La stanza era piccola e immersa nell'ombra. La maggior parte dello spazio era occupato da un letto sul quale non era sdraiata un'anziana signora bensì una sagoma sottile addormentata per tre quarti nascosta sotto alle coperte, dalle quali spuntava un viso di bambina pallido e livido. Il lato sinistro della faccia era escoriato dall'attaccatura dei capelli allo zigomo mentre un ampio cerotto celava il resto della fronte. Il naso era tumefatto, le occhiaie violacee e le labbra spaccate. Un gesso imprigionava l'avambraccio e la mano destra, e anche la gamba aveva riportato danni tali da richiedere un tutore che la rialzasse rispetto al materasso.
Erano passati più di cinque anni dall'ultima volta che Martha l'aveva vista. All'epoca era una bambina scheletrica dai tratti insignificanti alta poco più di uno sgabello da bar, con enormi occhi blu e una chioma informe di capelli scuri, ma per quanto le coperte e i cerotti lasciassero intravedere, adesso aveva davanti un'adolescente come tante altre. L'unica nota rimasta invariata era il peso, il viso continuava ad essere troppo scavato e il bordo del camice era sceso a scoprire l'osso sporgente della clavicola e le prime costole dello sterno.
Oltre alla ragazzina nella stanza c'era una coppia seduta accanto al letto, formata da una giovane donna riccia e da un uomo in lacrime con la barba lunga e i capelli arruffati.
Lo stile clochard non rendeva giustizia ad uno dei più bei rappresentanti del genere maschile, su cui Martha avesse mai posato lo sguardo. A dispetto della sua metà italiana, Thomas Getty non rispecchiava la bellezza tipica della sua terra d'origine. Aveva la pelle chiara, gli occhi grigi e una strana barba rossiccia che strideva con il castano dei capelli. Se la faccia e il fisico facevano di lui un soggetto intrigante, era il carattere a renderlo un passo avanti a tutti gli altri. Era affabile, spiritoso e sempre di buonumore. Alla disperata ricerca di un difetto aveva saputo dal marito che fosse incostante nelle relazioni d'amore ed incline al tradimento.
Non che quell'opinione meritasse un appunto. Malgrado fossero cresciuti insieme, i due si odiavano a morte. Thomas era l'argomento intrattabile di George per eccellenza, era stato infatti il mezzo italiano a macchiarsi del crimine di furto che lo aveva privato dell'innocenza infrangendo i suoi sogni romantico adolescenziali. Il tradito non aveva mai perdonato e il solco eroso da quello sgarro con la maturità si era trasformato in una voragine colma di acredine.
(segue)
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Red Giant
General FictionDue uomini incompatibili che non si sopportano. Una figlia ancora bambina da crescere. Thomas, single impenitente allergico alla parola marito, e George, sposato e devoto al concetto stesso di matrimonio, sono i genitori della sedicenne Alexandra. V...