George tirò fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca del cappotto e la figlia valutò l'eventualità di chiedergliene una per riscaldarsi.
"Non hai una sciarpa?" le domandò il padre.
"Me la sono dimenticata, di solito è papà che sta attento a queste cose." "Se la mamma scendesse?"
"Non scenderà, hai la mia parola. Le avevo già spiegato che deve girarti alla larga ma sembra proprio che debba rinfrescarle la memoria."
"Però non avvicinarti troppo, i suoi attacchi di rabbia sono terribili." Alex abbandonò con rammarico l'idea della sigaretta, limitandosi a mettere le mani in tasca.
George aspirò una lunga boccata di fumo. "Togli mai i guanti?"
"Solo la notte, da piccola li toglievo anche per fare la doccia ma sono passati tanti anni."
"Che cosa ti ha messo a disagio della fisioterapia?"
"Io non ti parlo mai del nonno, le mani sono il mio argomento vietato."
Alcune ragazze in abito da sera si aggiunsero alla schiera dei fumatori. La più provocante del gruppo guardò dritto nella loro direzione e non smise nemmeno quando venne scoperta.
"Sai che l'anno scorso papà aveva una corteggiatrice che lo seguiva dappertutto?"
"Sì, Alex." "Come mai ci hai pensato adesso?"
"Per via di quella ragazza bionda."
George si voltò incrociando lo sguardo della sua ammiratrice che si toccò i capelli e gli indicò l'interno del palazzo con un cenno della testa.
"E' una delle nostre segretarie", spiegò alla figlia snobbando l'invito della ragazza. "La donna che pedinava Thomas le somiglia?"
"Io non l'ho mai incontrata ma so che era bionda e giovane." "Non lo seguiva soltanto, gli ha spedito anche dei regali e tutto perché lui tre mesi prima le aveva raccolto le chiavi." "Papà è davvero troppo gentile."
"Glielo ripeto sempre anch'io."
"Quella segretaria ha un debole per te."
"Io sono sposato."
"Ma ora sei solo."
"La lontananza non infrange la promessa matrimoniale." "Perché, Alex? Il tuo modo di ragionare non è normale."
"Quando vivi tanti anni con il terrore che il tuo mondo finisca da un momento all'altro, ti rendi conto che non puoi fare altrimenti."
"Questo discorso non vale per tuo padre, per lui fai un'eccezione."
"Ho sempre così tanta paura di non trovarlo a casa che non ce la farei a resistere per due persone."
"Nessuno vi dà più fastidio da anni."
"Se non ci fossimo nascosti a Evanston l'ultimo decennio sarebbe stato un inferno", lo freddò la figlia. "Non sono preoccupata per me, io ormai non sento più niente. E' che papà non se la cava bene da solo e lo zio William è lontano." "Perché siamo venuti a vivere a Chicago? C'erano case disabitate anche nella nostra strada."
"Tuo padre come ha risposto a questa domanda?"
"Non lo sapeva neanche lui."
George si portò il cellulare all'orecchio. "A destra", disse con gli occhi puntati verso la gradinata d'accesso al palazzo. "Thomas, perché vi ho portati a vivere qui?"
Thomas arrivò tenendo in mano una sciarpa. "Perché sei uno stronzo", gli rispose coprendo la figlia alla quale cedette anche il proprio berretto di lana. "Sta per nevicare. Vuoi che prenda una polmonite?"
"Siamo appena scesi."
"Perché c'era la mamma", gli spiegò Alex. "Era vicino a me ma non mi ha parlato."
La rabbia di Thomas rischiò di incenerire George. "Questa era una delle ragioni per cui ero contrario." "Quando abbiamo iniziato a metterla in mezzo ai nostri casini?"
"Mi credi così meschino?"
"No, George. Per questo non capisco che cosa ci faccia la bambina qui."
"E' una serata importante per me." "Avevo controllato la lista degli invitati e il nome di mia sorella non c'era."
"Aspettate", s'intromise Alex. "Prima che litighiate devo dire una cosa a papà altrimenti me la dimentico." "La mamma ha dei segni scuri sulle dita e sui palmi delle mani, la parte sopra è pulita ma sotto sono bruciate."
"Ti ha spiegato come se li è procurati?"
"Se mi avesse parlato sarei morta di paura." "Torniamo a casa?"
"Certo, amore."
(segue)
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Red Giant
General FictionDue uomini incompatibili che non si sopportano. Una figlia ancora bambina da crescere. Thomas, single impenitente allergico alla parola marito, e George, sposato e devoto al concetto stesso di matrimonio, sono i genitori della sedicenne Alexandra. V...