Capitolo 8

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Ho deciso di lasciarvi oggi con un altro capitolo, spero vi piaccia😘

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Decido quindi di rispondere.

-Cosa vuoi dirmi con questo?-

Poso il telefono vicino a me sul letto, e chiudo gli occhi.
Non devo piangere ancora.
Non per lui.
Non merita le mie lacrime, non le merita.
Ma una lacrima esce. Non so controllarmi, non ho mai saputo farlo. Anche quando mia mamma è scappata di casa, volendo, non riuscivo a controllarmi.
Il telefono emette un suono e io lo afferro subito tra le mani.

Messaggio da Andrea:
-Che mi dispiace tanto. Mi piacerebbe spiegarti tutto, Elo. Ma stai ancora male per questo?-

Spiegarmi tutto!? Come faccio a non piangere quando mi racconterà la sua storiella? Quando mi dirà che mentre lui stava con quella ragazza io ero a casa, aspettandolo, impaziente? Non posso farcela, anche se voglio sapere.
E poi, che domanda è -Stai ancora male per questo?-. È ovvio che ci sto male. Io lo amavo. Lo amavo davvero. E anche ora. Spero ogni giorno che lui venga da me, per chiedermi scusa. O che il tempo si fermi, e poi mi riporti indietro nel tempo, per impedire il tradimento.

-Non sto ancora male. Quando vuoi parlare?- mento.

Risponde subito:

-Domani stesso Elo. Dopo pranzo?-

Devo sapere. È una cosa che è successa nella mia vita. E devo sapere cosa è successo di preciso.

-Okay- dico posando il telefono sul comodino e cercando di dormire.

Dove mi trovo? Sono in una stanza con le pareti bianche, senza mobili, senza niente. Di fronte a me c'è solo una porta. Se esco da questa stanza, dove vado a finire? Se succede....
I miei pensieri sono interrotti dal rumore della porta, che si apre. Da essa spunta una figura nera.
"C-chi è?" dico con voce tremolante.
La figura si avvicina sempre più a me, e ora capisco chi è.
No. Non può essere lui.
Andrea mi prende il braccio e lo tira portando la mia faccia contro il suo petto.
"Non credere alle cose che ti dicono gli altri, Elo. Tu sai che io ti merito. E io so che tu mi vuoi" dice alzando la voce, per superare il rumore del mio pianto.
"Ti ho fatto soffrire? Ma chissene! Tutti soffriamo! Volevo solo dirti che ti ringrazio di essermi stata vicino in questi 4 anni e mezzo. Ma soprattutto ti ringrazio del fatto che non ti sei accorta di quanto ti tradivo. Almeno non ti dovevo spiegare niente. Ma alla fine ti sei accorta di tutto."
Dette quelle parole mi spinge contro il freddo pavimento. A quella spinta, urlo piangendo sempre di più.
"Ciao Elo." dice con un sorriso e esce dalla porta.
Mi sento malissimo. Quella stanza si rimpicciolisce sempre di più, io mi sento come se non fosse abbastanza quella stanza, per le mie lacrime.

Mi sveglio nella notte, urlando. Sono sudatissima. Prendo il telefono dal comodino e leggo l'ora. Sono le cinque di mattina. Riposo il telefono e faccio cascare la testa all'indietro, piangendo senza una fine.

"Elo, Elo! Che hai!?" mi chiede Chiara preoccupata, raggiungendomi e sedendosi sul letto.
"Brutto sogno?" aggiunge Ges, situandosi accanto a Chiara.
Decido di parlarne anche con loro. Ho detto a Lele della storia con Andrea. Devo dirlo anche a loro, che sono ormai le persone che amo di più qui dentro, insieme a Sergio. Chia e Ges ci sono state sempre per me, dal primo giorno.

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Vi piace la storia? Fatemi sapere nei commenti!😘❤

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