Quaranta minuti, aveva passato quasi un'ora della sua vita lottando tra lo zucchero a velo, farina, tuorli scivolosi, burro freddo, metà scorza di limone e sale fino prima di rendersi conto di non avere le more che gli servivano così si era improvvisato cappuccetto rosso e le aveva raccolte dai cespugli intorno alla baita. Ora che reggeva fra le mani il risultato di tanti sforzi, e la porta della casa di questo fantomatico Ernst si faceva sempre più vicina, il giovane non poteva fare a meno di sentirsi nervoso, non parlava spesso con persone nuove e questo lo agitava, ma ormai l'ingresso gli stava davanti e non poteva fare altro che bussare.
* apro la porta * Salve, ha bisogno di qualcosa ? - Che strano ragazzo, non mi sembra di averlo visto prima d'ora -
* prendo un bel respiro * E-ecco, vede s-sto cercando Ernst ... - Non mi aspettavo mi aprisse una donna, magari sarà la moglie, cavolo, avrà circa l'età di mia madre ... Ora che faccio ? - * deglutisco * I-il mio nome è Jules Lindgren e vivo alla casa accanto, ieri io e mia madre eravamo in difficoltà, Ernst ci ha aiutati e quindi gli ho fatto questa ...
ERNST ! * urlo girandomi verso l'interno della casa e chiamandolo * C'è una visita per te ! * lascio la porta aperta e torno in cucina a controllare le mie confetture *
All'apparenza Margaret Bergman poteva sembrare una donna gelida e menefreghista, ma la verità che si celava in lei era molto, molto più complessa, chiunque la conoscesse non poteva fare a meno di subirne il magnetismo e la grande simpatia, cosa che però non capitava con gli sconosciuti o la gente che non faceva parte della comunità. Quest'istinto diffidente le era nato tempo addietro, quand'era solo una ragazza ed aveva fatto le prime esperienze lontane dal paesino in cui era cresciuta, non era stato affatto un periodo felice per lei, se non per un'unica cosa, Frans Bergman, lo splendido padre dei suoi amati figli. Lui l'aveva salvata riportandola alle vette, ma la diffidenze per i cittadini le era rimasta comunque ed in quel giovane moretto la puzza di smog era ancora tale da aver provocato nella donna quella reazione così maleducata.
* guardo mio fratello ed annuisco complice scendendo al piano di sotto ed andando alla porta * - Bene adesso vediamo questo ... questo ... - * trattengo il respiro * - Ernst aveva ragione !!! - Pojke förgiftad efter stad ... * sussurro pronunciando lentamente ogni parola *
* sollevo lo sguardo dalla torta su di lui e sgrano gli occhi * Oh mio dio ... - M-ma che razza di divinità è ? Col cavolo il marito ! Questo è il figlio !!! - * faccio appello a tutte le mie forze per non far cadere la torta * - Come fa ad avere capelli così chiari ? E gli occhi ? Ha rubato due schegge di ghiaccio e le ha messe al posto delle iridi ? Come diavolo è possibile che ieri non mi sia accorto di essere stato sul carretto di un figo della madonna ! - * mi manca il fiato e sento che sto sudando * E-ecco ... i-io ... io ... tu ... * sento il calore della torta tra e mani e cerco di concentrarmi su quello per riprendermi, ma senza un grande successo * - Ma perché non si muove ? Perché mi fissa e basta ? Perché non dice qualcosa ? Perché ? Perché ? Perché cavolo non la smetto di chiedermi il perché e non gli do questa stramaledetta torta ? -
* vedo il viso di Jules prendere un bel colorito rosso * - Ernst è stato a dir poco perfetto nel descriverlo, accidenti, ora sì che siamo nei casini - * prendo la torta dalle mani del moro e sfioro le sue dita * - Sono lisce come la pelle di una pesca, com'è possibile che esista davvero una persona simile ? Incredibile, è come se fosse uscito direttamente da quelle splendide pagine - * sento il cuore scoppiarmi nel petto * Bene, ti ringrazio per la tua torta, spero potremo rivederci presto
* annuisco ed abbasso lo sguardo * Lo ... lo spero * improvvisamente mi riprendo e rialzo gli occhi * A-allora ciao ... * la porta mi viene sbattuta in faccia * ... Ernst
E mentre il moro tornava verso la sua nuova casa a passo lento, l'aitante giovane della montagna correva al piano di sopra raggiungendo il fratello senza nemmeno rendersi conto di non aver appoggiato la torta che così si ritrovò fra i due gemelli mentre questi si fissavano tra lo sbigottito ed il curioso. L'unica cosa chiara di quel silenzioso scambio era che, dal momento dell'incontro fra entrambi i due ragazzi e Jules, le loro vite erano cambiate, intrecciandosi e diventando terribilmente difficili, con sentimenti ed emozioni talmente rocambolesche da sembrare impossibili da gestire.
Allora Claes, non era esattamente come ti avevo detto ? * sorrido sicuro incrociando le braccia al petto * - Adesso dovrà ammetterlo ! - Non è il ragazzo più straordinario che tu abbia mai visto ?
Ernst ... abbiamo un problema * lo guardo nervoso mordendomi il labbro * I-io provo lo stesso sentimento che provi tu
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2 X 1 - " You have taught me to live well "
RomanceATTENZIONE ! Questa storia contiene Yaoi ! Cioè amore ragazzoxragazzo, inoltre è anche una threesome, cioè contiene relazioni a tre. SE NON VI PIACE QUESTO GENERE NON LEGGETE ! SE VI PIACE, BUONA LETTURA ! Jules Lindgren è un ragazzo qualunque, la...