Capitolo 24

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Più tardi mi ritrovo in lacrime tra le braccia di Mary. È rimasta a dormire a casa mia,non ha voluto lasciarmi sola dopo che sono scappata via dall'ospedale senza dare spiegazioni.

Sento ogni singola parte del mio corpo tremare,i pensieri offuscati da mille altri pensieri, la gola secca, le labbra screpolate a causa del freddo

<<Copriti o ti prenderai un raffreddore>> dice Mary poggiandomi sulle spalle una coperta

Continuo a guardare oltre il davanzale della finestra continuando a stringere tra le mani la mia tazza di cioccolata calda

<<Non servirà una coperta a riscaldarmi>> mormoro io <<Nulla può riscaldarmi adesso>> mi asciugo una lacrima furtiva che mi ricade sulla guancia destra

<<Paige,vorrei aiutarti ma non so come...dimmi qualsiasi cosa tu voglia e io la farò>> piagnucola lei dispiaciuta per me

<<Averti qui è già tanto. Potevi restare con Matt ma hai scelto di passare il tuo venerdì sera con una rompiscatole>> bevo un sorso di cioccolata calda

<<Matt sta bene,non ha nulla di grave tranne un occhio nero. È così che si comportano i veri amici>> sorride sinceramente <<Avevi ragione amica mia. Ti sei innamorata di lui dal primo sguardo e lo hai capito solo ora>> sospira

<<Secondo te è avventata come cosa?>> Domando asciugandomi le lacrime

<<Nulla è avventato se ti rende felice. L'amore non ha tempo,arriva quando meno te lo aspetti>>

<<Non mi ha nemmeno spiegato il motivo. Mi ha solo detto di andarmene fingendo di non averlo mai incontrato prima>> gli occhi rossi di pianto iniziano a bruciare

<<Sei innamorata di lui?>> Domanda d'un tratto <<Cosa provi quando sei con lui?>>

Sorrido involontariamente al solo pensiero <<Innamorata?>> Domando guardandola e lei annusice con un sorriso sulle labbra <<Intendi quando ogni volta che lo guardi è come il primo giorno? Intendi dire quando ogni volta che sfiori i suoi occhi o le sue mani rabbrividisci tutta? Quando ti imbarazza ogni secondo? Quando senti le farfalle nello stomaco battere le ali così forte,quando senti il cuore battere così velocemente che sembra che da un momento all'altro non riuscirai più a respirare? Quando non hai condiviso molto con lui ma il poco tempo trascorso insieme è abbastanza da farti capire che ti rende felice?>>

<<Si>> risponde piano lei

<<Allora si. Non so se sono innamorata o meno ma so solo che mi rende felice e che provo qualcosa per lui che non ho mai provato per nessuno>> sospiro <<Ma sembra non ci sia l'occasione per dirglielo>>

<<Non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi ti guarda e tace>> continua riferendosi a un famoso poeta che abbiamo studiato la settimana scorsa a scuola <<Cosa vorresti adesso?>>

<<Lui. Vorrei solo lui,vorrei solo guardare i suoi occhi tutto il tempo>> dico seria <<Sai un cosa Mary? L'altra sera,prima che scappassi via,quando lui prese quei palloncini e circondò le sue braccia intorno a me,io mi sentivo felice. Ero sicura tra le sue braccia, sentivo nell'aria il suo buon profumo,ancora adesso lo riesco a percepire>> continuo con lo sguardo basso sulla tazza di cioccolata

<<Paige,io credo che dovresti guardare avanti. Vedrai che tutto si sistemerà, basta solo aspettare>>

<<Come posso aspettare Mary? Come posso andare avanti se so che una parte di me manca? La verità è che io l'ho sempre allontanato,forse perché l'idea di innamorarmi di lui mi spaventava>> abbasso gli occhi <<Sapevo che mi sarei innamorata di lui. Aveva tutto ciò per farmi innamorare>>

Nella camera scende il silenzio poi d'un tratto la voce della mamma che ci avvisa che la cena è pronta,rimbomba su per le scale. Il vero problema non è nascondere la mia tristezza ai miei genitori, non capirebbero comunque. Il vero problema è fingere che stia bene quando in realtà non sto bene. Non sto bene per niente e solo per colpa mia. Il problema è che lui aveva qualcosa. Non so spiegarlo nemmeno io di cosa si trattasse, ma aveva qualcosa,era diverso dagli altri. Qualcosa che gli altri non avevano.

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