Capitolo 70

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Elodie's POV
"Chiudi la porta." sorrido a Lele.
Prima o poi doveva succedere. Non posso stare senza di lui. Ci ho provato, ci abbiamo provato: ma niente.
Lele si alza subito, e chiude la porta a chiave.
Si sdraia sul letto, e io mi posiziono sopra di lui, con le gambe ai lati del suo petto, come sempre.
Posa le sue mani delicate sui miei fianchi.
"Mi sei mancata." dice baciandomi.
"Anche tu." sorrido.
Lo bacio forte, cercando di recuperare tutti i baci che ci saremmo potuti dare in questi giorni, che sembravano un'eternità.
Alzo il busto e mi levo la maglietta bianca.
Lui ha sempre quel sorriso meraviglioso sul volto.
Lo bacio, e mentre, lui mi slaccia il reggiseno.
"Ti amo." bisbiglia dolcemente. Amo queste parole.
Sorrido, e gli sbottono lentamente i bottoni della camicetta bianca.
Mentre, lui mi leva i pantaloni.
Rimaniamo nudi.
Quando i nostri corpi si uniscono, lui mi stringe a sé.
"Non basteranno neanche tutte le parole del mondo per dirti quanto ti amo. Ti comprerei persino la luna, se la desideri. Ti porterei in cima al mondo, o dove vuoi andare tu." mi dice.
Quando mi dice queste cose mi sento morire.
È unico.
Smette di baciarmi il collo, e inizia a guardarmi.
"Tu sei il paradiso, Elodie."
Faccio un sorriso, uno di quelli veri, grandi, puri.
Una lacrima scende dal mio viso.
"Sei troppo dolce." lo bacio.
"E tu sei troppo meravigliosa." sorride.
Appoggia la testa sul mio petto.
"Da ora in poi, sempre insieme, giusto?" mi chiede intrecciando una sua mano con la mia.
"Sì." dico convinta.
"Promesso?"
"Promesso."

Lele's POV
"Mettimi giù, Lele!" bisbiglia Elodie.
Gli altri sono andati a magiare cinese, invece io ed Elo siamo rimasti nella casetta bianca.
Le telecamere si sono spente da ormai un'ora.
"Non ti metto giù." sorrido.
"Fammi scendere." ride stringendosi forte a me per non cadere.
"E va bene, fenicottero rosa di Nazareth." la faccio scendere e le bacio la fronte.
"Cosa mangiamo?" chiedo poi posando una mano sulla mia pancia.
"Vuoi le uova?" si dirige verso la cucina.
"Sennò possiamo mangiare..." apre il frigo e continua "Un hamburger."
Sembra mia madre.
Al pensiero, scoppio a ridere.
"Che ridi!" sorride.
"Sembri mia mamma. Sei identica." sorrido.
"Annamo bene." prende gli hamburger dal frigo e li posa sul piano della cucina.
"Faccio l'Hamburger." aggiunge.
Corro verso di lei e la cingo in vita da dietro.
"Non voglio l'Hamburger." scuoto la testa.
"E allora cosa vuoi mangiare?" sbuffa.
"Voglio un po' di Elodie di Patrizi. Con poco pepe, mi raccomando: è già pepata di suo." trattengo una risata.
Lei scoppia a ridere.
La sua risata...
"Ma senti chi parla! Lo spocchiosetto!" sorride, prendendo una padella per cucinare.
"Non sono spocchioso!" ricambio il sorriso.
La sua risata è interrotta dal mio telefono, che squilla.
"Pronto?"
"Lele."
Oh merda.
Arianna.
"Arianna, senti..."
Quando Elodie sente quel nome si irrigidisce, e mi guarda.
"È successo che..." non so che dire. Non posso dirgli che sto con Elodie: nessuno lo sa.
Devo mentire.
"Voglio stare solo, non voglio relazioni." cerco di sembrare convinto.
"Non puoi stare solo!" risponde urlando Arianna.
Io non dico niente.
"Lele, posso farti dimenticare di Elodie." aggiunge poi, sentendo solo silenzio.
"Ho preso questa decisione." dico infine.
"Ma..."
"Ma niente. Arianna non insistere." sbuffo.
Elodie sente la nostra conversazione, mentre cucina.
"Digli che si ritrova un calcio in culo se ti tocca." mima lei con le labbra, mentre Arianna si arrende, dopo che ha insistito.
Trattengo una risata per le parole di Elo.
Elodie. Fantastica, è a dir poco.
"Se vuoi, io ci sono, lo sai." dice Arianna prima di chiudere la telefonata.
Finalmente.
Abbraccio forte Elodie da dietro, mentre cucina.
"T'amo Didì." la bacio sul collo.
"Anch'io amò." mi abbraccia.
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Eccomi!
Ho postato prima, perché dopo non ci sono!

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