Capitolo 52

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Ammetto che è molto difficile capire le mille e mila personalità di Demir,ogni volta ne cambia una. Le sue parole non sono mai offensive eppure mi lasciano sempre senza una risposta appropriata, i suoi comportamenti sono così spontanei che quasi quasi li invidio.
Io non sono mai stata una ragazza impulsiva,anzi,ho cercato sempre,in ogni momento della mia vita,di pensare circa tremila volte a una cosa e finché non ne ero pienamente sicura rimanevo zitta e ferma.
Con Demir è diverso. Con lui ogni giorno è un'avventura magnifica,non penso,agisco e basta,non è mai volgare o inappropriato e se ricordo alle mie prime parole appena incontrato "Sii un gentiluomo, io sono una signorina",mi viene da ridere.
Una cosa che non cambierà? La sua sfacciataggine, quella regnerà per sempre nelle nostre vite.

<<Cosa sono questi? Stai scacciando un topo?>> mi rimprovera insultando i miei pugni sul sacco da box

Abbasso gli occhi sul suo abbigliamento. I boxer lunghi e la canotta bianca non fanno altro che risaltare il suo fisico allenato. Non può passare inosservato se è vestito così ed io faccio fatica a non staccargli gli occhi di dosso.

<<Scusami tanto Demir, ma sono stanca e non ho voglia di allenarmi>> piagnucolo poggiando la mia testa sul sacco

<<Io credo in te>> dice piano

<<Sono contenta che mi credi>>

<<No Paige,ma che hai capito? Io credo che tu abbia l'energia per allenarti>>

Alzo gli occhi verso di lui e lo guardo tra le ciglia
<<Davvero? Ho passato tutta questa settimana senza chiudere occhio e questo solo per te>> dico decisa guardandolo negli occhi <<Non hai fatto altro che farmi stare male in questa settimana>> mormoro dispiaciuta abbassando la testa

<<Sul serio?>>

<<Certo>> borbotto <<Sono stanca Demir>> sbuffo

<<Vediamo che posso fare>> mormora alzandomi la testa con l'indice sotto il mio mento. Si abbassa leggermente bloccandomi la faccia tra le sue mani e mi stampa un bacio sulle labbra <<Va meglio?>> Domanda sorridendo

<<Insomma...>> rispondo sorridendo mentre inclino la testa

Ritorna ad abbassarsi e mi stampa un altro bacio sulle labbra.

<<Amore mio,ti farà bene svagarti un po'>> dice una volta allontanatosi

Amore mio? Come suona bene questa parola se pronunciata da lui. Sto sognando o è tutto vero? Tiratemi un pizzico,anzi no. Non voglio svegliarmi.

<<Amore mio? Mi hai chiamata amore mio?>> lo guardo di lato

<<Certo,perché?>> alza le spalle tornando dietro al sacco da box

<<Mi piace,ripetilo>> mi avvicino a lui

<<Amore mio>> continua soddisfatto baciandomi sul naso

<<Come vuoi>> ritorno in posizione iniziale e incomincio a tirare dei pugni al sacco

<<Pensa a me...>> dice con tono aggressivo mantenendo il sacco da dietro

<<Ma come posso mettere forza pensando a te se ti amo?>> chiedo continuando a colpire

<<Hai ragione>> si corregge <<Allora pensa a Leila e Scoot,pensa al male che ti hanno fatto. Tira fuori tutta la tua rabbia>> mi incita e per qualche assurda ragione riesce nel suo intento tanto che i colpi sul sacco di box si fanno più forti e duri.

Dopo pochi minuti sono stremata. Mi accascio sul pavimento e chiudo gli occhi. Un'ombra mi copre dalla luce dei lumini appesi alle pareti. Strizzo gli occhi per poi riaprirli

<<Demir,ti prego,mezz'ora di box basta>> piagnucolo

<<Sei stanca?>>

<<Si>> rispondo chiudendo gli occhi <<Non dovresti torturare la tua ragazza,lo sai? È un buon motivo per rompere. "La stressava già dal primo giorno di fidanzamento">> spalanco gli occhi <<Sarà il titolo di tutti i giornali>>

<<Io non ti sto torturando ne tanto meno stressando. Voglio solo farti ritornare in forma,ma come posso riuscirci se fai così?>>

<<Io sono già in forma,i miei muscoli sono solo addormentati>> lo guardo seria

<<Certo...>> ridacchia

<<Lo sappiamo tutti che sei in forma Demir,non fare spettacolo>>
Mi siedo accanto a lui e allungo la mia mano verso la sua

Si passa la mano nei capelli e si solleva tenendomi le mani. Le afferro e mi aiuta con la forza a sollevarmi. Non si stanca mai lui?

<<Per oggi può bastare,ti riporto a casa>> dice stringendomi la mano e insieme ci avviamo verso l'uscita.

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