Capitolo 28

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La grande mela viene spesso definita "la città che non dorme mai". Non a caso New York di notte diventa una città dove è davvero semplice potersi divertire, al calare del sole la città cambia pelle e diventa una grande metropoli ricca di energia, stimoli, luci e colori, musica, feste, club e locali, teatri, spettacoli e molto altro in tutta Manhattan. Ricordo quando i miei genitori si trasferirono qui dalla California,ero ancora molto piccola ma mi bastava abbandonare i miei cari nonni per rimpiangere quella bellissima città. Appena arrivata qui conobbi Scoot e Leila,furono i miei migliori amici e desideravo che sarebbe stato sempre così, ma spesso la vita non va come tu desideri,non è una fabbrica di desideri.

Raggiungo il porto e mi nascondo tra i pali in legno che fronteggiano sui lati, devo scoprire che sta facendo Demir. Secondo le indicazioni che Mary è riuscita a ottenere costringendo Matt a parlare,Demir dovrebbe essere qui verso l'ora del tramonto. È solo,mentre prepara l'occorrente per partire. Tiro un lungo respiro prendendo coraggio e mi avvicino a piccoli passi incrociando le mani all'altezza dello stomaco. Quando gli sono abbastanza vicino resto ferma per un po' di tempo alle sue spalle prima che si accorga della mia presenza. Quando si volta e si accorge di me lascia cadere le corda che ha stretta tra le mani e mi guarda in ogni singolo centimetro della mia faccia

<<Ciao>> mormoro

<<Ciao>> risponde serrando la mascella

<<Ho saputo da Matt che oggi parti per un viaggio di lavoro insieme a tuo padre>>

<<Si,è vero. Siccome tuo padre resta a occuparsi dell'azienda qui a New York io aiuto mio padre in California>> risponde freddo continuando a sciogliere una corda marrone

California? Così lontano?
Alzo un piede e varco il gradino entrando finalmente nella barca. Cammino verso di lui ignorando lo scricchiolio del pavimento in legno. L'interno della barca,almeno da quanto riesco a vedere dalle pareti vetrate,sembra essere molto spazioso.

<<Demir...ho fatto qualcosa di male? Noi non siamo amici?>> Domando sorridendogli

Dalla sua bocca esce una mezza risata sarcastica e poi si allontana sul retro della barca,lo seguo a passo alto

<<Non potrò mai esserti amico Paige,perché non lo capisci?>> alza la voce dandomi le spalle

Le sue spalle larghe coprono parte del tramonto che riflette su di noi

<<Perché no?>> ripeto ostinata <<È per questo motivo che mi hai detto quelle cose in ospedale?>> Domando ad alta voce puntandomi l'indice sul petto <<Perché lo hai fatto?>> le lacrime mi rigano le guance e anche se ho sempre odiato l'idea di farmi vedere piangente davanti a qualcuno,con Demir non mi interessa,anche se dovrebbe.

<<Per proteggerti>> risponde

Si gira lentamente e rimane fermo su se stesso mettendo le mani nelle tasche. Quando si accorge delle lacrime che mi rigano il volto si raddrizza e la sua espressione cambia radicalmente da dura a colpevole.

<<Non saresti felice con me>> continua lui

<<Non mi importa>> sussurro avvicinandomi a lui

<<Dovrebbe invece>>

<<Si,ma adesso sono qui>> mormoro guardandolo negli occhi <<Sono qui>>
<<Hai detto che non hai paura di me...>>

<<È così>> ripeto deglutendo

<<Io invece ho paura>> sussurra bloccandomi contro la ringhiera della barca <<Ho paura perché ti desidero così tanto che non so per quanto potrei restare fermo. La tua faccia,il tuo odore,i tuoi capelli, la tua bocca. Tutto mi fa impazzire di te>>

Abbasso la testa senza rispondere,poi alzo lo sguardo verso di lui ma continuo a non parlare.

<<Be' io mi fido di te>>

<<Che grande errore>> sorride

<<Forse questa è l'unica cosa giusta che abbia mai fatto>>

<<Tu non sai per quanto tempo io ti abbia aspettata>> mormora <<Sono stato un masochista. Mi sono fatto male da solo e questo solo per trovarti tra un miliardo di gente>>

Alzo lo sguardo su di lui. I nostri occhi si incrociano ed è in quel momento che capisco che è tutto ciò che ho sempre cercato.

<<Paige,arriverai ad odiare me stesso se solo i accadesse qualcosa di male>> si abbassa verso me,sfiorandomi le labbra.
Mi sembra di vivere un sogni. Ma si sa,i sogni sono destinati a finire e la magia ben presto scompare trasformandosi presto in incubo

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