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- Hello darkness my old friend/ I've come to talk with you again - * sospiro guardando fuori dalla finestra il sole già alto del pomeriggio * - Because a vision softly creeping/ left it's seeds while I was sleeping - * singhiozzo triste asciugandomi le lacrime * - And the vision that was planted in my brain/ still remains - * abbasso lo sguardo sull'erba * - Within the sounds of silence -

Gli occhi scuri di Jules vagavano senza meta in ogni angolo del panorama ristretto che gli offriva la sua finestrella, il bisogno di lavarsi si stava facendo sempre più forte, la puzza di sudore che emanava era ormai insopportabile perfino per lui, così il giovane decise di fare uno strappo momentaneo alla sua clausura e scese i piccoli gradini in legno della mansarda ed andò verso il bagno intenzionato a darsi una lavata.

* appoggio gli auricolari sul tavolo della cucina ed entro in bagno * - Una doccia veloce e poi di nuovo sotto le coperte - * apro l'acqua della doccia che però non scende * - No ... No ! Cavolo no ! - * riprovo varie volte da entrambi i lati * - Dannata cisterna ! -

Il moro uscì dalla stanza di pessimo umore, pronto a tornare al suo posto, ma, non appena tornò in cucina, si accorse immediatamente che il mangiacassette era sparito. Il panico lo prese di colpo e Jules cominciò a cercarlo ovunque per la casa, dai punti più probabili, come sotto il tavolo stesso o nella mansarda, a quelli più improbabili, come fra i cuscini del divano e nei vari sportelli della cucina, non poteva essere finito troppo distante. C'era un unico possibile colpevole, ovvero sua madre.

- Deve essere una specie di tentativo per costringermi ad uscire per riempire la riserva - * sospiro rassegnato * - bene, se davvero è questo che vuole ... - * esco dalla baita * - basta che poi mi lasci in pace -

La strada verso l'abbeveratoio gli appariva più nostalgica che se avesse dovuto tornare al suo vecchio appartamento in città, pensava di aver ormai dimenticato quel posto, da quando si trovava a vivere in quei luoghi si era totalmente rimbecillito, idea che lo rese ancora più triste di quanto fosse già in precedenza. Ernst e Claes lo avevano davvero cambiato così tanto da avergli fatto scordare la vergogna ed il disgusto che aveva provato con Adam, addirittura non lo nominava più, nemmeno nei propri pensieri, e Jules se ne vergognò moltissimo, come poteva anche solo pensare di poter dimenticare un amore così forte come era stato il loro a causa di due massicci, prestanti, gentili, meravigliosi ...

* scuoto la testa cancellando quei pensieri * - Adam almeno, per quanto poco, mi ha amato davvero - * cammino guardando a terra * - Non si è mai preso gioco di me ... come hanno fatto loro ... -

Non appena le orecchie del giovane sentirono lo scorrere dell'acqua il suo volto tornò a sollevarsi e fu allora che li vide, i gemelli Bergman erano lì, entrambi a torso nudo e lucidi contro i raggi del sole, bagnati,marmorei ed assolutamente magnifici. Si dovevano essere appena lavati alla fonte, i capelli tirati indietro ancora perdevano gocce trasparenti lungo le schiene possenti, due adoni, due divinità di bellezza e forza, la cui solo vista aveva acceso un piacevole tremolio lungo tutto il suo corpo investendolo di calde vampate. In pochi secondi Jules fu su di giri e si sentì mancare, non aveva mai provato un'emozione così forte prima di quel momento, non riusciva nemmeno a muoversi tanto si sentiva nervoso e, appena gli occhi di ghiaccio dei due gemelli si posarono su di lui, la situazione peggiorò istantaneamente, i loro sorrisi lo ancorarono all'erba umida del mattino e lì rimase inerte ed in loro completa balia.

* spalanco gli occhi * - Forza gambe, muoviamoci ! Andiamo via ! Andiamo via ! - * deglutisco *

* sorrido a Jules spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio * - Jules ... è ancora più carino di quanto non ricordassi -

* arrossisco coprendomi con una mano la cicatrice del cinghiale * - Non ci credo che è di nuovo davanti a noi, quanto è bello con il viso tutto rosso -

Finalmente i due cominciavano a capire come mai, prima di iniziare i lavori alla baita Akerlund, la signore Lindgren e loro madre avevano insistito così tanto perché si dessero una sciacquata alla fonte, altro che puzza di paglia e sterco di mucca, cioè, forse anche per quello, ma in particolare perché avevano trovato il modo di mandarvi Jules, adesso i due biondi avevano l'occasione di parlare con il moro e provare a chiarirsi. Claes fece un passo in avanti verso il nuovo arrivato che però, proprio a causa di quel gesto, riottenne un minimo di compostezza e fece retrofront scappando subito indietro per tornare da dove era venuto, con un particolare rigonfiamento nei pantaloni come ricordo della visione idilliaca alla quale aveva appena assistito. E mentre i gemelli si rivestivano sconsolati, convinti di aver bruciato l'unica possibilità rimasta per riallacciare i rapporti con il ragazzo le madri di entrambe le fazioni avevano assistito a tutta la scena da poco distante ed ora ammiravano il loro piano prendere forma, le cose andavano per il meglio e, nonostante fossero solo all'inizio, già potevano dirsi ampiamente soddisfatte, perché nulla convince meglio il cuore a dare una seconda possibilità di un paio di ragazzoni temprati dal lavoro, mezzi nudi e con la pelle resa bollente e lucida dal sole.

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora