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La notte era scesa sulle montagne spegnendo le luci e le lanterne con il suo soffio gentile, conducendo nel suo mondo di pace l'intero paesello, ad eccezione di un'ombra, rapida e fugace lungo le strade. Un ormai diciottenne Leonard Lindgren era fuggito dalla finestra della propria stanza, i libri sottobraccio, diretto alla fattoria dei Bergman, il giorno seguente sarebbe stato quello decisivo, avrebbe finalmente attuato il proprio piano, il momento del salvataggio era giunto. Superato l'ultimo ostacolo e giunto alla casa, il moro si sporse alle varie finestre alla ricerca dell'amico, ma ovviamente non lo vide, così andò al fienile e, come previsto, lo trovò accasciato in mezzo al fieno, un piatto di minestra freddo, nemmeno sfiorato, gli stava accanto.

- Come al solito è crollato senza aver cenato - *lo scuoto lentamente* Frans ? *sussurro* Dobbiamo studiare amico, il test è domani, lo hanno confermato all'ultima assemblea comunale ... *provo più forte* Devi vincere la borsa di studio

*apro piano gli occhi, ma vedo tutto appannato* F-far ... ho finito di tosare le pecore, domani prendo le uova fresche *vengo scosso con più forza e mi sveglio sbadigliando* Oh, ciao Leo *mi stropiccio gli occhi* Non possiamo saltare la lezione solo per oggi ?

Coraggio Frans, solo per qualche oretta, come al solito, poi ti lascio dormire *accendo la torcia che ho portato e la punto sul primo libro mettendomi accanto a lui per sostenerlo* Adesso ripetiamo quello che ti ho spiegato ieri e poi continuiamo con gli argomenti nuovi *lo guardo preoccupato notando le sue occhiaie scure*

Il giovane Lindgren andava dal biondo ogni notte da due anni a quella parte, ma ogni suo sforzo sembrava inutile. Frans aveva ancora dei voti bassissimi e non riusciva a memorizzare niente, di quel passo avrebbe fallito l'esame restando bloccato per sempre fra quelle montagne, non che gli importasse, però Leonard non aveva intenzione di permetterlo, in nessun caso. Visto che l'altro era ancora lentissimo a leggere, oltre al fatto che scordasse spesso la differenza fra la maggior parte delle lettere, l'amico studiava al suo posto e gli ripeteva i concetti in modo più semplice, ma era un lotta persa in partenza. Ogni volta il biondo crollava al sonno, era affamato e sfinito dai lavori e dalle percosse, quindi di imparare non se ne parlava, farlo copiare era impossibile, era troppo corretto, inoltre se ne sarebbero sicuramente accorti.

*scuoto la testa e ricomincio un'altra volta, ma sento il corpo di Frans scivolare e lo sostengo prima che cada a terra, di nuovo addormentato* - Cosa posso fare ? - *sento gli occhi pizzicare e gli accarezzo i capelli adagiandolo nella paglia e mettendogli la mia giacca sotto la nuca come cuscino* - Morirai come una vecchia bestia da cortile, non lo capisci ? - *abbasso il capo triste fra le lacrime e sorrido* - Ma che sto dicendo, tu non hai mai capito niente - *appoggio lievemente le labbra sulle sue con dolcezza*

Erano anni che Leonard teneva quel segreto chiuso nel proprio cuore, lo stava corrodendo, non riusciva più a contenere le emozioni che sentiva per il proprio amico d'infanzia, erano sbagliate, ma vere. Tutto quel tempo ad osservare la persona che amava sgretolarsi e farsi del male, lo uccideva, voleva salvarlo, ma come poteva ? Spenta la torcia, il moro si alzò pronto a tornarsene a casa, ma commise un errore, decise di voltarsi verso il giovane Bergman un'ultima volta e, nell'atto, un desiderio che tanto a lungo aveva tenuto assopito, gli attraversò la mente. Senza pensare alle conseguenze, il ragazzo tornò a sedersi accanto all'amico e gli si stese fra le braccia, chiuse gli occhi annusando il suo odore e percorse con le dita i solchi dei muscoli temprati del suo petto. Mentre proseguiva nella carezza, facendo dei respiri profondi, Leonard afferrò fra i denti il colletto della propria maglia e spostò la mano destra nei propri pantaloni raggiungendo l'intimità.

*comincio a stringere le dita lungo la mia asta ed a muoverle lentamente affogando i gemiti nella stoffa mentre continuano a scendermi le lacrime* - Frans - *sento il suo odore e la sua pelle a contatto con la mia* - N-non permetterò che tu muoia Frans ... - *aumento la velocità muovendo il bacino verso l'alto e sposto le dita alla mia entrata violandola con esse* - ... non sopravviverei - *apro le palpebre bagnate di pianto e guardo il suo bellissimo viso addormentato* - Ti amo così tanto ... Ti prego ... - * prendo nella mano libera la sua stringendola fortissimo* - Non abbandonarmi amore mio ! - *mi libero in un gemito strozzato e liberatorio lasciando la maglietta ed ansimando*

Il giovane ebbe solo il tempo di ricomporsi e lasciare un ultimo bacio al bell'addormentato prima che, dall'interno della casa, sopraggiungessero dei passi e la luce danzante di una candela. L'idea di essere scoperto terrorizzò a morte il moro obbligandolo ad alzarsi di scatto, raccogliere le proprie cose e fuggire nell'oscurità. Era stato un gesto folle e così meraviglioso allo stesso tempo, non avrebbe mai potuto dimenticarlo, e ne trasse nuova forza, anche senza fargli passare il test, sarebbe riuscito a salvare il suo amato, costi quel che costi.

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora