Capitolo 25

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"No, Elo! Dove vai! Resta a ballare!" mi urla Chiara, insieme a Michele.
Siamo in discoteca. Ancora.
Tutti i sabato sera siamo qui.
"No. Comunque non ti ubriacare! Vacci piano con quei drink!" le grido mentre vado verso i divanetti.
Vedo Lele ed Arianna seduti a baciarsi come non mai.
Lei si stacca da lui e si gira verso me, scoppiando poi a ridere.
Che te ridi?
Mi siedo al lato opposto di loro, mentre continuano a farsi i loro comodi.
Lele poi la spinge leggermente e scuote la testa.
Eh?
Lei si alza e va via baciandolo l'ultima volta.
Mi avvicino a lui.
"Che hai?" gli chiedo.
Lui sta fermo per qualche secondo, con le mani che gli tengono la fronte.
Poi si gira verso me.
"Niente. Che vuoi?" dice forte, come se quelle parole dovesse dirle per forza.
"Ma che ti ho fatto? Perché ti comporti così? Perché ora non mi abbracci? Perché non mi chiami più
-migliore amica-? Perché mi eviti daa stasera?"
Mi sono accorta che una lacrima ha attraversato la mia guancia quando la sento cadere dal mento, bagnandomi la coscia.
Lui mi guarda, colpito dal mio pianto. Sembra che mi voglia consolare, ma poi si alza e va via.
Rimango lì sola. Con tanti dubbi.
Non capisco. Cosa ho fatto?

Lele's POV
Dovevo andarmene per forza. La devo evitare.
Quel suo pianto mi ha ferito, ha colpito il fondo del mio cuore. Ma ho fatto la cosa giusta, perché lei sarà felice poi con lui, con Niccolò.
Volevo abbracciarla, mi era venuta la tentazione, quando ho visto quella lacrima scendere.
"Gab dammi le chiavi, vado via, sono stanco." dico al ragazzo seduto su un divanetto con Ges. Ho avvertito Arianna prima di venire da Gab.
Devo stare solo, chiudermi in camera.
"Ecco le chiavi, a dopo." mi risponde, e poi bacia Ges.
Prendo le chiavi e corro verso l'auto di Gab. Fuori trovo Elo, seduta a terra, ai piedi della discoteca.
Resto a guardarla. Lei si accorge di me, e abbassa lo sguardo.
Rimango lì a fissarla per un minuto e poi, a malincuore, salgo in macchina.
Esco dal parcheggio.

Elodie's POV
Piangere per il mio migliore amico Lele.
Questa è una frase che non avrei mai pensato di dire, all'inizio di tutto questo. Non sopportavo Lele.
Sorrido a quei ricordi.
-Non cambio idea su di lui.- dicevo sempre.
Io gli voglio un bene dell'anima, ora che ho capito chi è, ora che ho capito il suo carattere, i suoi modi di fare, il suo essere lui, Lele.
Ma ora è cambiato qualcosa? Non saremo più amici come lo siamo stati fin ora? Il motivo di tutto questo mi riguarda?
Cosa ho fatto?
Mi chiedo queste cose ormai da mezzora.

Sento il telefono quillare.
"Pronto?" dico con la voce un po' roca.
"Elodie, stai piangendo?"
È Niccolò.
"Ehi Niccolò. No non sto piangendo." mento.
Non voglio spiegargli di Lele.
"Sì invece. Ne vuoi parlare?" dice.
Sospiro.
"Un'altra volta, okay?"
"Sì" dice convinto e poi aggiunge "volevo chiederti cosa facevi."
"Ah... Sono in discoteca."
"Oddio. Non mi dire che piangi perché ti hanno fatto qualcosa!". È preoccupato.
"No, tranquillo."
Ci salutiamo e attacco.

Sono ormai le tre, ho chiesto agli altri se possiamo tornare a casa. Hanno risposto di sì per mia fortuna.
Saliamo in macchina. Guardo il finestrino per tutto il tempo, mentre Chiara, che si trova accanto a me, si è addormentata.
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Eccolo! Vi piace?

Vi adoro, lo dico sempre e lo ripeterò per sempre😘

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