Capitolo 125

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Giro appena la testa poggiandola sulla sua spalla e accenno un sorriso,anche se avverto che capisce le mie paure. Non mi mette pressione però. Accidenti,è così buono e paziente con me. Ed ora che cosa faccio?

<<Io propongo qualcosa di meglio di un film>> sussurra nel mio orecchio strofinando le labbra sul mio collo.

Sento i brividi crearsi sempre più e lui se ne accorge,tant'è che sorride e fa passare più volte l'indice sulla pelle del mio collo. Si diverte a torturarmi.

Non prendiamoci in giro. Qui sono io che mi torturo da sola,altrimenti mi sarei già allontanata da lui. Il problema è che questa volta sento qualcosa in me che mi consiglia di non scappare,che andrà tutto bene,che lui è quello giusto. I sentimenti vincono la ragione,e come posso non ascoltarli?

Le sue mani stringono le mie braccia ed inizia a stamparmi una serie di baci lungo la spalla facendomi girare piano verso di lui

Incrocio il mio sguardo con il suo in silenzio,facendo attenzione a non muovere un muscolo del mio corpo per non rovinare il momento.

<<Demir...>> sussurro chiudendo gli occhi con respiro affannoso

<<Paige...non devi se non vuoi>> mormora abbassando la testa

Socchiudo gli occhi respirando a fondo

<<Un...puoi aspettare un secondo solo? Avrei bisogno di prepararmi...psicologicamente>> Domando piano alzando l'indice

Annuisce piano lasciandomi andare.
In realtà non ho capito una parola di ciò che ho detto. Non capisco più niente e sembra che le parole siano spuntate fuori dal nulla.
Corro in bagno afferrando al volo il cellulare. Mi chiudo a chiave facendo attenzione a non far sentire la chiamata da Demir. Porto l'orecchio al cellulare aspettando che Mary e Leila rispondano. Facciamo una di quelle chiamate a tre,che ci piacciono tanto.

<<Pronto?>> dicono insieme

<<Il momento è arrivato>> mi lascio cadere sul pavimento <<Demir. Credo che...>>

<<Sul serio?>> Domanda Mary impaziente

<<Si>> piagnucolo

<<Come ti senti? Sei pronta? Perché hai la voce agitata?>> continua Leila

<<Non lo so. Però non sento nulla che mi dice di non farlo. Questa sento che sarà la volta giusta. È solo che sto morendo di paura. Mi stringe in un modo così tale da farmi pensare di volermi sua in due secondi>>

<<Ha molta esperienza...>> continua Mary

<<La smetti di ricordarmelo?>> la rimprovero

<<Ma Paige...lo hai lasciato solo?>> farguglia Leila <<Torna da lui. Parleremo domani,adesso è il vostro momento. Non rovinarlo con questa telefonata>> ridacchia

<<Paige,non andare in panico. Lasciati guidare da lui, respira a fondo e vai solo se sei sicura. Sul serio amica mia>> continua Mary

<<Va bene ragazze. Avevo bisogno di sfogarmi per cinque minuti>> dico piano respirando

<<A domani. Buon divertimento>> sghignazzano riattaccando

Mi guardo allo specchio. Il mio aspetto è orribile. Il mio volto è così stanco che faccio paura a me stessa e al mio riflesso nello specchio. Come può Demir guardarmi e dire in continuazione che sono bella? Mi tiro i capelli indietro mentre tampono con un dischetto imbevuto di acqua il trucco sbavato sotto gli occhi,che fortunatamente và via velocemente. Afferro un boccetta di profumo e spruzzo due piccoli spruzzi vicino al collo.

<<Paige...stai bene?>> sento Demir bussare dietro la porta <<Sei chiusa lì dentro da un po'>>

<<Si>> mi affretto a rispondere <<Sto benissimo>>

Mi rigiro su me stessa abbassandomi la camicia da notte,corta fino alle cosce, di colore rosa. Questa camicia da notte me la regalò mamma per il mio sedicesimo compleanno,mi meraviglio di entrarci ancora. Mamma...chissà cosa avrebbe pensato. Sicuramente mi sarei confidata con lei. Noi ci dicevamo sempre tutto e adesso mi sembrerà strano restare in silenzio. In realtà non so nemmeno se questa notizia le avrebbe fatto piacere, come tutte le altre mamme del resto, non ne sono sicura. Però noi eravamo migliori amiche quindi...

Mi avvicino alla maniglia abbassandola piano e trovo Demir vicino al cassettone ai piedi del letto, le braccia a sostenersi dietro la schiena e le clavicole accentuate dalla postura leggermente ricurva. I capelli neri sono più scombinati del previsto. Cammino in avanti sotto i suoi occhi che si muovono su e giù su di me,osservando ogni centimetro della mia pelle e sulle sue labbra compare un sorriso felice e sincero. Sin da qui riesco a sentire il profumo che la sua pelle emana,è di questo che mi sono innamorata. E credo che non ci sarà giorno,d'ora in poi,in cui dimenticherò il suo odore.

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