Capitolo 89

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"Non alzarti. Non vuoi passare questa giornata con questo umore. Il tuo compleanno lo odi da sempre, non passarlo così anche quest'anno"

Apro gli occhi di soprassalto saltando sul letto. Mi tocco la fronte, mi sento molto stordita, non riesco a guardare fuori dalla finestra senza che un lampo allucinante mi oltrepassi le tempie.

Abbasso lo sguardo sullo spazio di letto accanto a me. È vuoto,Demir non ha dormito qui.

Scalcio via le coperte di mala voglia scendendo dal letto. Raggiungo il salone,sul divano c'è lui mentre dorme coperto da un lenzuolo bianco.

<<Non ha dormito con me>> mormoro sorpresa

Non sa che oggi è il mio compleanno, non sa che lui è più o meno l'unica cosa che mi fa desiderare di alzarmi al mattino. Soprattutto in questa giornata, se sono sveglia è solo per lui. Ma lui non lo sa.

Inizo a frugrare in ogni stanza. Conoscendolo ci sarà qualche sorpresa per me,lui è pieno di sorprese. Corro giù per le scale frugrando in ogni stanza alla ricerca della mia sorpresa.

Apro ante degli armadi, mobiletti, controllo sotto i cuscini dei divani,delle sedie,sotto i banconi da cucina. Ovunque,ma niente,si è proprio dimenticato di me.

<<Cosa cerchi?>> sento dietro di me

Sobbalzo spaventata

<<Fette biscottate>> mento agitata

<<Sono qui>> si avvicina ad un mobiletto fuoriuscendo il pacco delle fette biscottate <<Ecco qui>> me lo cede

<<Grazie>> fingo un sorriso afferrandole <<Credevo mi avessi lasciata dormire sul divano>>

<<Io ti avevo detto di dormire nel mio letto. Ma tu,come sempre, sei la solita signorina viziata e testarda che non ascolta mai ciò che dico>> risponde continuando a spalmare su una fetta di pane un po' di nutella

Abbasso la testa delusa dalle sue parole. "Viziata e testarda".

<<Non avrei mai immaginato che tu mi ritenessi una bambina capricciosa e viziata,e che tu me lo dicessi proprio oggi. Sarò anche bambina,ma so amare più di chiunque altro>> dico uscendo dalla cucina

<<Paige>> mi insegue fino a bloccarmi dal braccio

<<Cosa c'è? Ho sbagliato tutto lo so. So che ti ho fatto male e che ho sbagliato ogni singola cosa,ma non c'è bisogno che tu me lo ripeta incessantemente>> alzo la voce liberandomi dalla singola presa <<Di me a te non è mai importato nulla>>

<<Come ci si sente a vivere con la paura di perdere qualcuno?>> Urla

<<Non lo so...forse un po' come ci si sente a non essere mai stati innamorati>> urlo a mia volta <<Devo andare>> raccolgo le mie cose sbattendo la porta

<<Paige>> mi rincorre per le scale <<Rimani, dobbiamo andare in un posto>>

<<Ah si? E dove?>> lo guardo ancora con tono e aria furiosa

<<Leila e Mary ti stanno aspettando a casa tua. Ti riaccompagno>>

<<Certo, peccato che Mary e Leila siano le uniche persone che mi sono accanto. Proprio oggi>> sospiro dispiaciuta e lui se ne accorge

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