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Era oramai sera, il cielo infuocato ad illuminare l'orizzonte, quando il treno raggiunse la propria meta per la gioia di un terzetto di passeggeri che, alla vista delle cime montuose, ri ritrovò a provare una speciale leggerezza al cuore. Un piccolo gruppo di persone li attendeva impazienti, alcune delle quali non si sarebbero nemmeno potute prevedere, ma agli occhi dei ragazzi, almeno inizialmente, solo le figure dei genitori spiccavano su ogni altra. Emozionati, i nuovi arrivati presero velocemente i propri bagagli, uscirono in tutta fretta abbracciando i propri cari, lasciando dietro sé ogni preoccupazione, e si godettero il caldo e familiare contatto.

Jules *accarezzo i capelli di mio figlio e gli bacio la fronte* Oh piccolo mio, è così bello rivederti ! Mi sei mancato tantissimo ! *lo stringo ancora più forte appoggiando una mano sul suo viso e mi volto verso Ernst e Claes con gratitudine* Grazie, grazie mille per essere andati con lui e non averlo abbandonato nonostante tutto ! Vi sarò per sempre grata per avermelo riportato ! *mi asciugo gli occhi commossa* L'avevo capito fin dall'inizio che eravate i mariti perfetti per il mio bambino !

*arrossisco* Non deve ringraziarci signora Lindgren *le sorrido mentre con mio fratello finiamo di salutare nostra madre* Deve sapere che è stato merito di suoi figlio se siamo tornati, è lui ad averci riportato indietro

*mi libero, anche se faticosamente, dalla stretta di mia madre* Mamma, anch'io sono tanto felice di vederti, ma non abbiamo tempo adesso *imbarazzato per le attenzioni ricevute, cerco di scacciare il rossore prima di andare davanti al signor Bergman, innervosito dalla richiesta che necessito di fargli* Frans, sono tornato e ti ho restituito i tuoi figli, ti prego, concedimi di ripetere la cerimonia di matrimonio, oggi stesso ! Prima che altri possano interromperci ! Desidero solo essere ufficialmente sposato con loro, poi mi organizzerò con il sindaco per firmare i documenti allo scopo di confermare legalmente l'unione civile ed, infine ... *sorrido e guardo mia madre* ... prenderò il tuo cognome mamma ! Così Leonard Lindgren non potrà mai più avanzare richieste o ricatti ! Non sarò più suo figlio !

La donna non riuscì a decidere quale parte del discorso del giovane la stupisse e confondesse maggiormente, Claes invece non ne fu affatto sorpreso, e nemmeno Ernst, oramai riuscivano ad intuire le intenzioni del proprio amato quasi come se fossero sempre vissuti a stretto contatto. Per quanto il desiderio dei biondi di sposare il terzo fosse a dir poco logorante, non potevano permettergli di far svolgere le nozze quello stesso giorno, non si sarebbero mai perdonati se fossero diventati la causa della separazione definitiva fra Jules e suo padre. Anche se il giovane cercava di dimostrare il contrario, non doveva essere per nulla felice all'idea di cancellare ogni rapporto con la figura genitoriale che, da piccolo, lo aveva condizionato al punto da renderlo la persona meravigliosa di cui si erano perdutamente innamorati.

- L'obiettivo delle prossime ventiquattrore - *guardo mio fratello sorridendo complice* - Rallentare la cerimonia senza far sospettare minimamente a Jules di aver invitato suo padre per accompagnarlo all'altare domani - *notando la presenza del sindaco mi avvicino prima che possa farlo il moro* - Dovrebbe essere semplice, no ? - *vengo fermato dall'ultima persona che mi sarei aspettato* Adam ? *lo fisso carico di rabbia* Come mai ti trovi qui ? *noto che è a braccetto con la figlia del panettiere e mi calmo leggermente*

Mi hanno detto che Jules stava tornando e ... *deglutisco* Avevo bisogno di parlare con lui per scusarmi ... e per presentargli la mia nuova ...

*raggiungo Ernst preoccupato perché ancora non ha parlato con il sindaco* Scusa Adam, ci racconterai dopo delle tue conquiste *prendo per il braccio mio fratello ed indico al rosso il punto in cui si trova Jules* - Fai almeno una cosa giusta nella tua vita e vai a distrarlo - Guarda, Jules è laggiù se proprio vuoi chiacchierare con lui *stringo saldamente Ernst e lo trascino dal primo cittadino stando attento che intanto il nostro compagno sia ancora occupato con i saluti*

Un paio di minuti dopo, la più alta carica politica del paese venne informata delle intenzioni dei gemelli che così, ancor prima di riuscire ad avvisare il proprio padre, trovarono una scappatoia per rimandare, anche se solo di ventiquattr'ore, il momento più bello della loro vita. Fingendo la necessità di svolgere la cerimonia all'interno della struttura comunale, e di aver obbligatoriamente bisogno di un po' di tempo per preparare i documenti sufficienti, il sindaco riuscì a convincere Jules ad attendere, anche se fu una decisione sofferta per quest'ultimo. Le uniche ad essere liete della notizia furono le due madri, emozionate all'idea di poter preparare a dovere il luogo del ricevimento, un piccolo rinfresco per gli ospiti, ma, soprattutto, i vestiti per i propri figli.

*sistemo i capelli di Jules* Guardati, come potevi pensare che avrei permesso al mio bambino di sposarsi così scompigliato ? *rido* Dovrai essere bellissimo per la cerimonia di domani mattina ... *lo accompagno verso casa e gli sussurro all'orecchio in modo che, i gemelli alle nostre spalle, non ci sentano* ... e per quella di domani sera

*divento tutto rosso e sospiro rassegnato* Mi sei mancata mamma

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora