Giorno 33; martedì, 3 giugno, 2014.
Harry quasi cade di faccia quando, durante una conferenza stampa, un giornalista si alza e chiede, "Allora, chi è il ragazzo con cui l'abbiamo vista recentemente? Capelli ricci, molti tatuaggi, davvero alto? Harry qualcosa?"
Louis ha una migliore padronanza di sé però perché offre al giornalista un sorriso educatamente confuso. "Scusa, cosa?"
"Chi è? Amico, fidanzato...? Il pubblico è molto curioso, Principe Louis," parla apertamente un altro giornalista e questa volta Harry si aggrappa alla persona più vicina a lui, che capita essere Zayn.
"Oh... beh, vengo visto con diverse persone. Non penso sia davvero così importante," risponde Louis, ancora sorridente. C'è un momento, però, dove sposta lo sguardo su Harry e i loro occhi s'incontrano. Sembra dispiaciuto e Harry spera che il braccio di Zayn non abbia perso completamente la circolazione.
"È il primo ragazzo con cui è stato visto dall'ufficiale dichiarazione rilasciata riguardo la sua sessualità quindi ci perdoni se siamo un po' curiosi!" Urla un altro giornalista, vicino al retro della stanza.
"Perdonati," replica Louis e poi non dice altro. Harry ammira il suo calmo autocontrollo.
"Davvero, però. Chi è, vostra Altezza Reale?" chiede il primo giornalista e Harry decide di averne abbastanza di questo prima di alzare lo sguardo sulle luci sul soffitto della stanza con occhi dorati.
Passa qualche istante prima che, improvvisamente, ogni luce inizi a tremolare per poi spegnersi. Nella totale oscurità, ognuno inizia a gridare sopra all'altro e poi qualcuno dall'alto annuncia che la conferenza stampa è conclusa. Meno di un minuto dopo, Harry sente una mano sulla schiena.
"Scusa," sussurra Louis nel suo orecchio e Harry scuote la testa quasi immediatamente.
"Non è colpa tua," lo rassicura e poi qualcuno inizia a guidarli fuori. La mano di Louis resta costantemente sulla sua schiena però ed è quello che serve a Harry come riferimento attraverso la confusione di persone che gli corrono intorno.
Quando sono in macchina e Harry sta scorrendo tra le foto nella sua fotocamera, Louis colpisce il suo ginocchio con il proprio e lui alza lo sguardo incuriosito. "Cosa?" Domanda con calma, mettendo da parte la fotocamera.
"È una cosa importante," dice Louis e Harry lo guarda insicuro di cosa stia parlando finché non chiarisce, "Questo. Quello che abbiamo. È importante per me. So che ho detto che non è importante ma lo è- non voglio mandare a puttane tutto questo, Harry. Tengo davvero tanto a te e non ero sicuro che volessi far sapere a tutti chi sei perché la privacy è difficile da trovare quando hai a che fare con noi Tomlinson... però voglio darti quell'opportunità. Se vuoi che parli di te e di noi, lo farò perché non mi vergogno di questo. Ma allo stesso tempo, se non vuoi che dica nulla rispetterò la tua decisione. Soltanto non voglio che pensi io sia superficiale riguardo questo perché non lo sono- è davvero importante per me e tu sei davvero importante per me, non importa quello che dico alla stampa."
Harry schiude le labbra sorpreso perché il modo in cui Louis lo sta guardando, con questa ferocia che brilla nei suoi occhi- Harry non se lo merita. Non merita qualcuno di così coraggioso e sconsiderato come Louis Tomlinson.
"Perché sei..." balbetta Harry, momentaneamente senza parole, prima di riprendersi. "Come puoi essere così coraggioso? Non fa paura essere così forte tutto il tempo?"
"Sì, fa paura. Ma a volte... devi soltanto trovare delle cose per cui essere forte... cose che ti rendano forte." Replica Louis e il modo in cui sta guardando Harry è pieno di significati.
"E tu ce l'hai?" chiede e sa la risposta che otterrà ma vuole comunque sentirglielo dire.
"Sì, ce l'ho," risponde Louis ma poi non si spiega. Invece, gli sorride teneramente e c'è qualcosa in quel sorriso che fa desiderare a Harry di non vedere nulla se non quello, ogni secondo di ogni giornata.
Harry esita prima ricambiare il sorriso e scuotere la testa. "Io- io non penso sarebbe un bene per te parlare di me."
Beh, non è che lo pensa. Lo sa. Se tutti venissero a sapere che lui e Louis escono insieme- o beh, qualsiasi cosa stiano facendo- sa che andrebbe male. Gli ricorda ciò che sua madre ha detto e gli lascia un sapore amaro in bocca.
"Ne sei sicuro? Non importa cosa è meglio per me se vuoi che dica la verità riguardo a questo," dice Louis e la sua voce è così sincera che Harry quasi desidera non lo sia.
Gli serve un grande sforzo per far uscire la parola dalla bocca, ma riesce a dire, "Sicuro."
Non si è mai vergognato di chi è. Nemmeno una volta ha pensato hey forse dovrei nascondere questa cosa oppure forse dovrei mentire riguardo a questo perché le persone penserebbero diversamente di me. No, è sempre stato molto orgoglioso della persona che è e non ha mai avuto paura di mostrarlo ma questo- questo è da codardi.
Ultimamente, tutto quello che fa è da vigliacco.
Ciò che è ancora più vile è il modo in cui, quando Louis lo invita nella sua stanza per guardare Breaking Bad su Netflix, la sua reazione è sorridere e far segno a Louis di scalare sul suo letto. Alla fine, si ritrovano entrambi addormentati.
Più da vigliacco è però, come, quando si sveglia con Louis spalmato sulla schiena alle tre del mattino, striscia fuori dal letto e torna nella sua stanza.
A parte le seghe mentali di Harry.
Vogliamo parlare della dolcezza di Louis?
Cioè.
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Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian Translation
Fanfiction"Va bene, va bene. Non c'è bisogno di mordere," dice Harry, sollevando le mani sopra la testa in un comune gesto di resa. Louis inarca un sopracciglio e il suo piede colpisce quello di Harry mentre si muove per sedersi dritto. "Se pensi che quello f...