Capitolo 7

224 9 0
                                    

L'ultima campanella dell'ultima ora suona e tutti sembrano affrettarsi a infilare i propri libri nelle cartelle e correre fuori ancora prima che l'insegnante termini di parlare. Io rimango ad ascoltarla ancora e sembra che a lei faccia molto piacere. Quando anche lei finisce di parlare, esco dalla classe e raggiungo Leila e Scoot che dovrebbero essere nel cortile della scuola ad aspettarmi.

Li trovo infondo al cancello,seduti su un muretto mentre chiacchierano con altri due ragazzi,penso li conoscano. Alla mia vista mi vengono incontro

<<Paige! Racconta com'è andato il primo giorno?>> Domanda Scott abbracciandomi

<<Molto bene>> rispondo stringendolo e solo quando mi allontano da lui vedo che il ragazzo di questa mattina al taxi mi passa accanto non staccandomi gli occhi di dosso. Dal suo profilo capisco che i miei dubbi non erano infondati. È stato lui ad allontanare quel ragazzo. Ha la cartella su una spalla ed è seguito da un bel gruppetto,molto affollato. Non pensavo frequentasse questa scuola. <<Oh be' a parte che ho litigato con un cretino questa mattina>> dico ad alta voce sperando mi senta, ma sembra non importarsene niente di me

<<La tua mancanza si è sentita molto a scuola. Non capisci quanto è stato brutto passare davanti al tuo armadietto e vedere che è stato occupato da Julie Branson>> piagnucola Leila <<A proposito, Julie è incinta, lo sapevi?>> sussurra

<<Ma dai...>> la spingo scherzosamente dalla spalla

<<È tutto vero Paige. Non sa nemmeno di chi sia il padre,insomma non sa di chi è suo figlio>> continua piano

<<Sul serio? Accidenti. Be' era prevedibile,ogni giorno cambiava un ragazzo>> alzo gli occhi al cielo

<<Ti abbiamo mandato dei messaggi,non li hai letti?>> Domanda Leila

<<Io...no,non ho ricevuto nessun messaggio>> Tiro fuori il cellulare dalla tasca e lo guardo perplessa. <<Non è il mio cellulare>> dico piano girandolo e rigirandolo

<<Che intendi?>> continua Scoot avvicinandosi

Alzo lo sguardo verso il ragazzo del taxi che ormai si sta allontanando nella sua auto nera e costosa.

<<Lo ha fatto apposta>> borbotto
<<È suo>>

<<Andiamo,ti riaccompagnamo a casa così ci racconti tutto>> mi interrompe Scoot

<<Si,va bene>> concludo seguendoli <<Oh,a proposito! Papà e mamma oggi hanno una cena e ho un bel po' di soldi,quindi stasera se vi va in pizzeria da "Jo" e ceniamo insieme>>

<<Perfetto>> dice Leila

<<Io ci sto. Ci vediamo al parco alle 20:30 così poi raggiungiamo in macchina quel ristorantino sul mare>> continua Scoot

***

La casa è più silenziosa che mai. Le finestre sono aperte e illuminano tutta la sala da pranzo, di mamma nemmeno l'ombra.

<<Mamma>> alzo la voce <<Mamma>> ripeto

<<Tesoro>> sento dal piano superiore e tiro un sospiro di sollievo. La raggiungo nella sua camera da letto

<<Mamma,che stai facendo?>> Domando dando un'occhiata all'infinità di vestiti sparsi sul suo letto matrimoniale

<<Scelgo l'abito giusto per stasera>> risponde naturale

<<Be' questo è molto carino>> dico afferrando un vestito lungo rosso,molto elegante

<<Dai un po'...lo misuro>> si affretta a strapparmelo dalle mani <<Com'è andata a scuola tesoro? Hai fatto nuove amicizie? Come sono i professori? Racconta,sono curiosa>>

Mi lascio cadere sul letto,esasperata dalle sue domande e ancora di più dalla giornata di questa mattina
<<Diciamo bene. A scuola è andato tutto liscio,ho conosciuto già alcuni ragazzi e siamo già diventati ottimi amici...>>

<<Però?>> Chiede lei da dentro il bagno

<<Però mamma...non lo so...mi manca la vecchia scuola,i vecchi professori e amici>> piagnucolo

<<Paige,bambina mia,hai 17 anni ormai sei grande. So che tu puoi cavartela e come dico sempre io "Cambiare è sempre bello">>

Roteo gli occhi. Possibile che sdramattizza sempre tutto ciò che le dico? Be' per lo meno mi ha fatto tornare il buon umore.

<<E come se non bastasse questa mattina sono stata costretta a prendere un autobus a causa di un cretino che è piombato sul taxi e mi ha fatto tardare>> brontolo ancora infastidita al pensiero <<Ha anche scambiato i nostri telefoni. Lo ha fatto apposta>>

<<Ah si?>> Domanda curiosamente

<<Si. Dovevi vederlo mamma,ero sul ciglio della strada quando è sbucato all'improvviso e ha iniziato a parlarmi come se non sapesse come ci si comporta con una signorina. È un maleducato,impertinente,egoista, egocentrico>> farfuglio giocando con la manica del maglioncino <<Però oggi nei corridoi della scuola...>> mi mordo la lingua. Se raccontassi a mamma ciò che è successo si preoccuperebbe inutilmente,e non voglio.

<<Amore alle porte...>> ridacchia mamma

<<Ma quale amore? Smettila>> la riprendo <<Non lo guarderei nemmeno in faccia. Non è il mio tipo>>

<<Tutte le storie d'amore più belle inziano improvvisamente e con un ragazzo che mai avresti pensato di amare>> continua sorridendo soddisfatta delle sue parole <<Allora,come sto?>> Domanda uscendo dal bagno e girandosi su se stessa

<<Sei uno schianto>> Strizzo un occhio <<Dai,ti aiuto con il trucco e l'acconciatura>> le stringo la mano trascinandola nuovamente in bagno

La Memoria Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora