La neve che aveva smesso di scendere sulle montagne riprese pavida creando la cornice perfetta di quel dolce quadro familiare di calore e dolcezza. La madre di Jules era finalmente riuscita a raggiungere il figlio in uno dei rari momenti di quiete fra una spruzzata gelida e l'altra ed aveva colto il terzetto intento a scambiarsi coccole romantiche sul divano. Ovviamente la mente della donna era abbastanza vispa per intuire ciò che era avvenuto senza bisogno di parole, ma poi il suo adorato figlioletto non era più riuscito a trattenersi e le aveva spiegato tutto nei minimi dettagli, inutile descrivere l'euforica reazione della mora che così aveva preso l'occasione al balzo per raggiungere la madre di Ernst e Claes ed organizzare una cena fra le due famiglie. La sera predestinata fu quella in cui Franz Bergman ritornò dalla cima della montagna, ad una settimana esatta da quando Jules si era concesso ai gemelli. Tutto era perfetto, la tavola era imbandita di mille leccornie ed il calore del camino creava un'ambiente molto intimo e personale, ma nonostante la quiete della situazione, Jules non si era mai sentito più a disagio in vita propria. Il ragazzo, fin dal primo momento, si era ritrovato al centro degli sguardi dei genitori dei suoi adorati biondi, una fifa blu a fargli su e giù dalla base dei piedi fin sulla punta dei capelli, le mani strette in quelle dei gemelli come unica ancora di salvezza. A preoccupare il giovane non era tanto la madre dei suoi compagni, visto come aveva complottato con la sua per farli stare insieme era ovvio che oramai lo avesse accettato, ma Jules avrebbe potuto dire lo stesso del signor Bergman ?
* sospiro mordendomi il labbro senza riuscire a trovare il coraggio di alzare gli occhi verso il padre di Ernst e Claes seduto davanti a me * - Come faccio adesso a dirgli che ho preso la verginità dei suoi due figlioletti nello stesso momento ? - * deglutisco * - Sarà alto quanto un albero ed è così ... Imponente, appena saprà la verità mi staccherà la testa ! - * lascio le mani di Ernst e Claes e poi comincio a mangiare * - O forse qualcos'altro ... -
* fisso seriamente il ragazzo * - Bene, visto che lui non sembra intenzionato a dirmi nulla, come capo famiglia, tocca a me fare il primo passo - Allora Julien, i miei figli mi hanno detto che ti hanno donato qualcosa di davvero unico ed insostituibile ...
Ci mancò poco che Jules si strozzasse con una delle patate arrosto, tossì varie volte sotto lo sguardo confuso e preoccupato dei presenti e dovette bere un intero bicchiere di acqua ghiacciata per recuperare il controllo. Quella frase fu più che sufficiente per convincere il giovane Lindgren ad incrociare le iridi glaciali del padrone di casa, dono che amava incredibilmente nei suoi due amati, lo attraeva come un magnete catturando la sua completa attenzione.
* cerco di recuperare un contegno e di mantenermi calmo mentre riprendo le mani di Ernst e Claes nelle mie per tranquillizzarmi * S-sì signore ... * abbasso lo sguardo * È così, ma non me ne pento affatto ... * serro le palpebre e mi faccio forza * I-io amo i vostri figli !
* sorrido alzandomi in piedi e scambiandomi uno sguardo d'intesa con i miei figli * Lo so * scompiglio i capelli di Julien * E non potrei essere più felice per voi
Il nervosismo abbandonò di colpo il cuore del moro che rialzò subito la testa felice, come per assicurarsi di non star sognando, ma quando vide la serenità negli occhi del signor Bergman, si rasserenò totalmente, anzi, di più, il ragazzo si sentì come se avesse appena ritrovato il padre che aveva perduto. I biondi si portarono più vicini al terzo e lo strinsero forte baciandolo dolcemente sulle labbra a turno ed accarezzandolo, altrettanto contenti della reazione avuta dal loro genitore.
G-grazie signor Bergman, io non so cosa dire ! * dico liberando una mano e stringendogliela * vedrà che sarò degno dell'amore di Ernst e Claes * guardo entrambi * come loro lo sono del mio
* mi metto a sedere guardandoli * Bene, adesso tocca a voi ragazzi miei * sorrido * Cercate di non aspettare troppo o perderete il bel capretto che avete preso al lazzo
Jules si ritrovò a fissare confuso Ernst e Claes, non credeva di aver capito appieno a cosa si stesse riferendo l'uomo, era probabilmente il medesimo argomento di cui parlavano le due madri, il moro lo capì dalla stessa occhiata che attraversò la signora Margaret, probabilmente stava spiegando alla sua ogni cosa, ma erano troppo distanti perché il ragazzo potesse capire.
Ehm ... * dico confuso * Le chiedo scusa signor Bergman, ma di cosa sta parlando ? Che cosa devono fare Ernst e Claes adesso ?
Puoi pure chiamarmi Franz adesso figliolo * sorrido sedendomi * Comunque mi riferisco ovviamente alla proposta di matrimonio
Ah ... * sorrido * Matrimonio ... * sgrano gli occhi * Matrimonio !?!
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2 X 1 - " You have taught me to live well "
RomanceATTENZIONE ! Questa storia contiene Yaoi ! Cioè amore ragazzoxragazzo, inoltre è anche una threesome, cioè contiene relazioni a tre. SE NON VI PIACE QUESTO GENERE NON LEGGETE ! SE VI PIACE, BUONA LETTURA ! Jules Lindgren è un ragazzo qualunque, la...