Capitolo 132

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<<Ieri avrei dovuto terminare tutta la mia tesi di maturità>> sbotto sorridendo tra le sue braccia giocando con i bracciali in cuoio scuro al suo polso

<<E allora?>> Domanda alzando le spalle

<<Non ci sono riuscita. Anche tu avresti dovuto finirla>> dico girandomi per guardarlo <<Allora,ripetimi i tuoi progetti per il futuro>> dico ambiguamente cercando di ricordargli le sue parole precedenti

<<Avrò un buon lavoro, che mi garantirà un buon sostegno economico. Avrò due splendidi bambini,un maschio ed una femmina,e una grande e bellissima casa dove poter stare tutti insieme>> dice con tono fantastico,immerso nella sua fantasia

<<Bene. Ma in tutto questo...io...dove sono?>> lo guardo con aria rimproveratoria

<<Aspetta,lasciami finire>> mi risponde giocando con le dita intrecciate nelle mie <<Poi ci sarai tu. Sarai incantevole come sempre,non cambierai molto,resterai sempre bellissima. Ci prenderemo cura dei nostri figli>> continua <<Ti darò un bacio ogni notte,finché non ti porterò all'altare. Tu ci vuoi essere nel mio futuro?>>

Sorrido ampiamente e sento il cuore martellarmi nel petto a causa dell'emozione. Gli occhi mi si riempiono di lacrime e le mani mi tremano

<<Ci sarò>> mi fiondo sul suo petto scomparendo tra le sue braccia
<<E tu nel mio?>> Domando alzando la testa per guardarlo

Mi guarda in silenzio abbassando lo sguardo. Si pizzica lo spazio tra il naso e la fronte e respira intensamente. Ammetto che il suo silenzio mi provoca i brividi,la sua serietà è così evidente.

<<Paige...>> dice piano

<<Si?>>

<<Devo dirti una cosa>>

Sposto lo sguardo al mio fianco. Sono le 7:40,siamo in ritardo per la scuola.

<<Demir,faremo tardi a lezione>> urlo alzandomi velocemente trattenendo tra le mani il lenzuolo

<<Perché?>> Domanda <<Conosco il tuo corpo>> sorride imbarazzato

<<Demir. Copriti subito gli occhi>>

Sbuffa coprendosi il volto con le mani mentre io cerco frettolosamente qualcosa da indossare. Afferro le prime robe pulite che ho davanti ai miei occhi e mi cambio subito.

<<Ecco fatto>> dico ad tavole pettinandomi i capelli <<Demir, puoi dirmi quella cosa dopo?>>

<<Certo>> risponde piano ma la sua espressione è strana,non sembra essere tranquillo.

***

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