazione di qualcuno che salta sopra di lui.

Strilla per la sorpresa, gli occhi si spalancano e le mani si sollevano distrattamente per sfregarsi gli occhi. Osserva la persona il cui viso è a qualche centimetro sopra il suo e poi quasi cade dal letto per lo shock.

"Niall?" urla Harry, scattando all'indietro e il biondo gli rivolge un ampio sorriso, gli occhi brillanti.

"Hai davvero un bel letto qui," commenta Niall, rotolando via da Harry per afferrare uno dei cuscini. "È tutto così morbido."

Harry resta a bocca aperta, insicuro su cosa dire e Niall gli lancia il cuscino in faccia. Quello lo sveglia piuttosto rapidamente e si appoggia il cuscino in grembo prima di guardare sospettosamente Niall.

"Come puoi essere qui adesso? Ti ho magicamente teletrasportato? Che cosa diavolo c'è di sbagliato nella mia magia ultimamente, non capisc-" inizia a lamentarsi e Niall gli schiaffa duramente una mano sopra la bocca.

Harry sussulta e Niall getta un'occhiata sopra la sua spalla prima di colpirlo sul braccio con l'altra mano. "Stai cercando di farti uccidere o cosa? Non parli dei tuoi doni così ad alta voce nemmeno a casa. Per quel che ne so, probabilmente c'è un esercito Reale che aspetta fuori dalla porta per assassinarti, quindi ti prego, abbassa il tono," richiede Niall, tirando via la mano dalla faccia di Harry.

"Non c'è nessuno qui," lo rassicura prima di strofinarsi la bocca perché sorprendentemente, la mano di Niall gli ha fatto piuttosto male. Si domanda pigramente se il suo migliore amico si sia allenato. "Eccetto te. Perché sei qui esattamente? Non che non ne sia felice perché credimi quando dico che non avresti potuto scegliere un'occasione migliore per passare."

Niall lo osserva con attenzione poi, prima di accigliarsi. "Perché, cosa è successo?" domanda a bassa voce e sembra concentrato. Harry si sente un po' male ma poi è improvvisamente molto felice perché avere Niall qui in carne e ossa con cui parlare è molto meglio che attraverso lo schermo di un computer.

"Tanto," ammette, passandosi una mano tra i capelli. Sembrano più morbidi del solito e torna a pensare alla sera prima, alle dita di Louis tra i suoi capelli. Si domanda se le labbra di Louis abbiano un loro tocco magico- se Louis abbia lasciato una qualche sorta di traccia tra i suoi capelli. Come è ovvio, l'idea non gli dispiace più di tanto.

Torna a Niall poi e improvvisamente inizia a raccontare tutto. Ogni cosa, dal suo primo giorno con un Louis in lacrime fuori dalla stanza alla telefonata di ieri.

Sono passate solo tre settimane, ma sembrano molte di più con tutto quello che è successo. Si sente diverso, come se queste settimane trascorse lo avessero cambiato come persona.

Dice lo stesso a Niall e lui ascolta in silenzio, gli occhi incupiti per la concentrazione ma c'è anche una certa comprensione. Harry sa che non scambierebbe Niall per nessun altro perché nessuno siederebbe lì e lo ascolterebbe in questo modo, senza dire nulla.

Harry conclude dicendo, "E poi c'è Louis e lui è soltanto così- sai? Non lo so nemmeno, onestamente. È così piacevole ed io non- non lo so, va bene? Mi piace, Niall. Nel senso che mi piace veramente e non sono nemmeno a metà di questo lavoro e non penso potrò finirlo senza in qualche modo innamorarmi di lui, davvero non credo. Non ho mai incontrato qualcuno come lui e mi fa sentire come se fossi fatto d'oro. Mi fa sentire come se stessi andando a fuoco- come se bruciassi per lui. C'è questa costante vibrazione sotto la mia pelle ogni volta che sono attorno a lui, e potrei vivere con questo fremito per sempre perché lo sento giusto. Non capisco perché mi senta così e non so cosa fare e sembra ci siano troppe cose che stanno succedendo tutte in una volta. Ho paura di poter esplodere in un turbinio dorato ed è così schiacciante e ho paura, Niall. Non so come possa dirgli che tutta la sua famiglia gli ha mentito per oltre un decennio! Non so nemmeno come possa dirgli di avergli mentito io stesso per le scorse tre settimane! Per non parlare poi delle le ragazze che potrebbero essere in pericolo ed io non gliel'ho ancora detto e lui le ama più di ogni altra cosa quindi, sono totalmente fottuto, non so cosa fare."

Niall lo sta fissando a bocca aperta e, dopo qualche secondo, si strofina il volto con una mano e mormora, "Beh, porca puttana."

Harry sbuffa una risata, anche se si sente drenato di ogni divertimento, e poi annuisce. "Lo hai detto."

È bello far uscire tutto però, sciogliersi il peso dal petto. Aveva scritto ogni cosa nel suo diario nel frattempo, ma parlarne con un'altra persona è molto meglio che scarabocchiare i suoi sentimenti sui margini di un quaderno.

"Credo sia un brutto momento per accennare al fatto che è Louis che mi ha invitato qui oggi," dice Niall infine e Harry gli lancia uno sguardo raggelante prima di svenire.

Beh, non sviene per davvero. Niall dice che è rimasto senza sensi per cinque minuti- dieci al massimo. Non è così terribile.

Poi Niall gli dice che resterà per due giorni, il tutto assieme a sguardi preoccupati e Harry arriva alla realizzazione che in realtà potrebbe essere una terribile idea.

Fondamentalmente sta uscendo di testa e sembra che anche Niall ne sia consapevole perché più tardi, quando Zayn passa e chiede se Niall e Harry vogliano unirsi a loro nella sala giochi, l'irlandese declina il suo invito.

È probabilmente anche una buona cosa perché diventa abbastanza evidente che Harry abbia bisogno di un giorno per se stesso, per respirare e basta e Niall è bravo nel lasciarlo respirare.

Invece di far parlare ancora Harry, Niall gli racconta di lui e Barbara e di quello che Harry si è perso e di come Ben sia andato al loro appartamento supplicando Harry di tornare a lavorare per lui, che nel complesso fa ridere e sorridere Harry, cosa che gli sembra di non fare da sempre.

Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora