Capitolo 44

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Il ritorno a New York è stato teso e imbarazzante. Con Demir non ho scambiato nemmeno una parola,non mi ha nemmeno guardata o sorriso. Di solito basta uno sguardo per rimediare, ma questa volta sento di averlo ferito davvero molto e non so come rimediare. Hanno ragione quando dicono che spesso si ama così tanto una persona da ferirla, io mi sono innamorata di lui senza accorgemene,e senza volerlo, l'ho ferito. Quando ho provato ad avvicinarmi si è allontanato sempre,sembrava non volesse nemmeno sfiorarmi.

<<Allora grazie signor Patrick>> lo saluto una volta arrivati davanti alla porta di casa sua

Giro la testa verso la strada puntando lo sguardo su casa mia,alla fine della strada. Giro gli occhi verso Demir,mi sta guardando,i suoi occhi lasciano filtrare una serie di emozioni.

<<Di nulla Paige, è stato un piacere>> risponde lui entrando in casa <<Saluta la tua gentile mamma e il tuo papà>>

Sorrido annuendo alzando la mano imbarazzata per salutarlo. Demir si gira piano e sembra essere pronto a entrare in casa

<<Demir>> alzo la voce bloccando. Si gira piano verso di me
<<Mi dispiace...>>

<<Non scusarti Paige,non ce n'è bisogno>> si avvicina a me <<Ti ricordi il nostro primo incontro,lì al taxi?>> Domanda serio guardandomi tra le ciglia

Annuisco socchiudendo gli occhi e in un attimo mi sembra di ripercorre tutte le emozioni di quel momento.

<<Bene,dimenticalo>>

Apro gli occhi che subito mi si riempiono di lacrime e la sua immagine diventa sfocata

<<Ma...>> inzio sorridendo

<<Non c'è nessun "ma" Paige>> mi riprende seriamente facendo scomparire il sorriso dalle mie labbra <<Ascolta, non mi cercare più, non importa se a scuola o a casa o con gli amici, noi dovremo fingere di non esserci mai incontrati. Voglio che tu mi dimentichi per sempre perché da parte mia ci sarà lo stesso. Troverai una persona speciale che ti renderà veramente felice>> Noto come i suoi occhi si riempiono di lacrime e serra la mascella. Rientra in casa chiudendomi la porta in faccia.

Sento un nodo nel mio stomaco stringersi così tanto da farmi riuscire a malapena a respirare,gli occhi mi bruciano immensamente e sento la mia vita cadere pezzo dopo pezzo,il cuore creparsi sempre più, ormai debole per potersi difendere non sa più come riuscire a battere. Ma la verità è una. Se non si ha accanto la persona che si ama,il cuore non potrà mai battere e sorridere nello stesso momento perché solo una persona sarà in grado di riuscire a farlo vivere.

<<La mia persona sei tu>> sussurro guardando la porta in legno e con il dorso della mano asciugo le lacrime che magicamente cadono sulle mie guance

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