Capitolo 33

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Lele's POV
"Mancano tre settimane al serale Lele." mi avverte Braga e poi aggiunge "dovrai stare sulla sedia a rotelle fino a quando inizierà, se ci arrivi. Per ora stai andando molto bene. Però questo incidente non ci voleva proprio.".
Cosa vuol dire questo? Io lotterò lo stesso per arrivare fino al serale, anche con la sedia a rotelle.
"Non sarà uno ostacolo questa sedia per me, perché dovrebbe esserlo?" dico convinto.
"Non puoi partecipare al serale così. Ti immagini che figura? Agli occhi degli altri potrebbe sembrare una scuola non seria, che non tiene d'occhio i ragazzi. Cerca di guarire. La lezione è finita." dice lui ed esce dalla mia camera.
La direzione ha deciso che le lezioni le farò in camera, per non sforzarmi troppo.
-Cerca di guarire.-.
Non dipende da me se la mia gamba guarisce o meno.
Non posso di certo fare un incantesimo.
Sospiro.
Elo entra nella mia stanza.
"Ehi Lè. Come è andata la lezione con Braga?" mi dice sedendosi sul letto e avvicinando la sedia a rotelle a lei.
"Ha detto che non posso partecipare al serale con questa cavolo di sedia a rotelle." dico con gli occhi bassi, e poi la guardo negli occhi " e se non dovessi guarire prima del serale? Che faccio? Che fine faranno i miei impegni qui dentro?"
"Non dire cretinate. Guarirai prima del serale. Ne sono certa." mi sorride, ma anche lei è preoccupata.
Sospiro.
"Dai lè, ce la puoi fare." mi prende la mano e la stringe.
"Parliamo di altro." aggiunge continuando a sorridere.
"Di cosa vuoi parlare?" le dico.
"Boh..." mi dice guardandosi intorno "Ah... Prima volevo chiederti una cosa." aggiunge.
Che mi vorrà chiedere?
"Cosa?"
"Quanto ti è piaciuta, o ti piace, Arianna da uno a dieci?"
"Eh, no no. Non ti rispondo." sorrido.
-Zero, zero spaccato.- penso tra me e me.
"Dai!" ride.
"Cinque." mento.
Alza un sopracciglio facendomi sorridere.
"Cinque? Quella vipera? Dimmi la verità."
"È la verità." mento.
"Ah, va bene. Come fa a piacerti."
"E a te come fa a piacerti Niccolò?" dico questa frase senza pensarci. Cerco di far sembrare che scherzo, sorridendo.
"Non puoi mettere a confronto loro due." ride.
Abbasso lo sguardo.
Le piace davvero Niccolò.
"Lè, che hai?"
No, questa domanda la odio. Ogni volta capisce che mento. Cerco di scansare la domanda.
"Dormi con me stasera?"
Sorride.
"Perché? Ieri avevi un motivo, oggi non lo hai più!" dice riferendosi all'incidente.
"Dai." la imploro.
"Scusami lè, ma devo uscire con Niccolò."
Queste parole sono peggio delle ferite. È come rivivere l'incidente.
Rimango immobile e riesco a dire solo un "Okay.".
Poi esce dalla stanza, salutandomi.
Niccolò.
Questo nome è fisso nei miei pensieri.
A lei però lui piace, e lo devo accettare una volta per tutte. Quando sembra che lo sto accettando, ci ripenso, e torna tutto come prima.
I miei pensieri sono interrotti dalla porta che si apre.
È Alessio, con Arianna.
"Vado di corsa in bagno!" dice Alessio appena arriva, con una mano sui pantaloni, lasciandomi solo con Arianna.
"Lele.", mi dice Arianna avvicinandosi.
"Cosa vuoi?"
"Ti prego perdonami, non ti manco?" mi dice baciandomi il collo.
Cazzo vuole?
"Non mi manchi. Vai via." dico cercando di scansarla con la testa. Le braccia mi fanno male. Posso utilizzare solo la testa, come difesa.
Lei posa delicatamente la sua mano sul mio petto, continuando a baciarmi il collo. Poi fa scendere la sua mano, che sfiora appena la maglietta, non toccandomi così le ferite.
Tutto questo è una tortura.
La sua mano arriva al rigonfiamento dei pantaloni, e la posa lì.
"Arianna, hai rotto, vai via!" urlo.
Ma lei continua.
Cerco di far spostare la sua mano col braccio, ma con scarsi risultati.
"Arianna!" urlo ancora.
Sento la porta del bagno aprirsi.
"Che succede qui?" Alessio esce dal bagno.
Arianna si sposta da me.
"Ti prego, fai andare via lei." dico guardandola.
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Eccomiii!
Stasera #cocacolasummerfestival con #Lele e #Elodie

Mi raccomando, tutti attaccati alla televisione!

Love you 💓

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