Capitolo 76

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Guardare la persona che ami che si preoccupa per te credo che sia una delle cose più belle che possa succedere nella vita di una persona. Non c'è nulla di più bello che vedere il proprio fidanzato che si preoccupa per te,che ti dimostra ogni giorno di tenerci davvero.

<<Ecco qui>> dice Demir sorridendomi mentre si siede al mio fianco,sul divano,con una ciotola di popcorn

<<Credevo che mi avresti portata a casa mia>> dico di lato mentre sgranocchio un popcorn

<<Questa è casa tua>> risponde guardandomi <<Anzi,la nostra casa>> mormora cingendo il suo braccio intorno al mio collo.

<<Non adularmi. Sono arrabbiata con te Demir>>

Mando la testa indietro poggiandola sulla sua spalla,vicino al suo collo. A questa distanza il profumo che la sua pelle emana è irresistibile,il suo profumo lo ricordo come se fosse il primo giorno. È lo stesso profumo che avrei voluto odorare per ore ed ore

<<Cosa ho fatto?>> dice con la bocca sulla mia fronte

<<Mi avevi promesso di non intrometterti tra me e Liam ed il nostro progetto>>

<<Volevo solo aiutarti>> dice

<<Va bene,ti perdono>> mimo un'espressione consenziente
<<Essere qui tra le tue braccia...>> sussurro dandogli una bacio sulla guancia

<<Ti piace?>> mormora lui accarezzandomi il collo

<<Molto>> sospiro chiudendo gli occhi

<<Le mie braccia sono l'unico posto dove saresti al sicuro. Sono state create apposta per te>> continua <<Paige? Non addormentarti,è arrivato il momento di cambiare la fascia>>

<<Va bene>> mi sollevo sui gomiti trascinandomi sul divano per sedermi meglio

Lo osservo mentre si allontana per poi ritornare con la valigetta dell'infermiera con dentro i medicinali. Si siede al mio fianco e afferra tra le mani una fascia bianca che subito inizia a slegare.

Prima mi fascia il polso con delicatezza poi mi ordina di porgergli la gamba sinistra

<<Fa piano>> dice

Poso la mia gamba sulle sue mentre piano mi alza il jeans e mi sfila delicatamente la calza. Accarezza piano la mia caviglia guardandomi sorridente

<<Demir...>> inzio sorridendo imbarazzata. Gira la testa aspettando che io continui la frase <<Quando mia mamma si è incontrata con una sua amica abbiamo parlato di te>>

La sua espressione diventa curiosa
<<Ah si? Che cosa avete detto?>> Domanda sorridendo mentre continua ad accarezzarmi la caviglia

<<Vuoi sapere che cosa...>> lo guardo in silenzio <<No,lascia stare,non importa>> sorrido alzando le spalle

Sorride intimidito e poi ritorna con lo sguardo sulla gamba
<<Ti fa ancora male?>>

<<Un po'>> rispondo

<<Io conosco un'altra cura infallibile, ma non so se tu vuoi che te la mostri. Devi solo fidarti>>

<<Non ho scelta>> ridacchio

Sì abbassa piano sulla mia caviglia fino a stamparmi un bacino all'altezza della frattura. Socchiudo gli occhi al suo tocco così impercettibile e delicato su di me e una scarica di brividi mi ricopre il corpo.

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