Capitolo 91

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È tardi. Lele si è addormentato ormai. Non riesco a dormire, e non so il perché. Ad essere sincera, ho anche paura di addormentarmi. So che mi sveglierò tutta sudata per colpa di un brutto sogno. Succede sempre quando non riesco a dormire la notte. Terrorizzano molto questi incubi. Mi porto dietro da anni questi mostri, che non se ne vogliono andare.
Adesso però devo dormire, domani sarà una giornata dura.
Sbuffo e cerco di dormire, provando tutte le posizioni comode possibili e immaginabili.
Posso riuscirci, se penso alle cose belle. A Lele, a noi, alla comparsa di mia madre, alla felicità di mio padre.
Il problema è che, in queste sere, non riesco mai a pensare a cose belle. Oggi Lele e mio padre hanno legato molto. Ci siamo divertiti noi tre. Quando io e Lele eravamo soli, cominciavamo ad abbracciarci e dirci tanti 'ti amo'. È una persona fantastica lui. Sono molto fortunata ad avere uno così accanto. Forse anche troppo fortunata. Ho sempre pensato che gli altri devono ottenere più di me, e non parlo solo di amore. Credo di non meritare tanto, anche se nella mia vita i momenti in cui ho sofferto sono maggiori.
Ed ecco che un attimo prima, penso alla dolcezza di mio padre e al suo rapporto. Alla mia fortuna di avere accanto Lele, il ragazzo più dolce di tutto l'universo. E un attimo dopo, penso ai problemi. Quelli che non essendoci al momento, potrebbero arrivare. Lele troverà una ragazza migliore di me, e la amerà ancora di più? Se succedesse questo, la mia ragione di vita sparirebbe completamente. Diventerei come sarei diventata se non avessi mai incontrato Lele. Una specie di barbona con poco amore ricevuto. Una che uscirebbe solo per fare la spesa. Una ragazza che vivrebbe solo per il lavoro. Ma soprattutto, una ragazza. Una qualsiasi e non quella di Lele. È stato anche grazie a lui l'incontro con mia madre. Se non fossimo andati lì, in quel posticino a Roma, io non ci sarei mai andata da sola o con mio padre: sarei stata troppo occupata a piangere e cercare di accettare di essere sola, senza nessuno accanto. La vita è stata ingiusta con me diverse volte, perché non esserlo una millesima volta? Non voglio neanche sperare che le cose cambino solo in positivo, perché forse per Lele il positivo è una ragazza bionda, alta, con degli occhi grandi e azzurri. Una ragazza che le dica sempre i suoi sentimenti, e che ogni volta che Lele le dice qualcosa di carino non arrossisce come una deficiente. Una ragazza perfetta, come quelle che si vedono sulle riviste.
Ma... Cosa sto dicendo? Solo sono un'egoista, una fottuta egoista. Ho sempre sperato nella felicità di Lele. Se lo amo davvero devo sperare solo il meglio per lui. L'ho sempre fatto, ho sempre sperato in positivo per lui. E se il suo destino diventasse guardare un film con una ragazza bionda e perfetta al suo fianco, invece che guardarlo con me, devo lasciarlo andare. Quando si ama qualcuno, rischi addirittura la tua vita per la persona. È brutto da dire e da pensare, secondo me. Ma è così. Lascerò che il destino faccia il suo dovere, con la paura di non ritrovarmi Lele accanto.
Io nel frattempo, mi godo la mia vita con lui, e questo nostro grande amore. Guardo Lele dormire, che sembra voler sorridere. Starà facendo un bel sogno? Ci sono anche io? La vera domanda però è: ci siamo noi? Io e lui?
Poso una mano sulla sua guancia e comincio ad accarezzarlo. Sussurro un 'ti amo' prima di chiudere gli occhi.
_____________
Giorni di assenza, mi dispiace tantissimo.
Sta finendo l'estate e volevo godermi un po' le vacanze. (Non ci sono riuscita, ma dettagli)

Un bacio enorme,
A voi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2016 ⏰

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