Per ottimizzare gli istanti preziosi che gli erano stati accordati, George intrecciò i capelli alla figlia leggendole alcune righe del suo libro preferito. La bambina era davvero sfinita e dopo un paio di sbadigli si arrese al sonno.
Separarsi dalla sua piccola era sempre penoso ma quel pomeriggio al trauma affettivo si sarebbe sommata anche una difficoltà materiale. Scese le scale in punta di piedi incrociando solo un gatto a tre zampe che stava salendo, e per quasi cinque secondi pensò che sarebbe riuscito ad andarsene senza problemi.
Il penultimo gradino scricchiolò e Thomas si fiondò fuori dalla cucina brandendo un cucchiaio di legno.
“I tuoi orari di visita sono il sabato mattina dalle otto e quarantacinque alle undici e trenta”, gli rammentò sottovoce ma arrabbiato tallonandolo fino al portone e poi anche all’esterno. “Ci siamo dati delle regole perché venissero rispettate. Lo sai come funziona, se vuoi vedere Alex mi devi avvisare prima così mi organizzo per non farmi trovare in casa.” “Ripresentati ancora senza preavviso e ti rispedisco in città a calci in culo.” “Guardami negli occhi quando ti parlo!”
George si fermò sul limitare del giardino, esaudì Thomas voltandosi verso di lui e lo colpì con uno schiaffo in piena faccia. La barba attutì solo in parte il colpo ma più del dolore fu lo smacco a spiazzare Thomas che si tastò incredulo la guancia con le dita.
“Non provare mai più a lasciarmi quei messaggi volgari in segreteria”, gli intimò George requisendogli il cucchiaio di legno che usò per batterlo sulle braccia. “Con quella bocca baci mia figlia che ha un trono prenotato tra gli angeli in cielo. Tu invece arrostirai per l’eternità tra i diavoli e i dannati che ti strapperanno le viscere con le unghie e con i denti.” “I miei soldi laggiù non valgono niente quindi mentre mi invento qualcosa per riscattare la tua inutile anima dai tormenti, cerca di comportarti bene. Sarai tu quello che seguirà la bambina in paradiso, anche a costo di cucirti le labbra per impedirti di imprecare.” “E vedi di raderti, ad Alex non piaci con la barba lunga.”
~
STAI LEGGENDO
Red Giant
General FictionDue uomini incompatibili che non si sopportano. Una figlia ancora bambina da crescere. Thomas, single impenitente allergico alla parola marito, e George, sposato e devoto al concetto stesso di matrimonio, sono i genitori della sedicenne Alexandra. V...