Capitolo 110

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Suono il campanello di casa di Liam. Il freddo mi penetra nelle ossa e dalla mia bocca fuoriesce una piccola nuvoletta di fumo. Mi chiudo in me strofinandomi le mani sulle braccia. Quando la porta si apre Liam è sulla soglia della porta e mi invita subito ad entrare.

<<Buonasera signor Walter>> saluto il padre seduto sul divano

<<Ciao Paige...>> mi saluta felicemente <<Vado in camera a coricarmi. Buonanotte>>

Sorrido in ricambio girandomi verso Liam. Alzo un sopracciglio restando ferma davanti a lui

<<Hai pianto?>> Domanda accarezzandomi la guancia

Abbasso lo sguardo sulla sua mano e mi tiro leggermente indietro.

<<Liam,non voglio che mi accarezzi>> dico seria <<Dimmi perché mi hai fatta venire fin qui e lasciami tornare a casa>>

<<È stato Demir?>> Domanda

<<Non è importante>> rispondo <<Allora?>> alzo le spalle impaziente

<<Vieni con me>> mi trascina dietro di lui verso la sala da pranzo. Sul tavolo c'è una grande scatola rossa con i pois bianchi.

<<È per me?>> Domando avvicinandomi alla scatola

<<Certo>> risponde <<Apri>>

Slego il fiocco annodato sopra al coperchio e apro il tulle dentro. Nascosti ci sono due biglietti. Li stringo tra le mani leggendo ciò che c'è scritto sopra

<<Partenza per Los Angeles>> leggo in silenzio. Giro la testa verso di lui e lo guardo sorpresa <<Scherzi?>>

<<Assolutamente no. Tra pochi giorni andrò via,tornerò nella mia amata Los Angeles e che c'è di male nel condividerla con la persona che si ama?>> sorride ampiamente

Che si ama? Ma di che sta parlando.

<<Mi sembra strano>> mormoro tornando a guardare i biglietti

<<Paige,non vuoi venire con me?>>

<<No>> rispondo <<Cioè,mi cogli impreparata,non so cosa rispondere. Ma...Liam,io non sono innamorata di te>>

<<No>> sussurra avvicinandosi velocemente <<Tu sei innamorata di me è solo che sei molto confusa>>

<<Si,sono confusa ma non sono un ingenua. Non mi infilerò nel primo aereo che passa per seguirti>> lo sorpasso allontanandomi da lui <<Non posso lasciare tutti qui così...io miei genitori,i miei amici,la scuola...Demir>>

<<Demir?>> ride <<Credi che Demir ti ami? Guarda,non fa altro che farti piangere>> Urla

Improvvisamente nuora un'altra scena,un ricordo. Demir,il mio compleanno,urla,pianti, abbraccio,strada buia e isolata. "Ingenua,ingenua,ingenua". Continua a ripetersi nella mia mente.

<<Cosa ti rimane qui? Non ricordi nulla,non ti resta più niente qui. Demir non c'è più per te,Vattene una ragione Paige e se vuoi vivere davvero...afferra la mia mano>> allunga la mano verso di me.

Abbasso lo sguardo sulla sua mano aperta e tremante verso di me. Sospiro a fondo cercando di non scoppiare ad urlare davanti a lui,vorrei teletrasportarmi immediatamente. Faccio un passo verso di lui tenendogli appena la mano,anche se incerta. Sulle sue labbra compare un sorriso dolce fin quando non sentiamo un rumore acuto provenire dal soggiorno

La Memoria Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora