Capitolo 127

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Demir

La luce della finestra mi costringe a svegliarmi. Apro lentamente gli occhi strizzandoli ripetutamente cercando di svegliarmi meglio. Giro la testa al mio fianco scoprendo che Paige non c'è. Improvvisamente dal piano terra sento un rumore di stoviglie. Mi sollevo sulle ginocchia alzandomi velocemente e raggiungo Paige in cucina.

<<Sono davvero felice>> dice esultando <<Sento ancora il suo profumo sulla mia pelle>>

Sorrido di lato toccandomi i capelli

<<Ora devo andare,a presto. Un bacio>>

Sorrido ampiamente mentre si gira e sobbalza indietro spaventata

<<Buongiorno>> dico con un sorriso ambiguo camminandole incontro

È bella anche appena sveglia. Con i capelli scombinati,la...il nuovo pigiama rosa e il viso ancora assonnato.

<<Demir,mi hai fatto spaventare>> dice toccandosi il petto

Mi avvicino a lei facendola finire contro il bancone da cucina.

<<Come ti senti?>> Domando spostandole i capelli dietro l'orecchio

<<Bene. Posso confermare di essere tua>> risponde di lato per provocarmi

<<Sei sempre stata mia>> la guardo scherzosamente con tono rimproveratorio <<È pronta la colazione?>>

<<Certo>> dice girandosi e afferrando un boccale di succo d'arancia rossa <<Ecco qui>> dice porgendomi il bicchiere

<<No>> dico <<Non voglio questo>> scuoto la testa. Infilo la mia mano dietro la sua schiena e la spingo a me scontrando le mie labbra con le sue.

<<Ti amo>> sussurra nella mia bocca stringendomi le braccia al collo

<<Anche io>> ripeto sulle sue labbra

***

Mi ero ripromesso di non pensare più al passato dei miei genitori. Di non pensare più al dolore che mi hanno fatto. Poi tutto è cambiato quando ho sentito ancora una volta le urla di mia madre provenire da dentro casa. Corro verso la porta d'ingresso e poggio l'orecchio sulla porta. Sento rumori di vetri infranti e stoviglie rotte

<<Mamma>> urlo battendo i pugni sulla porta <<Apri>>

Dopo poco tempo la porta si apre e sulla soglia compare mamma. Gli occhi neri e i vestiti stracciati.

Abbasso gli occhi sul suo aspetto e sento un nodo stringermi lo stomaco.

<<Demir...>> sussurra <<Torna a casa>>

<<Dov'è?>> urlo entrando in casa

Papà è seduto al divano,con una bottiglia di vodka tra le mani e almeno altre due già scolate, sul tavolo.

<<Ma che cazzo fai?>> urlo gettando la bottiglia che ha tra le mani sul pavimento <<Ma che hai fatto?>> urlo afferrandolo dal colletto

Come automatico,papà alza il pugno e mi colpisce sulla guancia facendomi cadere sul tavolino in vetro alle mie spalle che si frantuma in mille pezzi.

<<Demir>> piange mamma dietro di me cercando di tirarmi indietro

<<Demir,mi dispiace>> dice papà balbettando

Scommetto che l'alcol gli ha intasato il pensiero. Non ha nemmeno la forza di parlarmi o di tenere gli occhi aperti. Mi sollevo piano toccandomi la guancia,a breve ci sarà un enorme livido.

<<Cosa le hai fatto?>> ripeto più volte gridando strattonandolo <<Ti avevo detto e mi avevi promesso che non l'avresti più picchiata>> gli occhi mi si riempiono di lacrime nel vedere mamma nascosta dietro la porta <<Mamma vai a vestitirti>> le ordino puntandole il dito contro

<<Non ce n'è bisogno Demir>> sussurra lei

<<Mamma,devo portarti via da qui>> dico piano avvicinandomi a lei e cercando di coprirla con i vestiti stracciati

<<Demir,amore mio,non essere agitato così. Cerca di stare calmo. Quando sono tornata era già ubriaco. L'azienda sta fallendo con la morte del papà di Paige, l'azienda non produce più frutti come prima e tuo padre non riesce a mandare avanti il lavoro da solo. È solo sotto stress>> spiega toccandomi le guance

<<Non è una buona ragione per picchiarti>> urlo guardando il suo occhio nero

<<Ti prego Demir. Vai via>> dice piangendo <<Vattene>> Urla. Aggrotto la fronte,sorpreso dalle sue parole <<Vai Demir>> sussurra

Mi distacco da lei girandomi verso papà. Gli cammino incontro guardandolo bene con aria dura e decisa e faccio fatica a restare calmo davanti a lui

<<Volevo solo aiutarti>> dico piano guardandola

La Memoria Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora