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Era stato in assoluto il pomeriggio più faticoso che Adam avesse mai passato in vita propria, nemmeno durante le più intense fughe che aveva fatto si era ritrovato a correre tanto, senza contare che dover andare su e giù per i pendii di quel paesino gli aveva tolto ogni forza. La ricerca del suo piccolo Jules si stava dimostrando più difficile del previsto, nessuno sembrava conoscerlo, eppure in un posto dimenticato da dio, dalle dimensioni così microscopiche da far concorrenza al suo capanno degli attrezzi, almeno un cavolo di passante lo dovrebbe aver pur visto di sfuggita, no ?

* sbuffo e guardo l'insegna dell'unico ostello del paese * - Magari mi sono state date le informazioni sbagliate ... Accidenti, beh, proverò ancora - * mi avvicino alla porta * - Se non troverò una traccia di lui fino a questa sera domani mattina me ne andrò - * appoggio la mano sulla maniglia e la abbasso aprendo l'ingresso *

Dopo ore ed ore di lavoro finalmente Jules era riuscito a riparare il vecchissimo computer del triassico di proprietà del padrone della locanda, il ragazzo era addirittura stato capace di installarvi il gioco del solitario per permettere all'anziano di passare il tempo, si sentiva davvero orgoglioso di . In cambio dei suoi preziosi servigi, l'uomo gli aveva dato ben cinque bigliettoni e mezzo chilo di porchetta, niente male come primo cliente, di certo le cose funzionavano molto diversamente in quei luoghi per quanto riguardava il pagamento di prestazioni lavorative, ma il moro non si lamentava, era soddisfatto comunque.

* chiudo la mia cassetta degli attrezzi e faccio un cenno con la mano al mio primo cliente che mi risponde con un sorriso * - Bene, adesso avanti il prossimo ... - * tiro fuori dalla tasca un foglietto con l'indirizzo del mio prossimo lavoro * - Devo riparare un vecchio trattore ... Non credevo che le lezioni di meccanica di mio padre mi sarebbero state così utili un giorno - * mi avvio verso la porta cercando di tradurre il nome della via *

Il giovane Lindgren allungò la mano alla ricerca della maniglia, tastando a mezz'aria, ma senza successo. Non perse neanche tempo ad alzare lo sguardo, in fondi, non trovando ostacoli, decise semplicemente di proseguire dritto. Tutto sembrò proseguire liscio, almeno fino a quando il giovane non si sentì stritolare da qualcuno, perdendo l'equilibrio e finendo con la schiena steso sulla stradina ghiaiosa. Ci mese qualche secondo per riprendersi dalla botta e per riuscire ad intravvedere a chi appartenesse il volto che il Sole nascondeva alla sua vista trapassandogli la pupilla con i suoi forti raggi, ma non appena gli occhi di Jules si abituarono alla luce, ed il ragazzo riuscì a scorgere i capelli rossi e le brillanti iridi ambrate del suo assalitore, rimase perfettamente immobile a causa dello shock.

- No ... Non può essere vero ! - * sgrano gli occhi * - Non di nuovo ! Perché quest'incubo è tornato !?! Cosa ci fa Adam nella mia nuova vita !!! -

* appena riconosco il viso di Jules non riesco a contenere la gioia e lo bacio con foga stringendolo al mio petto * - Finalmente ! Ti ho trovato ! Dopo tutto questo tempo ! - * porto una mano sulla sua nuca e chiudo gli occhi cercando l'ingresso fra le sue labbra con la mia lingua, ma le trovo serrate e tremanti *

Il moro portò istintivamente le mani contro il petto di Adam, spingendolo con forza perché si staccasse, la sua mente a mostrargli in rapida successione tutti i momenti che aveva vissuto insieme ad Ernst e Claes, ed un'unica, sola parola a ferirgli il cuore, riempiendogli gli occhi di lacrime amare e sofferte, e quella parola era tradimento. Senza aspettare nemmeno un secondo il giovane Lindgren sollevò il proprio ginocchio destro, con uno scatto così fulmineo da far staccare istantaneamente il suo assalitore facendolo piegare in due dolorante. Il ragazzo si rimise in piedi e, afferrando saldamente le proprie cose, corse via fulmineo diretto il più rapidamente possibile al negozio di sua madre, passando l'intero tragitto a strofinarsi le labbra il più forte possibile col dorso della mano, pregando in questo modo di poter cancellare tutto e, se possibile, di essere perdonato per aver permesso che accadesse.

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora