Capitolo 73

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Abbiamo passeggiato per tanto, ho le gambe a pezzi. Mi serve un po' di ginnastica.
Lele, al contrario di me, vuole ancora camminare.
"Lele, fermiamoci, mi fanno male le gambe." sbuffo.
Lui mi prende la mano, e mi sorride, dirigendosi verso una panchina.
È così dolce.
"Tutto quello che vuoi." mi accarezza una coscia.
"Posso farti una domanda?" gli chiedo un po' spaventata.
Lui annuisce, e io proseguo.
"Ci siamo baciati più volte, abbiamo passeggiato mano nella mano... E se qualcuno ci avesse visto?"
Questo mi spaventa.
"Non lo so Elo." confessa.
"Dobbiamo fare più attenzione se vogliamo restare ad Amici." dico dispiaciuta.
"Io voglio restare ad Amici, ma voglio anche stare con te." si prende il viso tra le mani e sbuffa.
"Anche io Lele, infatti stiamo insieme, ma dobbiamo nasconderlo."
Perché non può essere tutto più semplice?
"Sì." risponde lui sorridendomi, e poi guardandomi negli occhi bisbiglia "Vorrei baciarti, ma meglio evitare." causando un mio sorriso.
"Tranquillo amò, stasera facciamo il pieno di baci." dico facendogli l'occhiolino.
"Mmm... Uffa, perché è ancora giorno?" dice sarcastico.
"Ricominciamo a camminare?" sorrido.
Lui annuisce, e ci alziamo in piedi.
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"È bella Roma." sorride Lele.
"Sì. Prima di andare a vivere a Lecce, io e mio papà andavamo ogni giorno in un posto diverso di Roma. È una grande città."
Lele annuisce, e mi prende la mano. Dopo qualche secondo mi lascia la mano.
"Scusa, me lo ero dimenticato!" bisbiglia, ricordandosi che dobbiamo nascondere il nostro amore.
Ricambio quel bellissimo sorriso.
Ci incamminiamo verso la stazione.
È stata una lunga giornata. Abbiamo visitato molti posti di Roma, e sono stanchissima. Anche Lele adesso è stanco.
Osservo il mio fidanzatino segreto. Si porta una mano sul ciuffo, e rimane così, osservando i vecchi e bellissimi monumenti. Qui è pieno di bar, e di negozi di lusso. Prima siamo entrati in uno di questi negozi, pur sapendo che non compravamo niente. I prezzi sono altissimi.
Lele faceva finta di essere un riccone, e mi faceva morire dalle risate.
Guardava la commessa e gli chiedeva "Questa borsa quanto costa? Mia nipote ha bisogno di una borsa perché si sposa alle Hawaii." con aria molto seria.
Era così buffo.
E siccome ci sono questi negozi così costosi, in queste vie è pieno di signore molto ricche, a giudicare dagli abiti.
Alzo gli occhi, e ammiro il cielo. Dopo tutti questi giorni di pioggia, finalmente c'è una bella giornata. Per questo siamo usciti questa domenica, io e Lele. Due domeniche fa, diluviava, e quindi siamo andati al cinema. La scorsa domenica invece non siamo usciti, perché... C'eravamo lasciati.
"Ahi!" dico sbattendo contro una signora alta e magrolina, interrompendo i miei pensieri. Io casco per terra, facendomi male al ginocchio. Esce sangue, ma niente di grave.
"Elo!" Lele preoccupato mi aiuta ad alzarmi.
"Non mi sono fatta niente, tranquillo." gli sorrido.
Guardo la signora, che si sta sistemando il vestito. È una signora ricca, vestita molto elegante, con una collana oro e una grande spilla argento sulla camicetta.
Alza la testa.
"Scusami, ragazz..." rimane ferma, a guardarmi, stupita.
Anche io la guardo allo stesso modo.
I lineamenti del volto sono quelli, la voce è quella, me la ricordo, anche se è passato molto tempo.
Voglio gridare, piangere, scappare, adesso.
Non è possibile.
"Mamma?" dico con un filo di voce.
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Eccomi.... Posto questo capitolo... Sperando che ci piaccia❤

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