"Devi stare tranquilla. Tu devi andare lì, e dimostrare il tuo talento. Fagli capire attraverso la tua voce, cantando, chi sei. Non una semplice ragazza. Puoi farcela figlia mia, io credo in te. Lo sai. Ho sempre creduto in te, sempre.".
Queste furono le parole di mio padre, Roberto, prima di entrare in quella scuola, Amici, dove la mia vita poteva cambiare. Ha ragione, lui ha sempre creduto in me, al contrario di mia madre, che ci ha abbandonati quando avevo nove anni. Le cose tra i miei nel corso di due anni erano cambiate. Il loro amore piano piano svaniva, arrivando all'odio. Così, lei una notte se ne andò, scappò. La mattina seguente, ricordo bene, scesi le scale per andare a fare colazione, quando trovai mio padre seduto al tavolo, con una lettera in mano. Mi disse che la mamma doveva svolgere un lavoro in un posto un po' lontano, quindi era andata via, e che sarebbe tornata dopo un mesetto, o forse di più. Crescendo, mi confessò che era scappata. Non superai subito la cosa, ovviamente. La mamma è la mamma.
"È il tuo turno, buona fortuna", mi disse una ragazza, facendomi tornare alla realtà. Dopo averla ringraziata, attraversai l'infinito corridoio che portava dall'ingresso al luogo dove si svolgevano i provini.
"Buongiorno", dissi vedendo i professori che decisero il mio destino. "Buongiorno a lei. Elodie di Patrizi giusto?" mi chiese Fabrizio Moro. Adoro le sue canzoni e la sua voce. È uno dei migliori artisti italiani secondo me. Ero davvero felice che lui fosse uno dei professori.
Dopo aver risposto, Rudi Zerbi, un altro professore, mi chiese di spiegare com'era il mio rapporto con la musica.
"Per me la musica è come una persona: va rispettata e amata. Mi sento al sicuro con lei, infatti quando ho avuto problemi personali mi sono sempre protetta ascoltandola e cantando. C'è stato un periodo nella mia vita dove ho tentato di far parte di un talent, ma non è andata molto bene. Da lì avevo rinunciato al sogno di diventare una cantante, ma non mi sono allontanata dalla musica. Continuavo ad ascoltarla e a canticchiare per la casa. Ora sono qui perché le persone che mi sono state vicino, sono riuscite a convincermi a fare questo provino. Vediamo se questa volta va meglio." dissi con un sorriso.Dopo aver cantato, applaudirono, e delle lacrime mi rigarono il viso.
"Elodie hai davvero tanto talento! Accomodati pure nella sala relax, fatti accompagnare da Marcello, uno dei professionisti che vi aiuterà in questo percorso" disse indicandomi un ragazzo vicino a loro, e poi continuò, "ti faremo sapere al più presto se entrerai nella scuola" disse Alex Braga con un sorriso a trentadue denti.
Dopo aver ricevuto le indicazioni dal ragazzo, mi recai verso la sala relax.
Era una stanza molto affollata. Per fortuna trovai un posto sul divano che si trovava al centro della sala. Ero molto stanca. Questo provino era davvero importante per me. Tantissimo.
Chiamai mio padre, gli raccontai del caloroso applauso dopo la mia esibizione, delle emozioni che provai, dei professori.
"Sicuramente entrerai nella scuola, ne sono certo!" rispose mio papà. Riattaccai, e cominciai ad ascoltare un po' di musica. Non ho né un cantante preferito, né un genere preferito e né una canzone preferita. Ascolto un po' di tutto.
Dopo qualche canzone, sentii qualcuno toccarmi la spalla. Mi voltai.