"Elodie, perché non cambi idea su Lele, non è spocchioso, non lo conosci!" Chiara cerca di convincermi. Invano.
"Io tel'ho già detto come la penso. E non cambierò idea. Ora andiamo a cena dai."
"No Elo, dobbiamo anda in pizzeria e poi si riva in discoteca"
Ges aggiunse un sorrisetto malizioso. Era felice di dover stare con Gab un'altra sera a ballare. Il loro rapporto era sempre più solido. Giorno dopo giorno.
"No no. Io non vengo. Mangio nella hall." Non ho voglia. Ci siamo stati la scorsa settimana in discoteca. Non voglio ubriacarmi due sabati di seguito! E non voglio neanche la pizza. Preferisco non uscire stasera.
"Va bene Elo. Non ti costringo. Io e Ges andiamo si fa tardi" Chiara mi sorride.
"No aspettate! Come sto?" Ges è tesissima. E non la biasimo. Potrebbe essere la sera giusta per lei e Gabriele.
"Uno schianto"
Sono appena uscite. Vado a farmi una doccia e vado a cenare.
__________Scendo le scale, e mi siedo, iniziando a mangiare. Dopo qualche minuto vedo scendere dalle scale una persona. Lele.
No.
No.
Perché?Vedendomi, si ferma di scatto. "Ah anche tu qui?"
"Sì non volevo uscire"
"Capisco", si siede.
"Complimenti per oggi" aggiunge.
"Grazie, anche tu sei stato bravo."
Non voglio essere troppo dura con lui, quindi gli ho detto che è stato bravo. Vabbeh, lui è bravo davvero. Ha una bella voce.
"Sono felice che la vostra squadra ha vinto, anche se mi dispiace per Nick, che andrà in sfida la prossima settimana" Lele cominciò a mangiare.
"Stai cercando di farmi cambiare idea?", gli sorrido
"Cosa?"
"Su di te"
"Ah... No no."
"Mhh..."
"No davvero."
"Okay..."
"Anche se... Mi piacerebbe se cambiassi idea, per i motivi che ti ho detto l'altra volta, cioè perché voglio avere bei rapporti con tutti qui dentro. Ma mi piacerebbe anche perché tu sei una ragazza un po' diversa, mi piacerebbe scoprire il tuo lato misterioso"
"Misterioso?" Non riesco a trattenermi, rido.
"Sì"
"Non sono misteriosa. Punto."
"Va bene" Lele mi sorride e poi aggiunge "Sei sola stasera?"
"Si perché?"
"Posso venire un po' nella tua stanza? Scusa per la compagnia orribile che ti offro" dice sorridendo "ma non voglio sta solo".
"E va bene" dico sorridendo.
Saliamo le scale, dopo aver finito di cenare ed entriamo nella mia camera.
"Eccoci" dico buttandomi sul letto. Lele si siede sulla punta del mio letto.
"Non ti mangio" dico provocando la sua risata.
"Lo so" risponde sorridendo.
"Ami cantare? Quando canti mi trasmetti il tuo amore per la musica, tra le tante altre cose" mi chiede improvvisamente.
"Sì amo cantare, anche tu no?"
"Non c'è cosa più vera"
Lele mi chiede il mio rapporto con la musica, e gli rispondo ciò che ho detto ai professori durante il mio provino.Flashback
Dopo aver risposto, Rudi Zerbi, un altro professore, mi chiese di spiegare com'era il mio rapporto con la musica.
"Per me la musica è come una persona: va rispettata e amata. Mi sento al sicuro con lei, infatti quando ho avuto problemi personali mi sono sempre protetta ascoltandola e cantando. C'è stato un periodo nella mia vita dove ho tentato di far parte di un talent, ma non è andata molto bene. Da lì avevo rinunciato al sogno di diventare una cantante, ma non mi sono allontanata dalla musica. Continuavo ad ascoltarla e a canticchiare per la casa. Ora sono qui perché le persone che mi sono state vicino, sono riuscite a convincermi a fare questo provino. Vediamo se questa volta va meglio." dissi con un sorriso."Il tuo rapporto con la musica invece?" gli chiedo.
"Beh, come il tuo, mi protegge e io la rispetto tantissimo per questo. È sempre stata con me. Penso che se la musica non esistesse io non sarei il Lele Esposito che sono adesso. Grazie alla musica ho imparato ad andare avanti. Mi ha anche dato l'occasione di spiegare a mio fratello Mattia, che è più piccolo di me, il mio amore per lui. Ringrazio la musica tantissimo per questo, visto che non riuscivo a dirle queste cose a mio fratello, senza lei.""Mi fai sentire la canzone, se vuoi?" gli domando incuriosita. Ma il mio telefono emette il suono che ho impostato per i messaggi. Forse è mio papà, non gli scrivo da un po'.
"Scusa un secondo" dico a Lele prendendo il mio telefono tra le mani.
Mi è arrivato un messaggio, un messaggio inaspettato. Non posso crederci. Non può essere vero. Senza che me ne accorgo, delle lacrime cominciano a scendermi dal viso. Troppi pensieri. Troppi ricordi.
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