"Tieni gli occhi chiusi." mi dice Lele.
"Lè, ti prego dimmi che stiamo arrivando. Ho paura di sbattere hsu qualcosa." dico agitando le braccia.
"Dai, tra poco arriviamo." sento che sorride. Lo capisco da come dice quelle parole.
Non so dove sto andando. L'ultima volta che avevo gli occhi aperti era dieci minuti fa circa. Ero agli studi di Amici. Ma dove mi sta portando? Sono le otto di sera.
"Eccoci." dice piano Lele facendomi tornare alla realtà.
Mi leva la sciarpa rosa che mi aveva legato agli occhi, facendomi vedere dove mi trovo.
Siamo in un giardino, molto grande. In lontananza vedo due altalene, e uno scivolo. Non capisco.
"Che dobbiamo fare qui?" dico con un sorriso nervoso.
Lui mi volta.
"Oh mio dio!" mi copro la bocca con le mani.
C'è un tavolo apparecchiato per due persone. Al centro un fiore rosa. I fazzoletti sono del medesimo colore.
Dietro al tavolo c'è un grande striscione, retto da due alberi.
C'è scritto:
-Grazie a te, Elodie, che mi hai scoperto il cuore. Ti amo Didì, tuo Lele.-
Oh dio. È stupendo.
"Grazie." lo abbraccio forte. Mi viede da piangere dalla gioia.
"Ma di niente." mi dice lui ricambiando l'abbraccio.
Ci sediamo al tavolo.
"Cameriere." urla lui sorridendo.
Cameriere?
Arriccio le sopracciglia non capendo.
Arriva un ragazzo con la divisa da cameriere.
Io rido.
"Anche il cameriere?" chiedo a Lele.
Lui annuisce.
"Ci porti il primo." dice poi il mio fidanzato al cameriere, che se ne va.
"Grazie mille amore per tutto questo." gli prendo la mano.
Lui mi sorride.
Continua a guardarmi.
"Elo, quella ragazza bionda, con cui parlavo ieri, mi ha aiutato ad organizzare questa serata. Ha un ristorante qui vicino, il cibo che mangeremo viene da lì." sorride.
Ah... Sono una stupita, lo devo dire.
"Scusa se pensavo che avevi una storia con lei!" dico con la faccia a cucciolo, sperando che mi perdoni.
Lele ride.
"Tranquilla."
Gli sorrido.
"Possono chiederti una cosa?" dico poi.
"Dimmi." si passa una mano sul ciuffo.
"Come mai hai scritto sullo striscione
-Ti amo Didì-?" sorrido.
"Non ti piace questo soprannome?"
"Mi piace tantissimo." continuo a sorridere, e lui ricambia.
Il cameriere arriva subito.
"La carbonara!" urlo.
Amo questa pasta.
Lele ride e mi guarda.
Cominciamo subito a mangiare.
"Non smetterò mai di ringraziarti. Questo cartellone è bellissimo. La frase che hai scritto poi, è meravigliosa. È tutto perfetto." sorrido.
"Ma non perfetto come te." dice lui sorridendomi.
Oh cielo. Lo amo. Lo amo troppo.
Lele's POV
La sorpresa le è piaciuta. Adesso stiamo per entrare in camera sua, sono le undici di notte. Lo striscione che le ho fatto lo tiene stretto a sé con una mano, mentre con l'altra mi abbraccia.
"Ti amo." sussurra prima di aprire la porta.
Le prendo la mano e la porto verso il letto.
Mi sdraio e lei si posiziona sopra di me.
"Anche io ti amo." dico baciandola.
"Mmm..." mormora lei posando le sue mani sui miei capelli. Adoro quando fa così. Adoro tutto di lei, in realtà.
La abbraccio forte, mentre continuo a baciarla.
Voglio che lei mi ami, che mi ami per sempre.
Lei porta i suoi ginocchi sui lati dei mio petto.
Alza il busto, e si leva la maglietta.
Cazzo.
Vuole fare l'amore?
Mi ribacia, e io le poso una mano sul sedere.
Lei interrompe il bacio, mi sorride.
È un attimo magico. Lei accucciata su di me, senza maglietta, le sue mani sui miei capelli, le sue labbra a un millimetro dalle mie.
Sento la porta aprirsi.
"Oh merda." sussurra lei coprendosi il petto appoggiandolo al mio.
È Chiara.
"Oddio, scusatemi!" urla lei tappandosi gli occhi.
"Puoi guardare." dice Elo.
Chiara chiude la porta e si toglie la mano dagli occhi.
Sicuramente Chiara ha già visto Elo in reggiseno.
"Scusatemi ancora, ma devo prendere una cosa dal bagno." dice Chiara imbarazzata.
"Non fa niente." Elo ha le guance rosse come due pomodori.
Si rimette velocemente la maglietta e si siede sul letto. Si tappa gli occhi con le mani.
"Che figura di merda." dice Elo.
Poi scoppia a ridere, e io rido con lei.
Stavamo per fare l'amore.
Cazzo.
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Ehiiii
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