Capitolo 18

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Siamo arrivati alla frutta. Oggi abbiamo mangiato pasta al forno e pesce con patate lesse.
"Perché sei triste? Non mi dire che non ti è piaciuto il bacio" Arianna bisbiglia all'orecchio di Lele, ma riesco a sentire cosa dice.
"Sì che mi è piaciuto, non sono triste." Lele le sorride. Mh..non mi convince... È triste. Ma non so per cosa.
"Sicuro?"Arianna gli tocca il ciuffo.
"Sì"
"Allora me lo dai tu un bacio?"
È troppo assillante. La odio. La odio. Lele non la baciare è una viper....
Neanche finisco di pensare queste parole che Lele si gira verso di lei, le prende il viso tra le mani e la bacia. L'ha baciata... No, Lele non merita di stare con una come lei. Non lo merita. No.
Merita di stare con una persona uguale, o simile a lui, una persona che lo rispetti e che lo ami davvero. Lei non lo ama davvero, secondo me.
Tutti iniziano ad applaudire quando si accorgono di loro... Tutti tranne io.
Quando Lele stacca le sue labbra carnose da quelle di Arianna, quest'ultima mi guarda con un sorriso soddisfatto. Io le do un occhiataccia per istinto. Subito dopo lei mi mima con le labbra -Lele è mio-.
Mi giro dall'altra parte, verso Chiara, che mi prende la mano e mi bisbiglia "Lasciala stare, pensa che ti interessa Lele, e cerca di farti ingel..."
Mentre parla la interrompo "Cerca di fare la stupida. Non ottiene niente facendo così."
Chiara annuisce.
Ma che vuole Arianna? Lele è un essere umano, non un oggetto.
-È mio- si dice alle cose, non alle persone.
"Tesoro io vado, mia mamma mi aspetta. Mi dai un ultimo bacio?" dice Arianna forte, sicuramente per farsi sentire da me. Lui la ribacia e poi lei va via. Vipera. Quanto veleno ha? Spero non avvelena Lele.
"Andiamo?" Lele si gira verso di me.
"Elo? Ehi, ci sei?" mi prende una mano e la stringe.
"Sì sì, scusa pensavo"
"Andiamo?" mi ripete.
"Sì, ma dove vuoi andare?"
"Dove vai tu."
Cosa?
"Eh?"
"Oddio scusa Elo, volevo dire -dove vuoi andare tu-" chiarisce arrossendo.
Io rido e lui fa una risata nervosa.
"Non ti preoccupare! Allora andiamo a prendere un gelato?"
"Ottimo."
Ci incamminiamo verso la gelateria vicina agli studi Mediaset.
"Allora, vi siete baciati prima, anche più volte." dico pensando a lui ed Arianna.
"Sì."
"Sei felice?"
"Sì perché?"
"No così". Dovrei ridirglielo che non è quella giusta per lui secondo me?
Ma sì dai.
"Lele non è quella giusta secondo me. So che te lo ho già detto, ma te lo ripeto. Non ti merita! "
"No Elo non capisci."
Non capisco?
"Cosa non capisco?"
"Niente." si passa una mano sul ciuffo.
"Dimmi che ti piace, dimmi -mi piace Arianna-. Allora ti lascerò in pace, credo."
Lui prende un lungo sospiro "M-mi piace A-arianna." dice con uno strano sorriso.
"Non sembri convinto."
"Avevi detto che avresti lasciato stare l'argomento." dice avvicinandosi leggermente.
Entriamo in gelateria, e scegliamo i gusti del gelato. Io prendo nocciola e pistacchio, e Lele cremino e kinder.

"Buono sto gelato!" dice con tutto il gelato sopra il labbro, facendomi ridere.
"Ti sei fatto i baffi!" dico ridendo.
"Già li ho." sorride.
"Ora li hai al cremino." dico ridendo ancora di più.
"Di Patrizi, non mi prenda in giro, poi sai come mi vendico." dice con un sorrisetto.
"Sisi!" dico ridendo.
"Anche tu non sei messa tanto bene! Hai un po' di baffetti, e non alla nocciola o al pistacchio... I baffetti veri..."
Torno subito seria.
"Come?? Oddio davvero?!" dico toccandomi sopra il labbro.
"La tua faccia è indescrivibile!!" dice ridendo.
"Era uno scherzo?", quanto è stupidino.
"Sì." dice continuando a ridere, e io sorrido.
"Stronzetto." sorrido "Ora dove andiamo?"
Ricambia il sorriso.
"Ti va di andare al centro?" mi dice dopo aver pensato a dove potessimo andare.
"Vai! Mi devo comprare qualcosina!"
"Ecco apposto." dice facendomi sorridere "Ti prego non stare tre ore in ogni negozio!"
Ridiamo insieme.

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