Capitolo 102

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Ho bisogno di stendermi per un po' di tempo. Sono esausta di tutto questo pensare. Mi infilo sotto le coperte cercando di dormire quando sento il campanello suonare.

<<Mamma>> urlo <<Papà,puoi andare ad aprire?>> ripeto

Non ricevendo risposta e sentendo il campanello continuare a suonare non mi resta altro da fare se non scendere ad aprire.

<<Un attimo>> dico dietro la porta controllando dallo spioncino. C'è un uomo alto e anziano dietro la porta,sembra molto stanco. Apro la porta agitata <<Signore, non si sente bene?>> Domando

<<Cosa? No,nono. Questi sono per lei>> risponde porgendomi dei fiori

<<Per me?>> abbasso lo sguardo raccogliendoli. Sono delle bellissime rose rosse alternate a lavanda.
<<Come fa a sapere che sono i miei fiori preferiti?>>

<<Non lo sapevo. Mi hanno incaricato di porrargliele. Arrivederci>> si gira scendendo le scale in fretta

<<Aspetti ma chi le manda?>> chiedo tra le scale

Rientro in casa ossrvandole meglio. Ritorno in camera mia alla ricerca di un vaso per poterle mettere dentro. Sulla scrivania trovo un vaso in vetro,le infilo dentro aggiustando i petali delle rose. Tra il fascio trovo un biglietto.

<<Un biglietto...>> mormoro sorridendo <<Chi lo avrà mandato?>>
Ridacchio dalla gioia
"Perché nessuno possa dimenticare che non si è mai abbastanza lontani per dimenticarsi,mai"

Aggrotto la fronte rileggendo più volte queste poche righe che ancora non riesco a comprendere del tutto.

<<Ma chi lo ha inviato?>> sbuffo girando il biglietto. Dietro,in basso a destra c'è scritto "sono qui con te,a pochi millimetri dal tuo cuore"

Mi giro lentamente trattenendo tra le mani il biglietto. Sul mio letto c'è seduto Demir. Deglutisco silenziosamente indietreggiando appena.

<<Ti piacciono le rose?>> Domanda alzandosi piano

<<Si,sono molto belle>> rispondo <<Grazie per il pensiero>> lascio il bigliettino sulla scrivania dietro di me <<Mi hanno detto che sei molto romantico e che mi riempivi di sorprese>> sorrido guardando i fiori

<<E tu?>>

<<Io cosa?>> ripeto

<<Ci hai creduto?>>

<<Si,insomma...non dovevo?>>

<<Quindi tu sei convinta del fatto che io ti ami molto,Paige?>> sorride sinceramente e noto come i suoi occhi diventano lucidi

<<Ci credo. Insomma,non ricordo nulla di te ma la memoria tornerà a breve e finalmente potrò ricordare ogni cosa. Almeno lo spero>>

<<Si,sarà cosi>> sussurra annuendo

<<Ad ogni modo. Demir,non puoi restare qui. Se mio padre ti vede sarebbe la fine>> continuo agitata sedendomi sul letto

<<Non è un problema>> risponde sorridendo seguendomi sul letto <<Sai,una sera tua madre ti mise in punizione. Non potevi vedermi ed io entrai di nascosto dalla finestra e rimasi con te per tutta la notte>>

<<Dalla finestra? E se cadevi?>> lo rimprovero

<<Mi rimproverasti di questo anche quella sera>> ride

<<E poi cosa successe?>> Domando alzando le spalle

<<Successe che ci sedermi come ora,e parlammo tanto. Io legai ai nostri mignoli un filo rosso perché il destino ci ha fatti incontrare e ci addormentammo così,insieme e felici>>

<<Ero felice?>> Domando sorridendo ampiamente

<<Certo,eccome se lo eri>> risponde <<Non potrò mai dimenticare il tuo sorriso quando eri con me>>

<<Se dici di amarmi,se dici che io ero innamorata di te,che noi eravamo fidanzati e che con te ero felice,perché mi sono dimenticata di te? Spiegamelo>> mormoro

<<Non lo so. Ehm...forse è successo perché la sera dell'incidente eravamo insieme e forse mi hai dimenticato per questo>>

L'incidente? Certo. Me lo avevano accennato prima gli altri ragazzi.

<<Ricordo l'incidente>> dico toccandomi il cerotto sulla fronte <<Perché abbiamo fatto un'incidente? Eri arrabbiato con me?>>

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