Capitolo 2.4: La ragazza del caffè

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"L'acqua però è salita danneggiando il piano superiore."

"Ma i miei vestiti sono qui ed erano sullo stesso piano dei suoi." "Anche i miei peluches stanno bene."

"Diversamente dai tuoi, molti dei vestiti di papà erano sul pavimento." "Se a Thomas servono degli abiti glieli faremo comprare dalla mia personal shopper." George spostò due sedie e prese carta e penna. "Gli serviranno dei pigiami, alcune vestaglie da camera, calzini, pantaloni, blazer, maglioni, camicie, una decina di completi da giorno e una mezza dozzina per la sera."

"Papi non indosserà mai un completo da giorno."

"Thomas va a lavorare in tenuta adamitica?"

"La tuta da ginnastica?"

"Nudo." "Papà non va a lavorare senza vestiti."

"No, ma gli piacciono i jeans."

"I quarantenni con i jeans sono una barzelletta."

"Mi sembrava non stessimo parlando della stessa persona." "Papi non ha ancora compiuto trentotto anni e comunque non li dimostra. Lo conosci da tutta la vita e non sai come si veste? Non dorme con il pigiama."

"Thomas dorme indossando una maglietta di cotone leggero con le maniche corte. La regola ha una sola eccezione, quando sta male e non riesce a scaldarsi si arrotola dentro una coperta lasciando fuori solo il naso per poter respirare." "Promosso?"

"I miei insegnanti direbbero che sei intelligente ma non ti applichi."

"Venerdì sera ci sarà un ricevimento organizzato dalla nostra società e vorrei che partecipassi anche tu."

"Non è a me che devi chiedere il permesso."

"A parte l'attacco di pigrizia cosmica di questa mattina, per il resto Thomas si comporta come sempre. Esce, nuota, va a correre, dispensa sorrisi alle masse."

Lo stupore si impadronì di Alex. "Ti interessa di papà?"

"Certo che mi interessa." "Sono sembrato distante nelle ultime settimane perchè il lavoro mi impegna molto." "Che cosa fa barba rossa tutto il giorno?"

"Dice che aspetta la sera." "Sta a letto al buio, se ha sonno dorme ma spesso ha solo gli occhi chiusi." "Nonno Stanford mi ha spiegato che un incidente grave come il mio produce delle conseguenze anche nelle persone che stanno vicino a chi è stato ferito, quindi non mi devo agitare se papà è svogliato o non si lava."

"Thomas non si lava?"

"Non si è fatto la doccia per dieci giorni di seguito e quando lo zio William l'ha scoperto lo ha rimproverato perché non vuole che si trascuri." "Tu non ti sei mai accorto di niente, vero? Io ho lo stesso problema con Buffalo, a lui piacciono le coccole ma viene da me solo se non ci sono altri gatti nelle vicinanze. Papà fa così con te, finge di stare bene perché sa che se si mostrasse debole tu te ne approfitteresti."

"Hai detto una cosa orribile."

"Però è la verità." "So che è colpa mia se è triste ma il nonno non vuole che mi senta responsabile nemmeno se resta sveglio la notte, mi ha assicurato che lo farebbe anche se io non avessi mal di testa." Alex abbassò la voce. "A te lo posso dire perché non ti importa tanto ma con papi fingo sempre di stare bene. Ho notato che in questo modo è meno malinconico."

"Che cosa significa che non mi importa tanto?"

"Tu vieni la domenica, papà e lo zio William sono con me ogni giorno."

(segue)

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