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Le palpebre di Jules si sollevarono di pochi millimetri ed una luce candida  accolse dolcemente lo sguardo del giovane, come sfondo di quella magnifica e lenta nevicata che scendeva sulla finestra, vi era un pallido cielo grigio davvero unico e rilassante. Il moro sbadigliò assonnato ed allungò le braccia sopra la testa stiracchiandosi come un gatto ed emettendo in quel semplice gesto anche un lieve mugolio, si sentiva felice e beato al pensiero di quello che aveva creato la sua fantasia nel sonno. Mai sogno erotico era stato più bello, accogliere entrambi i gemelli nello stesso istante dentro di sé, era stata un'immagine unica, il coronamento di tutti i sentimenti che cercava di nascondere ai biondi.

* mi alzo a sedere ed, improvvisamente, una scarica elettrica mi percorre la schiena fino al sedere * Oh mio ... * resto senza fiato tornando a stendermi ed accarezzandomi con le mani il sedere dolorante *

Il giovane Lindgren si ritrovò a boccheggiare, il viso caldo e paonazzo per l'imbarazzo ed una forte consapevolezza che si faceva largo nella sua mente, tutte le carezze, i baci fugaci e bisognosi, le carni dure e crude di Ernst e Claes a strusciare violente e possenti, schiacciate fra le sue, insomma, la notte di passione vissuta insieme non era stata affatto un viaggio onirico. Il disagio dei primi istanti fu subito sostituito da una necessità ancora più impellente, Jules doveva vederli, voleva toccarli, bramava baciare le loro labbra ancora una volta e, se per i due si fosse trattato solo di un attimo di debolezza senza importanza o la notte più splendida delle loro vite, a lui sarebbe andato bene lo stesso, perché, pur di sentire di nuovo un amore così forte come quello che gli era stato donato la notte precedente, si sarebbe piegato più che volentieri ad ogni desiderio dei Bergman.

* scendo dal letto e poi dalla mansarda ignorando le fitte e vado in cucina velocemente * - Eccoli ! - * mi ritrovo bloccato, svuotato di ogni sicurezza e deglutisco a vuoto *

I biondi erano seduti entrambi a tavola, lo sguardo basso verso le proprie tazze, la ceramica di cui i due contenitori erano composti stava strettamente serrata nelle grandi mani dei giovani montanari mentre, dalle calde bevande che si erano preparati , usciva ancora un sottile strato di vapore e, con esso, un dolce profumo di frutti di bosco. L'arrivo improvviso e rumoroso del terzo spinse i gemelli a sollevare lo sguardo e fu allora che il moro si rese conto dei loro occhi rossi per il pianto e delle occhiaie incredibili che li incorniciavano, dovevano aver passato la notte in bianco e questo fece crollare un macigno nel petto di Jules.

Va ... va tutto bene ? * mi avvicino a loro *

* prima che possa avvicinarsi oltre mi alzo e lo raggiungo di corsa stringendolo forte * Perdonami Jules !

* raggiungo anch'io il moro inginocchiandomi e prendo la sua mano nella mia * Non volevo, dico sul serio ! Ti prometto, non lo farò mai più !

L'ex cittadino si ritrovò in mezzo ai fratelli in un attimo, le iridi di entrambi brillavano luminose, l'azzurro che le caratterizzava così meravigliosamente, già di per sé chiaro, era reso quasi bianco dalle lacrime, il moro era davvero confuso, Ernst e Claes si comportavano come se lo avessero stuprato, ma non era così, doveva tranquillizzarli e chiarire la situazione.

* accarezzo i loro volti portandoli a guardare il mio e faccio rialzare Claes sorridendo * Ragazzi, va tutto bene, io ... io non sono arrabbiato con voi * do un bacio leggero sulle labbra ad entrambi * È stata in assoluto la notte più bella della mia vita

* lo guardo confuso * M-ma ti abbiamo fatto del male, hai ... hai perso sangue e ... * mi si forma un groppo in gola *

* mi mordo il labbro * ... e sei anche svenuto * concludo al posto di Ernst imbarazzato *

Il ragazzo li osservò per qualche secondo e poi allungò le braccia avvolgendole intorno ai loro colli possenti e se li tirò più vicini in modo che si appoggiassero alle sue spalle. I fratelli Bergman si erano spaventati, ma davvero molto seriamente, il senso di colpa doveva averli lacerati per tutta la notte, ed ora la stessa cosa accadeva dentro il moro, forse era stato un azzardo farlo con entrambi nello stesso momento, ma Jules non avrebbe potuto vivere esperienza più intensa di quella, non ne era assolutamente pentito.

Non dite così * li faccio rialzare per poter incontrare i loro sguardi liquidi ed affascinanti * Era da molto che non lo facevo, avrei potuto prepararvi meglio anche se ... * arrossisco *  ... sentirvi così forte mi ... mi é piaciuto tanto, anzi ! * dico più sicuro * Se potessi tornare indietro io ... io non cambierei nulla !

* sorrido rasserenato e faccio un sospiro di sollievo * Per fortuna, avevamo paura di aver fatto qualcosa di irreparabile

* rido tranquillzzandomi * Alla fine , anche se era la nostra prima volta, ce la siamo cavata bene !

Il terzo fissò i due biondi sbigottito, le sue gambe diventarono pasta frolla e così furono Ernst e Claes a doverlo sostenere per evitare che cadesse.

A-aspettate ! * mi si secca la gola * V-volete dire che questa era la vostra prima volta in assoluto ?!? * sbianco quando li vedo sorridere e scambiarsi una sguardo d'intesa * M-mi sono preso la vostra verginità ?!? 

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora