Capitolo 84

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Demir

Sento una voce lontana provenire dal soggiorno. Chiudo il vetro della doccia infilandomi in fretta un pantalone morbido grigio e una maglietta nera. Scendo le scale in fretta guardandomi intorno per cercare di capire da dove provenga questa voce. Poi la vedo. Paige è seduta sulle sue gambe,con le spalle contro il finestrone,mentre si guarda e riguarda le mani. Alzo lo sguardo verso il cielo,ci saranno 0 gradi e lei è lì fuori a congelarsi. Mi avvicino lentamente alla finestra cercando di capire cosa sta dicendo.

<<Le mie mani>> inizia facendo una mezza risata <<Sono così pallide e gelide. Guarda Demir,non riesco a muovere nemmeno un dito. Eppure quando tu eri con me,anche se c'era il gelo,le tue mani erano sempre calde e riuscivano a riscaldare ogni parte di me. Non capirò mai come facevi>>

Sorrido involontariamente poggiando le mie mani sullo vetro,mi abbasso piano sulle ginocchia restando fermo dietro di lei. Anche se distante la sua voce sembra così vicina a me,forse è lontano dalla mente ma non dal cuore. La sua voce è scolpita nel mio cuore.

<<Dicevamo che noi non eravamo come le altre coppie. Paige e Demir,ricordi? Eravamo diversi,inseparabili, come quel filo rosso che mi hai legato al dito quella sera in cui sei entrato di nascosost nella mia camera. Non te l'ho mai detto ma è stato il momento più bello della mia vita. Be' ogni momento vissuto con te è inspiegabilmente bello,ogni singolo momento è scolpito nel mio cuore. Indelebile>> continua <<Vorrei solo che tu sentissi ciò che sto dicendo perché la tua assenza da giorni mi sta distruggendo>> si alza lentamente continuando a mantenere lo sguardo fisso davanti a lei.

Seguo i suoi movimenti poggiando la mano sulla maniglia,pronto ad aprire la finestra per stringerla tra le mie braccia

<<Hai ragione,sono una stupida bambina capricciosa e tutto questo mi sta facendo male,male da morire senza te ma...va bene così>> continua tra le lacrime <<Continua a fingere che io non esista,spero solo che capirai quanto io ti amo>> si allontana nel giardino correndo tra le siepi.

La osservo silenziosamente correre via,allontanarsi sempre più. Abbasso lo sguardo sulla maniglia lasciando piano cadere la mano lungo il corpo.
Non avevo mai amato nessuno così tanto. Ero pazzo di quella ragazza. Pazzo dei suoi capelli,dei suoi occhi,della sua bocca,del suo corpo. L'amore mi stava divorando ma non mi importava soffrire. Volevo solo lei. Volevo possederla. Mi bastava questo per essere felice

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