Ho bevuto un po' stasera. L'ho fatto per dimenticarla, per dimenticare Elodie.
Ma ho dimenticato il mio nome, non il suo.
Sono seduto sui divanetti. La testa ha incominciato a girarmi, allora ho scelto di riposarmi un po'.
Elodie.
Lei è qui, davanti a me, ai miei occhi, che balla con quel ragazzo.
Sorride, è felice.
Una ragazza, mi sembra di conoscerla, si siede accanto a me.
Sono troppo ubriaco per capire chi è se non inizia a parlare.
"Ciao, Lele. Ti sono mancata?" Arianna inizia a baciarmi il collo, e si siede sulle mie gambe.
"Finiscila." sbotto, cercando di farla scendere.
"Hai bevuto?" ride.
Ma che ride? Deve andare via.
"Ho detto finiscila. Vattene." non ho voglia di stare qui, a sentire le sue inutili e ripetitive parole.
"Lele, scusa per quello che ti ho fatto. Ti amo davvero. È stato solo un momento di crisi." mi dice abbracciandomi.
Cerco di mandarla via spingendola con le mani, ma non ci riesco. Ho bevuto davvero tanto.
Voglio stare solo, chiuso in una stanza, fermo come un morto.
È questo che sono da quando Elodie mi ha lasciato. Un morto.
"Ti prego, riproviamoci. Dammi un'altra possibilità." mi dice Arianna.
"Non posso. Non mi piaci, Arianna." sbotto convinto.
"È presto per dirlo." sorride.
"È tardi per chiedermi scusa, semmai."
Resta a guardarmi, sempre con quel sorriso sulle labbra rosse.
"Ci vediamo domani pomeriggio alle quattro, al bar Vittoria." va via.
Ci vediamo domani? Per cosa?
Non voglio vederla.
Mi alzo in piedi, e vado verso Gab.
"Gab, io vado a casa." dico.
"Scherzi? Hai bevuto troppo. Ti ci porto io, non puoi guidare."
Resto fermo, senza dire niente.
Mezzo morto, stanco di tutto.
Seguo Gabriele, e dopo salgo nella sua auto.
Mi gira la testa sempre di più.
"È per Elodie, vero?" mi dice improvvisamente Gab, quando la macchina parte.
"Cosa?"
"Questo. Guardati, come ti sei ridotto. A bere." dice velocemente.
"Sì." confesso "Mi è crollato il mondo addosso." chiudo gli occhi, per fermare le lacrime.
Non voglio, e non devo piangere.
"Non sai quanto mi dispiace." dice piano, mettendomi una mano sulla mia spalla.
"Anche a me. Ma lei adesso è felice." riesco a dire solo questo.
"Devi essere felice pure tu, però." risponde subito.
Ma io posso essere felice senza lei?
È come se mi chiedesse di volare, di andare su Marte, di imbottigliare l'aria.
"Siamo arrivati. Aspetta, ti aiuto a scendere." Gab mi apre la portiera.
È come se una bomba fosse esplosa dentro di me, dentro la mia testa.
E se sto tornando ad essere quel depresso ubriacone e drogato che ero prima?
No. Io non voglio tornare in quello stato.
Quel ragazzo senza amore da dare, senza un briciolo di felicità.
Quel ragazzo solo.
Devo trovare il modo di essere felice.
Non come lo ero con Elodie, è impossibile.
Ma semplicemente felice. Posso riuscirci?
"Attento!" mormora Gab "Aspetta, apro la porta." aggiunge poi cercando le chiavi nelle tasche dei pantaloni.
Poso una mano sulla fronte, e pigio forte, come se il mal di testa che provo, in questo modo potesse andare via.
Entriamo nella mia camera.
Mi butto distrutto sul letto.
Gabriele si siede accanto a me.
"Riposati Lè." sorride.
Io lo guardo, e ricambio il sorriso.
"Grazie Gab."
"Di cosa?" arriccia le sopracciglia.
"Di essere qui. Grazie di starmi accanto adesso, che il mondo mi è crollato addosso."
"A cosa servono i migliori amici?" mi sorride, e si alza.
"Vado in bagno, tu dormi. Notte." dice prima di scomparire dalla mia vista.
"Notte." rispondo.Ci vediamo stanotte Elodie.
Mi raccomando:
Stessa ora,
Stesso posto,
Stesso sogno.
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Eccomi💓Spero vi piaccia, a domani Fellas/Flamingo's😘
(Il mio WiFi non mi prende più. Ho postato solo perché sono da una mia amica che ha internet. Spero di riuscire a postare domani😢❤)