Capitolo 143

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Siamo arrivati in campeggio da un po' di tempo,tutti gli altri sembrano aver finito già di montare le loro tende,al mio contrario, che non riesco a mettere nemmeno un paletto nel terreno,sono troppo occupata a guardare Demir e quella ragazza che non smette di fissarmi con un sorriso sghembo. Vorrei andare vicino e urlare che deve stare lontano da Demir.

<<Andiamo a prendere della legna>> dice Scoot ad alta voce

<<Vi accompagno>> continua Demir

Mi sorpassa,non ha mai rivolto lo sguardo verso di me. Nasconde qualcosa, ne sono certa.

<<Demir,aiuta la tua amica...mi sembra impacciata. Ci vado io con gli altri>> interviene Sarah toccandogli la guancia

La guardo con tutto l'odio possibile che il mio cuore possa trasmettere.
Demir alza lo sguardo su Sarah e le sorride. Lei,cerca di baciarlo sulla bocca ma lui si sposta in fretta.

Dopo poco tempo restiamo soli,tra gli alberi e il ruscello un po' più infondo.
Mi abbasso sulla tenda cercando di non guardarlo, ma è più forte di me.
Devo parlare io per prima,finge di essere intento nel montare la tenda per non parlarmi.

<<Puoi andare, me la cavo da sola>> borbotto

Sospira roteando gli occhi
<<Non preoccuparti>> dice

Mi mordo il labbro
<<Dove l'hai conosciuta?>> sbotto strofinandomi le mani

Sì alza lentamente e finalmente incontra i miei occhi. Resta prima in silenzio poi mormora qualcosa
<<È una vecchia amica>>

<<Sei innamorato di lei?>> Domando avvicinandomi a lui

<<Perché ti interessa? Mi sembra di ricordare che non volessi più saperne niente di me>> dice serio guardandomi

<<Per quanto ci provi,mi risulta impossibile>> alzo la voce

<<Dovevi pensarci prima. Ogni volta mi attacchi senza lasciarmi spiegare,scappi via,fuggi da me,sono l'unico che ti abbia amato più di chiunque altro in questo mondo>> alza la voce a sua volta

Chiudo gli occhi alle sue parole,spaventata dal suo tono così alto di voce

<<Io...io sono innamorato di Sarah,è finita>> alza l'indice verso di me <<Finiamo di montare la tenda>>

Si allontana silenziosamente alla ricerca di un paio di pietre. Lo guardo in silenzio e sento le lacrime percorrermi le guance. Me le asciugo in fretta per evitare di farmi scoprire.
Indietreggio piano allontanandomi dalla tenda. Voglio restare sola e pensare.
Mi siedo sulla riva del ruscello,in silenzio riesco a tranquillizzare i miei sentimenti e il rumore rilassante degli alberi abbinato al profumo inebriante degli alberi da frutto,mi rendono più serena. Stringo le ginocchia tra le braccia affondando la testa in mezzo.

<<È dura vero?>> sento dietro di me

Mi giro in tempo per vedere che Sarah si sta sedendo al mio fianco

<<Cosa?>> domando rendendo la voce più limpida, imitando una tosse improvvisa

<<Essere vicino a Demir e non poterlo più toccare. Non ti vuole più ascoltare>> dice in tono sarcastico

Sento i nervi invadermi il corpo. Cerca di stare calma Paige.

<<Ascolta...>>

<<No ascolta tu. Demir è mio ormai,tu hai avuto la tua possibilità,ma non lo hai saputo tenere. Ora smettila di ronzargli intorno, non voglio più vederti con lui>>

<<Sei stata tu a dirgli di restare con me>> sbotto alzandomi in fretta e lei mi segue <<Non sei tu che deve dirmi quando stare con lui o quando toccarlo. Ti ricordo che per lui,tu non sei niente>>

<<Ne sei sicura?>> domanda

<<Certo>> rispondo <<Demir mi ama ancora,non si dimenticherebbe mai di me così in fretta>>

<<Davvero? Allora la serata di ieri sera sarà meglio non raccontartela. Evito i dettagli forse è meglio...>> ridacchia

Di che serata parla? È impossibile che Demir...
Sento un nodo stringermi lo stomaco e le lacrime mi ricoprono gli occhi

<<Già. È successo>> continua alzando le spalle

<<Non...non è vero. Conosco Demir, non mi farebbe mai una cosa del genere>>

<<Tu stupisci davvero? Ricordi il passato di Demir? Non puoi immaginarlo. Tu sei solo un'altra della collezione>>

<<Smettila>> urlo spingendola via e correndo il più lontano possibile

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