Godendo di ogni raggio di Sole a rendere i colori del mondo più brillanti che mai, fra l'erba fresca a frusciare pacata attraverso i prati, i soffioni ad ondeggiare nel vento, ed il profumo di aghi di pino a fargli pizzicare il naso, Jules se ne stava comodamente seduto ad ammirare il paesaggio, al suo fianco, l'ultima persona che si sarebbe mai aspettato, in pace e tranquillo quanto lui, c'era il signor Bergman. Dopo qualche minuto, il silenzio che era calato fra i due aveva iniziato a divenire asfissiante, così come il disagio del minore che, temendo una ripercussione da parte dell'altro, a causa dell'ennesima scenata accaduta poco prima della proposta di Ernst e Claes, si limitava a starsene immobile ed a non commettere gesti avventati o stupidi, come fingere uno svenimento o tentare la fuga.
*mi volto ad osservarlo scrutando il suo profilo, un po' in soggezione vista la sua mole prorompente* - Ha mandato i suoi figli a prendere la legna ed ha spedito mia madre e sua moglie a recuperare delle coperte per tenere al caldo le mucche ... Ma siamo in piena estate ... Non sono state scuse molto furbe per restare solo a parlare con me - *appena noto che mi sta fissando sposto lo sguardo davanti a me imbarazzato*
*torno a guardare il paesaggio sospirando* I miei figli mi hanno detto che non hanno avuto il tempo di spiegarti niente sulle origini dei Bergman ... *lo guardo seriamente* E, visto che sei praticamente ad un passo da diventare il mio terzo figlio, è giusto che tu sappia *appoggio una mano sulla sua spalla* in cambio voglio solo che tu sia sincero con me, sempre
Il moro strinse i denti più forte che poté, la manata del signor Bergman gli aveva a dir poco sfondato la spalla, al ragazzo era parso addirittura di aver sentito la propria clavicola gridare implorando pietà. Sudando freddo, e con il corpo che pulsava di calore, quasi avesse acceso un forno a legna all'interno del proprio petto, il minore strinse le mani a pugno fino a rendere le nocche bianche come il latte, solo in quel momento si rese conto del colorito sano ottenuto dalla sua pelle, fu l'ennesima conferma di aver fatto la scelta giusta a restare su quelle montagne. Incrociando lentamente, e con cautela, lo sguardo di ghiaccio dell'uomo al suo fianco, il giovane Lindgren annuì cercando di mettere in quel semplice gesto tutta la convinzione presente all'interno della propria anima, ed, a quanto pare, funzionò visto che non occorsero parole, Franz riuscì a leggervi la sincerità dell'ex cittadino, e rispose allo stesso modo, per poi liberargli la spalla dal peso della propria mano.
*sorrido con fierezza* Devi sapere, ragazzo mio, che, la baita dei Bergman in cui vivo, venne costruita da mio padre *porto i pugni chiusi ai fianchi e proseguo con il racconto gesticolando* il paesino, quando non era altro che una semplice radura fra i monti, fu fondato da mio nonno e, la stazione grazie alla quale sei giunto fin qui, venne aperta dal mio bisnonno, un grande amante dei treni e del francese *rido* anche se lo parlava molto a modo suo
*lo guardo incredulo e poi ripenso al cartello della biglietteria, al comportamento dei paesani nei confronti dei Bergman, ai misteriosi viaggi di lavoro di Franz, ma, soprattutto, alla storia delle due settimane di distanza conclusasi con la casa nuova e capisco* Lei ... Lei ha costruito la baita dove andranno a vivere i suoi figli ! È un passaggio di testimone, una tradizione ... Ma, se l'ha fatta vedere loro solo dopo che ci siamo fidanzati, cosa sarebbe accaduto se non avessero mai conosciuto l'amore ?
Il cerchio si sarebbe chiuso *abbasso lo sguardo* il mio lascito sarebbe rimasto alla montagna, in disuso, per sempre
Un soffio di vento più forte accarezzò i volti di entrambi, scuotendo le loro ciocche e rinfrescando momentaneamente l'aria, rendendola più respirabile, nonostante fossero ormai a metà luglio. Era davvero una storia incredibile, generazione dopo generazione, quella famiglia si era inoltrata sempre di più verso la montagna, rispettando ed imparando a convivere con la natura, rispettandone le leggi, le regole e facendo tesoro dei suoi insegnamenti, spingendosi dove altri temevano di andare per cercare un contatto più genuino con il mondo nel quale erano nati. Ammirato dai racconti avventurosi di Franz, Jules si lasciò trasportare da essi, sentendosi vicino alle origini dei suoi amati, diventandone veramente consapevole. In quei pochi mesi, un semplice cittadino come tanti, viziato ed usurato dalla vita grigia della città e dei suoi crudeli inganni, si era trasformato, apprendendo un nuovo modo di vivere e concepire la realtà dimenticato da molti. Dopo quasi due ore insieme, ogni paura che il moro provava nei confronti di quell'imponente montanaro, era sparita nel nulla, vide un lato dell'orso burbero che prima non era mai venuto alla luce, probabilmente a causa dell'istinto protettivo che l'uomo aveva nei confronti dei suoi figli, qualcosa di forte ed indissolubile, avrebbe protetto la loro felicità e benessere ad ogni costo.
Lei è un grande padre signor ... *gli sorrido* Franz ! *mi correggo* Non si preoccupi ! Amerò per sempre i suoi figli e li aiuterò a portare avanti le tradizioni della famiglia !
Adesso ne sono sicuro *mi alzo in piedi e gli porgo una mano per aiutarlo ad alzarsi* Andiamo Jules, dobbiamo cominciare ad organizzare il matrimonio
*mi alzo e lo seguo dentro la baita guardando alle mie spalle poco prima di entrare, delle nuvole nere appaiono all'orizzonte* - A quanto pare è in arrivo una tempesta -
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2 X 1 - " You have taught me to live well "
RomantizmATTENZIONE ! Questa storia contiene Yaoi ! Cioè amore ragazzoxragazzo, inoltre è anche una threesome, cioè contiene relazioni a tre. SE NON VI PIACE QUESTO GENERE NON LEGGETE ! SE VI PIACE, BUONA LETTURA ! Jules Lindgren è un ragazzo qualunque, la...